© Gianluigi Barale; Fonte: http://www.chieracostui.com/costui/docs/search/schedaoltre.asp?ID=14843
RACCONIGESE
IN QUESTA CASA VISSE E MORÌ
MOSTRANDO IN BELL’INTRECCIO UNITE
RELIGIONE E PATRIA
VERO SACERDOTE DI CRISTO
APOSTOLO DI LIBERTÀ
IN TEMPI IN CUI L’ASPIRARVI ERA DELITTO
PER SEI LUSTRI EDUCÒ LA GIOVENTÙ
AL VERO, AL BELLO, AL BUONO
A SENSI DI PATRIA CARITÀ
PROCACCIANDOSI ALTISSIMA FAMA
DI LETTERATO INSIGNE, DI POETA GENTILE
DI ARDENTE PATRIOTA.
I SUOI CONTERRANEI AMMIRATI
ALL’AURORA DELL’INDIPENDENZA ITALIANA
LO VOLLERO I° DEPUTATO
NEL I° PARLAMENTO SUBALPINO
IL MUNICIPIO A RICORDO
MCMIII
MDCCCVIII - MDCCCLXXVI
C. CIASTELLARDO - TORINO
Posta sulla facciata della casa dove egli «visse e morì», la lapide a Bartolomeo Muzzone illustra le eccellenze della biografia di questo cittadino «racconigese»: nato nel 1808 e morto nel 1876, questo «vero sacerdote di Cristo» fu «ardente patriota», «mostrando in bell’intreccio unite religione e patria»; insegnante e direttore del Ginnasio pareggiato di Racconigi, «per sei lustri educò la gioventù al vero, al bello, al buono», come pure al sentimento dell’amor patrio; fu «deputato nel primo Parlamento subalpino» nel 1848. A dettare l’epigrafe fu Bartolomeo Fasana, direttore della Scuola Tecnica di Racconigi, che a Muzzone era stata intitolata. La lapide, eretta per iniziativa dell’Amministrazione municipale racconigese a ventisette anni dalla morte di don Bartolomeo, fu scoperta il 16 agosto 1903; il discorso inaugurale fu tenuto dallo stesso Fasana. Quel giorno le cerimonie furono doppie; prima dell’inaugurazione della lapide, si tenne una solennità scolastica: Fasana appuntò al petto di Domenico Ghione, decano dei maestri racconigesi, la medaglia d’oro decretata dal ministro della P.I. Nunzio Nasi ai benemeriti dell’istruzione elementare.
Commemorato
Fonti
- Ad un patriota, «Gazzetta Ufficiale del Regno d’Italia», n. 193, 17 agosto 1903, p. 3600
- Onoranze ad un insegnante e scoprimento di una lapide a Racconigi, «La Stampa», a. XXXVII, n. 227, 17 agosto 1903, s.p.