© Juri Meda
AUGUSTO CONTI
LETTERATO FILOSOFO EDUCATORE
I DUE SUPREMI IDEALI
DIO E PATRIA
SOLLENNEMENTE AFFERMÒ
A MONTANARA SOLDATO D’ITALIA
LEGISLATORE NEL PARLAMENTO
DALLA CATTEDRA E NEGLI SCRITTI
MAESTRO
(a tergo)
UN COMITATO CITTADINO INALZAVA
AUSPICE IL COMUNE DI FIRENZE
IL 29 MAGGIO MCMXVI
Il busto con epigrafe ad Augusto Conti è collocato al centro della piazza ora dedicata al filosofo. Il monumento si trova in prossimità dell’ultima residenza dello studioso in via Marsilio Ficino 4. L’artefatto marmoreo poggia su un piedistallo lapideo in cui è presente l’epigrafe che ricorda il Conti. La seconda epigrafe si trova nel lato posteriore del basamento. La mezza figura del filosofo è stata ritratta da Cesare Zocchi, ex studente del Conti, nell’atto di far lezione. A nome di un Comitato cittadino, il Principe Tommaso Corsini inoltrò nell’aprile del 1916 ufficiale istanza al Comune di Firenze per collocare il ricordo marmoreo nella piazzetta allora chiamata “del Cimitero della Misericordia”. Visto il parere favorevole della “Commissione per la denominazione delle piazze e delle vie e per le lapidi commemorative”, l’istanza fu approvata all’unanimità dal Consiglio comunale il 28 aprile 1916. Il monumento fu inaugurato il 29 maggio, in occasione della commemorazione dei morti della battaglia di Curtatone e Montanara celebrata annualmente nella Chiesa di Santa Croce. Alla battaglia il Conti partecipò come portabandiera del secondo reggimento dei volontari fiorentini, episodio ricordato nella stessa epigrafe. Dell’orazione commemorativa fu incaricato il Principe Tommaso Corsini. Per l’occasione il Comitato ricevette numerosi telegrammi, tra cui quello del Ministro dell’Istruzione Pasquale Grippo. Alla celebrazione parteciparono il Sindaco e numerose autorità locali. Dopo soli due mesi dalla sua inaugurazione, il busto del Conti fu vandalizzato con il danneggiamento delle dita della mano destra «scolpita in atto di accompagnare col gesto la parola del filosofo» (Denuncia dell’Ufficio di Belle Arti e Antichità al Sindaco di Firenze del 27 luglio 1916). Per questa ragione, fu chiesto a Zocchi il calco originale per procedere al restauro. Il lavoro di riparazione fu eseguito dall’Industria Marmifera A. Del Bono di Firenze, per una spesa complessiva di 200 lire. Su proposta della Polizia Municipale, a inizio 1917, fu installata una «paracinta» in legno al monumento, «provvista di lume per segnale», con l’obiettivo di evitare nuovi atti vandalici, realizzata da Giuseppe Marchi. La paracinta non dovette evitare ulteriori vandalismi, dato che ancor'oggi il busto risulta monco dell'intera mano destra.
Commemorato
Fonti
- Archivio Storico del Comune di Firenze, Serie “Ufficio Belle Arti e Antichità”, anno 1916, busta n. 9068 “Atti dal n. 431 al n. 999”, fasc. 440
- R. Mazzei, Solenne inaugurazione del Ricordo ad Augusto Conti, «Rassegna Nazionale», 11/XXXVIII, 1916, pp. 293-303
- Comune di Firenze, Atti del Consiglio Comunale, anno 1916, vol. 1, Firenze, Stab. C. Cocci e C. già Chiari, 1916, pp. 208, 237-238