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Ieri sera andai alla sezione femminile

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5015
Autore della scheda:
DOI:
10.53166/1234
Scheda compilata da:
giulia.cappelletti
Pubblicato il:
31/01/2022
Autore dell'illustrazione:
Tecnica artistica:
Tecnica mista

Opera illustrata

Opera presente in altra banca dati:
Tipologia opera illustrata:
Romanzo
Tipologia (periodico/volume):
Volume
Formato:
23,5x17
Numero della pagina dell'illustrazione:
53
Numero di pagine:
254
Editore volume:
Corraini Editore
Città di pubblicazione:
Mantova
Anno di pubblicazione:
2000
Città di pubblicazione:
Milano
Anno di pubblicazione:
1886
Titolo prima edizione:
Cuore
Editore prima edizione:
Treves

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1880s 1990s 2000s

A distanza di oltre un secolo dalla prima edizione del Cuore di De Amicis, l’editore Corraini di Mantova ne propone una versione in cui nel testo originale si inseriscono le irriverenti e pirotecniche illustrazioni di Federico Maggioni e di Alberto Rebori. In questa illustrazione di Rebori, che occupa due intere pagine, quattro scolare in divisa scolastica escono dalla sezione femminile: mostrano tutte un sorriso allucinato e si tengono per mano; la più piccola di loro, prima della fila, ha un cerchio di legno, mentre in calce si legge l’esclamazione «Settecento ragazze ci sono!», riprodotta con caratteri infantili e tratta dal racconto Lo spazzacamino. Con stile satirico e un tratto vignettistico, attraverso vivaci e luminose pennellate Rebori qui ben rappresenta le ragazze «tutte allegre per le vacanze d’Ognissanti e dei morti» con «quelle vestine di tanti colori, (…) quel rigirìo di penne, di nastrini, di riccioli» (pp.23;26). Va osservato che anche la prima edizione di Cuore fu affidata dall’editore Treves al dialogo interpretativo di più autori: gli illustratori Ferraguti, Nardi e Sartorio hanno così contribuito alla formazione di un immaginario visivo rimasto intatto per quasi un cinquantennio e sostanzialmente capace di comunicare una contiguità ideologica e pedagogica tra testo e immagine, dunque in complicità con il messaggio deamicisiano. Caduti i diritti d’autore nel 1965, Cuore assiste all’avvicendarsi dei contributi espressivi di un notevole numero di artisti sino alla prova d’autore in questione, una delle più recenti e interessanti, che senz’altro demistifica un’immagine tradizionale non soltanto del romanzo, ma anche della scuola qual è quella veicolata dal romanzo stesso.

Fonti bibliografiche:

A. Faeti, Guardare le figure, Torino, Einaudi, 1972, pp. 99-127.

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale