quindi intanto mi devi dire nome cognome data di nascita e luogo di nascita allora matteo bianchini nato a firenze il 16 marzo 1971 allora con la presente autorizzi la pubblicazione su youtube dell'intervista date rilasciata a simone del prete nel giorno del luogo sotto indicati la consultazione on line sarà quindi aperta a tutti tale realizzazione esclude qualsiasi uso a fini di lucro la testimonianza filmata viene rilasciata per le finalità del progetto memorie d'infanzia memorie d'infanzia puntoit promosso tra gli altri dal laboratorio di ricerca formazione didattica ma black history of education università di firenze con annesso link per qualsiasi chiarimento in merito può essere contattato il professor stefano liviero alla mail stefano punto li di euro che facciano più punto it lo scopo della ricerca è di raccogliere le memorie d'infanzia e di scuola degli italiani oggi è il sabato 19 giugno 2021 il luogo è diciamo duplice a pistoia firenze e 6 autorizzo tutto ciò si autorizza slogan perfetto parla di un po magari della sua famiglia quanti eravate se avete sempre vissuto a firenze alla dunque si le famiglia era è composta inizia un cieco non sono nato io sono stato il primo figlio quindi lo sono il primo di due figli mia madre era olandese e mio padre fiorentino abbiamo i miei genitori nei miei primi anni di vita hanno provato a vivere ea cercare lavoro in varie parti del mondo dal canada l'olanda diciamo che inizialmente sono stato un po girovago dopodiché mi sono stabili con la nascita del secondo della seconda figlia e quindi mia sorella ci siamo stabilizzati totalmente a firenze già un pochino prima perché mio padre poi aveva vinto un concorso per insegnare e quindi siamo stabiliti a firenze quindi diciamo che io sostanzialmente i miei ricordi partono partono da giada firenze nel senso simile nord qualcosa in olanda ma ma veramente poco per cui anche se poi c'è qualcosa in olanda di vissuto poi chiaramente in olanda ci sono andato ci andavo tutti gli anni quindi ho tanti ricordi dell'olanda però ecco di averci vissuto lo so stanziamento e hai detto tuo padre insegnante l'insegnante di primaria no avrebbe insegnante stata insegnante di matematica e fisica della scuola superiore e quindi insomma era di liceo insomma insegnante liceo e tuo nonno mia madre insegnava ai tempi motoria in olanda in italia non ha avuto le di pollenza e quindi ha insegnato per tanti anni vari tipi di sport però in società sportive st insegna era insegnante di nuoto insegnante di tennis ha fatto ha fatto l'insegnante ha portato diciamo il softball qui a firenze cioè il il baseball per le donne appunto degli anni 70 è stata una delle prime a portare un pò il softball anche a firenze lo è sul prato tutti sport che in olanda erano già da una vita e ha provato a portarli qui oltre aver insegnato poi nuoto e tennis però in società private non mai non ha mai fatto l'insegnante e poi dopo insomma si è dedicata a noi sostanzialmente ok e hai frequentato la scuola dell'infanzia ho frequentato la scuola dell'infanzia ma non ricordo praticamente niente se non il fatto che la mia scuola infanzia era sopra è una una terrazza aveva era un piccolo è difficile con la terrazza intorno grandissima e si affacciava sulla piscina come noi chiaramente non poteva mandare che a me sembrava grande quanto il mare veramente mi sembrava enorme poi chiaramente da grande tornando a vedere qui dentro la piscina è molto grande perché la crescere bellariva di firenze però insomma non è che sia direi mi sembrava molto più grande e dell'ambiente da piccolo è però non ho veramente ricordanze della scuola dell'infanzia che a livello di insegnanti di no non ho ricordi me ricordi inizia diciamo dai dai 6 anni mi ricordi scolastici è come iniziano dalla scuola dalla scuola primaria alla scuola dell'infanzia non me la ricordo per niente non ti ricordi nemmeno come ci andavi sera vicino a casa sì sì mi ricordo dove era chiaramente mi ricordo che ci andavo ho portato dalla madre in bicicletta oa piedi era circa due anni e mezzo creda da casa quindi ci si poteva tranquillamente andare sia a piedi che che in bicicletta mai capito quindi nei suoi ricordi iniziano in primaria e qual è il primo ricordo comunque ricordo più forte che hai nella scuola primaria il ricordo più forte della scuola primaria e sono i giochi in giardino sono con gli amici sono ricordo della della morte di un padre che appunto di un bimbo mi ricordo di questa mia maestra che mi piaceva tantissimo e che bene o male a è stata una figura fondamentale anche proprio per la mia vita poi professare dopo e mi ricordo il fatto ma gli amici se mi ricordo ecco il l'andare ritornare a scuola a piedi con alcuni miei amici e quindi andare a suonare il campanello a questi nomi a questi miei amichetti loro che scendevano giù io ero diciamo il primo che partiva e poi dopo li prendeva tutti via via ricordo di giochi e facevamo e mi ricordo che iniziavano esserci le prime targhe con le lettere e quindi si faceva chi vedeva la macchina più nuova quindi firenze a1 firenze a 12 13 insomma e oppure appunto facevamo a riconoscere dal suono del motore senza vederla la macchina e arrivava mi ricordo che quando passavamo da alcune bottiglie appunto le persone ci salutavano qualcuno ci dava un pezzettino di schiacciata qualcun'altro caramella quindi anche cioè mi ricordo la dimensione anche diciamo di quartiere della della situazione sia nel viaggio di andata e di ritorno mi ricordo era una bellissima cosa che sta del dell'andare a scuola da soli fin dalla che io mi ricordi dalla prima dalla seconda elementare sicuramente poi dopo in seguito portato anche mia sorella è l'ultimo anno lo portava sulla canna della bicicletta che ricorda appunto quindi andava in bicicletta l'ultimo anno in quinta e la portavo in canna e tutte cose che oggi probabilmente non si potrebbero assolutamente fare tra l'altro chiaramente non c'erano piste cilabili non c'era niente di tutto questo non c'erano non si indossava il caschetto eccetera eccetera certo passavano meno macchine ma insomma erano comunque era la fine degli anni 70 inizio anni 80 e mi ricordo un ricordo indelebile e sicuramente il giorno del rapimento di aldo moro io probabilmente ero in seconda elementare perché aldo moro è stato capito il giorno del mio compleanno e quindi mi ricordo che io mi aspettavo insomma di essere al centro dell'attenzione giorno visto che sto facendo i miei sette anni è invece meno 2 mia madre mio padre parlavano concitatamente guardavano la televisione si ascoltavano la radio e leggeva i giornali e insomma il mio compleanno passò in cavalleria per cui odia i molto questo signor aldo moro e chiaramente non conoscevo non sapevo chi fosse perché pensavo perché così importante questa volta per cui si sono scordati praticamente il mio compleanno e poi che cosa migliore mi ricordo la palestra che aveva un aveva un pavimento celeste e ci si andava appunto una volta alla settimana mi ricordo abbastanza le aule dove sono soprattutto probabilmente le ultime ultimi tre anni perché i primi due primi due eravamo da un'altra parte in altra un'altra la roma non le corde finì 3 a e gli ultimi tre anni molto bene le l'aula un piccolo giardinetto si poteva uscire direttamente e poi va bene compagni sicuramente i miei compagni di classe me li ricordo praticamente tutti io credo e e quindi sto ma poi appunto già già da lì ecco mi rendo conto e poi tutto incentrato la cosa fondamentale sono le relazioni poi insomma istauri con le persone per cui con i compagni con l'insegnante ricordo che c'era una maestra di cui avevo una paura incredibile ma così soltanto perché probabilmente mi faceva paura in nome perché si chiamava tant urli di cognome e quindi io ci avevo paura è questa fosse una che urlasse altissimo poi in realtà e non l'ho mai avuta perché di fatto era accanto era nella classe accanto a me però ecco avevo paura di questa di questa maestra e poveraccia non ha mai fatto niente non mi ha mai fatto né detto niente