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Ruolo:
Professoressa ordinaria
Appartenenza:
Università degli Studi di Macerata

Elpino Ringressi

Figlio dell’avvocato e cavaliere Marco Ringressi, Elpidio Ringressi fu comproprietario, insieme a Benedetto Pianesi, di uno stabilimento bacologico e membro del comitato costituitosi dopo la posa della prima pietra della fondazione salesiana.

Eugenia Fauchier

Nell’archivio dell’Istituto salesiano di Macerata si conserva il contratto stipulato dalla signora Eugenia Fauchier con il direttore della Casa salesiana Eugenio Armelonghi nel 1891. Nel contratto si stabiliva il versamento da parte della signora Fauchier in favore dell’Opera salesiana di lire 17.000, con la clausola di corrispondere alla medesima signora la somma annua di Lire 675. Dalle ricevute degli anni 1892-1895 risulta che tale fu mantenuto. 

Telesforo Carradori

Appartenente ad una nobile famiglia maceratese, Telesforo Carradori fu il terzo figlio del conte Filippo Carradori e di Emma dei marchesi Ranier Lanciani. Nacque a Filottrano il 4 settembre 1865 e morì a Macerata il 3 aprile 1899. Nella lapide tombale è ricordato come «Patrizio maceratese, che alla nobiltà di casato aggiunse nella breve età il culto delle virtù avite». Il conte Telesforo Carradori fu tra i benefattori della Casa Salesiana di Macerata e cedette il terreno sul quale fu edificata con un atto notarile datato 14 dicembre 1887.

Rinaldo Sinibaldi

Membro del Comitato promotore dell’Opera salesiana, Rinaldo Sinibaldi nacque ad Arcevia e trascorse la maggior parte della sua vita a Macerata, dove era domiciliato e dove esercitò la professione di ragioniere. Fece parte del personale amministrativo dell’Università di Macerata sin dal 1861 e mise a disposizione della Casa salesiana le sue competenze, seguendo da vicino le fasi iniziali dell’Istituto.

Elisabetta Bruti Liberati

Elisabetta fu la moglie del marchese Giambattista Bruti Liberati, valente professore di matematica presso l’Ateneo maceratese, molto attivo anche nella scena pubblica (consigliere comunale, curatore della Biblioteca Mozzi-Borgetti, membro della commissione provinciale di revisione dei catasti e del censimento dello Stato Pontificio).

Tommaso Lauri

Il conte Tommaso Lauri nacque a Firenze il 3 marzo 1818. Fu molto legato a Macerata, città d’origine della sua famiglia e principale teatro del suo impegno civile e politico. «Quando le Marche furono liberate – si sottolinea con enfasi nel ricordo offerto del conte in senato subito dopo la sua morte –, fu subito consigliere e sindaco del suo Comune, e per tre volte consecutive presidente del Consiglio provinciale» (Atti Parlamentari, p. 24).

Raniero Sarnari

Raniero Sarnari nacque a Macerata il 4 giugno 1845. A 19 anni entrò in seminario e concluse il suo percorso formativo addottorandosi nel 1868. L’anno precedente ricevette la consacrazione sacerdotale. Fu per lungo tempo canonico penitenziere della Cattedrale, carica che mantenne dal 1874 al 1900. Prestò i suoi servigi anche come docente presso il seminario diocesano della città. Patrocinò la venuta dei Salesiani a Macerata e seguì con viva partecipazione la fase di avvio dell’Opera salesiana maceratese.

1900s
Memorie pubbliche

Lapidi ai benefattori dell'Istituto salesiano a Macerata [1900]

 

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1890s
Memorie pubbliche

Busto di Benedetto Pianesi a Macerata (1892)

L'epigrafe posta sotto il busto ricorda l’affettuoso interesse con il quale l’industriale maceratese Benedetto Pianesi se

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Luigi Pianesi

Iniziati i primi studi in famiglia, Luigi Pianesi continuò il proprio percorso formativo presso il seminario di Fermo, dove rimase per sette anni. Nel 1828 avviò lo studio del diritto presso l’Università di Macerata. Negli anni universitari coltivò la passione per gli studi classici e l’epigrafia. Nel 1832 conseguì la laurea in giurisprudenza e subito si dedicò alla professione giuridica, prima come avvocato, poi divenne procuratore del tribunale d’appello di Macerata e successivamente procuratore fiscale.

Rosa Topa

Moglie dell’industriale e filantropo Benedetto Pianesi, Rosa Topa era nativa di Appignano, ma visse gran parte della sua vita a Macerata. Sostenne il marito nelle vicende fondative della Casa Salesiana di Macerata, tanto che il successore di don Bosco, don Rua, non mancava nella corrispondenza con il marito di inviare saluti all’«ottima Signora Rosa sua degna consorte».

1920s
Memorie pubbliche

Monumento funebre alla famiglia Pianesi a Macerata (1926)

Siamo davanti ad un monumento funebre che celebra le virtù, la carità cristiana e l’«apertura umanitaria» della famiglia

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Benedetto Pianesi

Dottore in legge e industriale, Benedetto Pianesi fu esponente illustre di una delle famiglie più importanti e facoltose di Macerata. Figlio di Domenico e Ciccarelli Maria Rosa, nacque a Macerata il 25 febbraio 1811. È ricordato soprattutto per il suo impegno nella fondazione dell’Istituto salesiano di Macerata, per edificare il quale  si tenne in costante contatto con il successore di don Bosco, don Michele Rua.

1930s
Memorie pubbliche

Monumento a Edmondo De Amicis a Imperia (1932)

Il monumento a Edmondo De Amicis è costituito dalla statua dello scrittore, che, elevandosi dalla parte centr

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1920s
Memorie pubbliche

Monumento funebre a Luigi Bertelli a Firenze (1923)

Realizzato da Libero Andreotti al Cimitero delle Porte Sante, il monumento sulla tomba di Vamba, alias Luigi

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1940s
Memorie pubbliche

Lapide a Carlo Lorenzini a Firenze (1941)

Posta in occasione del cinquantenario della sua morte, la lapide a Carlo Lorenzini, 

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1890s
Memorie pubbliche

Lapide a Carlo Lorenzini a Collodi (1891)

Vergata dal letterato Giuseppe Rigutini, la lapide a Carlo Lorenzini è posta sulla facciata della casa dei su

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1950s
Memorie pubbliche

Lapide al "tamburino sardo" a Custoza (1954)

Con Il Tamburino sardo il racconto dettato dal maestro Giulio P

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