© Maria Cristina Janssen
TORQUEMADA DISSE AI MONARCHI:
UCCIDIAMO IL PENSIERO
FERRER RISPOSE AI CARNEFICI:
IL PENSIERO NON MUORE
LA SCUOLA MODERNA
SCRIVERÀ COL MIO SANGUE
LA VOSTRA CONDANNA
13 OTTOBRE 1909
La lapide, di forma rettangolare, in marmo, presenta in basso a sinistra l’immagine incisa di una mano che stringe una fiaccola sopra un libro aperto e la sigla della FAI (Federazione Anarchica Italiana), e riporta la risposta di Ferrer ai carnefici: «Il pensiero non muore / la scuola moderna / scriverà col mio sangue la vostra condanna». Apposta in occasione del primo anniversario della morte di Ferrer sulla parete di un edificio storico prospiciente la piazza centrale di Campiglia Marittima, la lapide fu rimossa e distrutta nel 1922, dopo l’avvento del fascismo. Una copia in marmo fu ricollocata dalla FAI nel 1946. Nel 2012, durante il mandato del sindaco Rossana Soffritti (2009-2019), in occasione del progetto Campiglia Accademia, gli allievi dell’Accademia delle Belle Arti di Firenze hanno realizzato e inserito sotto la lapide un medaglione raffigurante il profilo del volto dell’anarchico catalano. Tale ritratto faceva parte del percorso “Una via, un nome, un ritratto” dedicato a vari personaggi illustri.
Commemorato
Fonti
- Francisco Ferrer y Guardia, Biblioteca "Franco Serantini"
- G. Camerini, Francisco Ferrer. La manifestazione di Campiglia nel primo anniversario della morte, «Venturina Terme», n. 27, 2018, p. 40