© Alberto Rebori. Da Cuore (Corraini Edizioni 2000)
A distanza di oltre un secolo dalla prima edizione del Cuore di De Amicis, l’editore Corraini di Mantova ne propone una versione in cui nel testo originale si inseriscono le irriverenti e pirotecniche illustrazioni di Federico Maggioni e di Alberto Rebori. In questa illustrazione di Rebori, che occupa due intere pagine, quattro scolare in divisa scolastica escono dalla sezione femminile: mostrano tutte un sorriso allucinato e si tengono per mano; la più piccola di loro, prima della fila, ha un cerchio di legno, mentre in calce si legge l’esclamazione «Settecento ragazze ci sono!», riprodotta con caratteri infantili e tratta dal racconto Lo spazzacamino. Con stile satirico e un tratto vignettistico, attraverso vivaci e luminose pennellate Rebori qui ben rappresenta le ragazze «tutte allegre per le vacanze d’Ognissanti e dei morti» con «quelle vestine di tanti colori, (…) quel rigirìo di penne, di nastrini, di riccioli» (pp.23;26). Va osservato che anche la prima edizione di Cuore fu affidata dall’editore Treves al dialogo interpretativo di più autori: gli illustratori Ferraguti, Nardi e Sartorio hanno così contribuito alla formazione di un immaginario visivo rimasto intatto per quasi un cinquantennio e sostanzialmente capace di comunicare una contiguità ideologica e pedagogica tra testo e immagine, dunque in complicità con il messaggio deamicisiano. Caduti i diritti d’autore nel 1965, Cuore assiste all’avvicendarsi dei contributi espressivi di un notevole numero di artisti sino alla prova d’autore in questione, una delle più recenti e interessanti, che senz’altro demistifica un’immagine tradizionale non soltanto del romanzo, ma anche della scuola qual è quella veicolata dal romanzo stesso.
Fonti bibliografiche:
A. Faeti, Guardare le figure, Torino, Einaudi, 1972, pp. 99-127.