© Biblioteca Salaborsa di Bologna: Fonte: https://www.bibliotecasalaborsa.it/bolognaonline/cronologia-di-bologna/1924/muore_lo_scrittore_e_insegnante_adolfo_albertazzi
MAESTRO INCOMPARABILE
CUOR DEI CUORI
DA QUESTI LUOGHI ONDE PROVENNE
E DOVE GLI SAREBBE STATO DOLCE
RIPOSARE PER SEMPRE
TRASSE IDEE FANTASMI BELLEZZA
G. LIPPARINI
I CONCITTADINI
VOLLERO QUI IL SUO RICORDO
PERPETUARE
Il monumento è costituito da tre parti: in alto un busto in bronzo di Adolfo Albertazzi, al centro una incisione in bronzo raffigurante Albertazzi circondato da allievi; in basso, sulla parte marmorea, una epigrafe del letterato Giuseppe Lipparini che ricorda Albertazzi come narratore e maestro proveniente dai luoghi di Castel San Pietro; segue l’esplicita committenza costituita dai «concittadini». Albertazzi era nato e morto a Bologna, ma originario di Castel San Pietro (BO) ove risiedeva per brevi periodi nella villa detta ‘Sillarola’. Fu molto apprezzato dalla cittadinanza, che ebbe cara la sua memoria tanto da dedicargli un primo monumento nel 1925 (poi rimosso) e un secondo monumento nel 1967. Nel secondo dopoguerra, infatti, un Comitato interno alla locale Azienda di Cura e di Soggiorno, presieduto dal cav. maestro Luigi Galanti, organizzò la commemorazione della nascita di Adolfo Albertazzi il 18 settembre 1966, alla presenza del sottosegretario alla Pubblica istruzione Giovanni Elkan, nel salone delle scuole intitolate allo scrittore. L’orazione ufficiale fu letta dal prof. Andrea Ciotti, preside del Liceo-ginnasio di Lugo, seguita dalla visita alla mostra di cimeli di Albertazzi organizzata in un’aula della scuola. In tale occasione fu annunciata l’imminente inaugurazione di un’opera scultorea. L’anno dopo, il 17 settembre 1967, si celebrò l’inaugurazione del monumento con una cerimonia solenne alla presenza dell’onorevole Angelo Salizzoni sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei ministri, vari amici dello scrittore, parenti, e le autorità vivili e religiose in rappresentanza del prefetto e del vescovo Giacomo Lercaro. Il sindaco Danilo Odorici ringraziava il Comitato promotore del monumento ed in particolare il maestro Galanti, il quale chiarì che le celebrazioni non erano solo un atto accademico «ma una genuina testimonianza di affetto e di riconoscenza alla Memoria dell’Illustre Scrittore, che tanto amò la nostra terra», concludendo che «la Sua figura, che di nuovo campeggia là, davanti alla Scuola che i Castellani a lui dedicarono, sia un invito imperituro per le presenti e future generazioni a scoprire e meditare i più profondi significati dell’umanità e dell’Arte». Il sindaco ringraziava per l’onore concesso al Comune con l’erezione del monumento «all’insigne letterato, al saggio educatore del popolo che, al pari del Carducci di cui fu prediletto discepolo, seppe anteporre nella vita ‘il dovere al piacere, la semplicità all’artificio, la verità e la giustizia alla gloria’». La data di nascita di Albertazzi sul monumento risulta errata: 1865 e non 1866, ma ciò era dovuto a informazioni erronee, riprese successivamente, e chiarite solo di recente grazie a nuove ricerche d’archivio. Ad Adolfo Albertazzi è attualmente ancora intitolata una scuola primaria a Castel San Pietro.
Commemorato
Fonti
- Archivio storico di Castel San Pietro Terme, Verbali del Consiglio comunale, 12/09/1967; 17/09/1967; 23/09/1967
- In memoria di Adolfo Albertazzi. Numero unico della Cassa Pro Adolfo Albertazzi del R. Istituto tecnico di Bologna, 20 febbraio 1931
- A. Ciotti, Adolfo Albertazzi scrittore e critico letterario, Ravenna, Edizioni A. Longo, 1967
- O. Reggiani, Soggetti smarriti. Adolfo Albertazzi fra storia, lettura e insegnamento, «IlCastellano.net», sett. 2012