Il documentario alterna alcune letture dal romanzo Cuore di De Amicis, declamate da Monica Guerritore, a spezzoni dell’omonima fiction televisiva di Comencini (1984) e ne affida il commento a Gilles Pécout, autore di un’edizione critica in francese dell’opera deamicisiana. Vengono anche proposte alcune immagini di una visita al Museo della scuola e del libro per l’infanzia (MUSLI) di Torino, in cui il direttore della struttura, Pompeo Vagliani, mostra i sussidi e l’arredamento di un’aula scolastica dell’Ottocento.
La trasmissione presenta i tre livelli narrativi del testo di De Amicis: il diario dello scolaro Enrico come racconto autobiografico di un anno scolastico, le lettere scritte dal padre, dalla madre e dalla sorella del bambino sul suo stesso diario, intese come un “insieme di ricette educative” dal forte taglio prescrittivo, e i racconti mensili, che seguono il genere della narrazione d’avventura.
Si insiste sul significato di Cuore come rappresentazione dell’Italia postunitaria in chiave patriottica, rappresentazione mossa dal preciso intento di formare le nuove generazioni. La scuola assumeva due connotazioni: una scuola ideale, a cui De Amicis credeva fermamente, intesa come luogo di incontro e di crescita e i cui cardini erano la solidarietà fra gli scolari e l’amore per la famiglia e per la patria; e una scuola reale, in cui esistevano gravi disparità sociali tra gli alunni e in cui le condizioni di vita e di lavoro degli insegnanti non erano adeguate ai loro compiti istruttivi ed educativi.
Nel documentario si fa riferimento anche alla lettura ideologica del romanzo proposta negli anni Sessanta da Umberto Eco che, nel suo Diario minimo, riconduce il paternalismo e la passività sociale e politica descritta in Cuore a un fenomeno di conformismo pre-fascista. Si cita anche il giudizio di Indro Montanelli che, invece, esalta la visione della scuola laica offerta da De Amicis dove si insegna una “religione civica”.
Il documentario intende sottolineare come il successo del romanzo sia legato all’universalità dei suoi valori, comuni ai laici e ai cattolici, e al suo richiamo ai buoni sentimenti, istanze valide anche per la scuola “secolarizzata” in cui devono contemperarsi istruzione ed educazione.
Il documentario fa parte della trasmissione Il tempo e la storia.
Conduttrice: Michela Ponzani
Fonti
E. De Amicis, Cuore, Milano, Treves, 1886.
P. Boero, C. De Luca, La letteratura per l’infanzia, Urbino, Laterza, 1995, pp. 59-62.
S. Polenghi, La scuola di ieri “vista” oggi. Le trasposizioni filmiche del libro Cuore nell’Italia Repubblicana (1948-2001), in P. Alfieri (a cura di), Immagini dei nostri maestri. Memorie di scuola nel cinema e nella televisione dell’Italia Repubblicana, Roma, Armando, 2019, pp. 19-52.