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Lapide a Maria Isoardo a Centallo (1993)

Editore:
EUM – Edizioni Università di Macerata
Luogo di pubblicazione:
Corso della Repubblica, n. 51, 62100, Macerata (Italia)
Codice ISSN:
2785-3098
Autore della scheda:
DOI:
10.53218/284
Scheda compilata da:
Valentino Minuto
Pubblicato il:
15/10/2021
Autore dell'epigrafe:
Dino Giacosa
Committenza:
Comuni di Centallo e Pietraporzio
Data di inaugurazione:
18 settembre 1993

Ubicazione

Indirizzo:

Via Maria Isoardo 22
12044 Centallo CN
Italia

Piemonte
Dettagli sull'ubicazione spaziale:
La lapide è posta sulla facciata della casa natale della Isoardo
Testo dell'iscrizione:
MARIA ISOARDO
NATA IN QUESTA CASA
IL 12 GIUGNO 1917
UCCISA A PIETRAPORZIO
IL 20 APRILE 1944

GRAZIE, O MAESTRA,
DI AVERCI INSEGNATO
COME SI VIVE.

QUANDO IL TEDESCO NAZISTA
INVASE I TUOI MONTI ADORATI
TU RIMANESTI AL TUO POSTO:
LA SCUOLA.
QUANDO LA MANO NEMICA
VIOLÓ LA TUA LIBERTÁ
TU URLASTI DI NO:
IN NOME DI DIO.

GRAZIE, O MAESTRA,
DI AVERCI INSEGNATO
COME SI MUORE.

I COMUNI
DI CENTALLO E PIETRAPORZIO
UNITI NEL RICORDO
DEL TUO SACRIFICIO
18 SETTEMBRE 1993

La lapide a Maria Isoardo fu posta nella circostanza della commemorazione di questa maestra tenutasi il 18 settembre 1993 a Centallo, il comune in provincia di Cuneo in cui era nata. Il discorso di occasione fu tenuto dall’avv. Dino Giacosa, ex partigiano, autore delle parole incise sulla lapide: un soldato tedesco tentò di stuprare la Isoardo nei locali della scuola durante l’invasione nazista dei suoi «monti adorati»; la giovane che «nel nome di Dio» non aveva ceduto all’aggressione cadde sotto la ferocia della «mano nemica». L’epigrafe era quella che Giacosa aveva dettato per la lapide inaugurata il 19 aprile 1965 nella scuola elementare di Pietraporzio, dove la Isoardo aveva trovato la morte. La stessa iscrizione fu anche riprodotta sulla lapide scoperta il 5 maggio 1968 in occasione dell’inaugurazione della scuola elementare di Sambuy, fraz. di San Mauro Torinese, intitolata alla defunta maestra. Nella solennità commemorativa sanmaurese – come venticinque anni dopo in quella svoltasi a Centallo – a parlare fu Giacosa; le parole pronunciate dall’oratore per spiegare l’insegnamento impartito dalla morte della Isoardo riescono di commento all’epigrafe: «Davanti alla oppressione, davanti alla prepotenza, dire sempre di no, a qualunque costo, anche a costo della vita; e quanto alla scuola […]: essa non è un ostacolo da superare per gli allievi, e non è soltanto un impiego per gli insegnanti; la scuola è la casa degli allievi e dei maestri, nella quale essi devono lavorare e lottare insieme per il progresso e per la difesa della dignità umana, e quella casa se è necessario deve diventare la loro trincea, la trincea nella quale cadde Maria Isoardo» (Giacosa, Il discorso di Dino Giacosa, 1968, p. 42).

Commemorato

Maria Isoardo

Maria Isoardo nacque a Centallo, nel Cuneese, il 12 giugno 1917. Educata cristianamente nella famiglia e nel Collegio Immacolata di Cuneo – gestito dalle Suore Giuseppine, fu animata per tutta la sua breve vita da una fede profonda. Nel 1937 si diplomò all’Istituto Magistrale Edmondo De Amicis di Cuneo. Ventenne, intraprese la carriera magistrale: prima a Tenda; poi a Limonetto; in seguito ad Oncino; nell’a.s. 1942-1943 a Elva, nella frazione Molini; da ultimo – nel culmine della Resistenza – a Pietraporzio. Il 20 aprile 1944 una divisione tedesca giunse nella parte alta della Valle Stura – dove si trova Pietraporzio – per un rastrellamento antipartigiano. La Isoardo portò, uno per uno, gli alunni al sicuro, presso le loro famiglie. Quindi si unì alla popolazione per spegnere gli incendi che erano stati appiccati a quattro case come rappresaglia per il ritrovamento di armi. Rientrata nella sua abitazione annessa alla scuola, ebbe l’amara sorpresa di trovarvi un soldato tedesco. Il militare tentò di usare violenza alla maestra centallese. Furibondo per la resistenza della donna, il militare esplose un colpo di pistola. Ferita a morte, Maria si spense all’età di ventisette anni.

Fonti bibliografiche:
  • G. Pettiti, Maria Isoardo, a costo della vita, [Centallo], a cura dell'Amm. comunale di Centallo e della Parrocchia S.G. Battista di Centallo, [2009] (l'anno di pubblicazione è ricavabile a p. 14)

Fonti

Fonti bibliografiche:
  • D. Giacosa, Il discorso di Dino Giacosa, «Il pensiero mazziniano. Periodico dell’Associazione mazziniana italiana», a. XXIII, n. 5, 25 maggio 1968, pp. 41-42
  • G. De Matteis, Centallo rievoca il martirio della maestra, «La Stampa», a. CXXVII, n. 256, 18 settembre 1993, p. 34
  • G. Pettiti, Maria Isoardo, a costo della vita, a cura dell'Associazione Centallo Viva, [Centallo], s.n., [2009] (l'anno di pubblicazione è ricavabile a p. 14)
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