però il fatto che sia ma se tanturri poi mi ricordo anche direttore che veniva che l'animale in classe si veniva veniva veniva in classe veniva girava per la scuola tra l'altro era il padre di una bimba di classe mi ha anche quindi robin di arrestare una cosa frequente il fatto il direttore magari venisse a vedere le elezioni ma a quei tempi si sono messi quei tempi si è una cioè lo conoscevamo tutti girava e quindi insomma silos e qual era la percezione e il rapporto se ce n'era uno con con il direttore ma era visto come una figura un po come dire come rimedi rettori per cui tutti devono stare buoni tutti devono stare ma tutti dobbiamo far vedere che siamo bravi la percezione da quella veniva vestito sempre molto bene e comunque ci faceva spesso come dire discorsi anche un po formali e almeno per cui teneva anche qui alla forma bisognava alzare un po in piedi quando arrivava per cui era visto un po come un signore importante e quindi bisognava le brave naturalmente poi c'erano anche quelli cubi bony e non se non si comportava un po così bene e che naturalmente erano quelli che magari appunto sotto sotto tutti stavano un po più simpatici perché erano quelli osavano qualche modo mette anche in in cosa meno mi riusciva a mettere come dire in dubbio la figura così importante persona però insomma era un uomo tranquillo in cui però c'è sempre qualche bambino e faceva faceva confusione insomma ecco questo ricordo bene hai parlato prima del tempo della ricreazione e magari anche del luogo e detto accettato il giardino e se quali erano i giochi che facevate a ricreazione come magari la cultura appunto degli anni 70 magari televisiva magari cinematografica influenzava se influenzava i vostri giochi ma senti io mi ricordo che facevamo tanti giochi cosiddetti da cortile nel senso che facevamo nascondino a chiappino uguale dei ladri insomma eravamo con l'elastico e con la campana soprattutto le femmine intanto le lastre con lampara giocavamo a tappini che erano c'erano i tappini delle bibite e ci facevamo le maglie tipo era un subbuteo ante litteram nel senso che a tappini come una biglia e si usavano le squadre e poi si ecco esempio c era già iniziato il periodo in cui ci si scambiavano le figurine dei vari albi dei calciatori o dei mi ricordo che esempio il cera ciclobus acciaio e boh forse goldrake addirittura quindi c'era già l'album e quindi ci si scambiavano le figurine celo celo manco eccetera eccetera 20 sì questo lo ricordo bene e poi si questi erano i classici giochi insomma sostanzialmente che si facevano che si facevano poi quando si riusciva però era abbastanza come dire è proibito magari si poteva giocare con con una palla ma era molto difficile perché le maestre ai tempi non volevano assolutamente non credo che è stata sia cambiata non si poteva giocare insomma con la palla per cui insomma quando si riusciva a di straforo ecco la cosa che c'era e che eravamo molto meno a meno la mia percezione è quella che eravamo molto più liberi per cui giardino possiamo andare da tutte le parti e mi ricordo per esempio che c'era per tanti anni c'è stato un enorme tubo che probabilmente era un tubo da acquedotto che era rimasto lì oppure non lo so se veramente era un qualcosa e serviva per arredo insomma noi si usava tantissimo perché si andava lì dentro e quindi eravamo un po comune come nascosti insomma dagli occhi degli adulti e poi c'erano tante tante siepi alberi del genere quindi giardino dava la possibilità anche un po di nascondersi e di fare insomma di essere lontani dagli occhi diciamo delle maestre è questo lo ior do bene insomma e invece parlando della vita scolastica diciamo appunto dentro la classe che ricordi hai delle elezioni dei materiali e prima citati anche rapporto con con la maestra particolare si può parlare proprio questa maestra mi ricordavo mi ricordo c'è un accento particolare l'era di rapallo valigia marzola aveva penso dei tratti di mio padre la signora alta grande e sempre sorridente e molto carina molto accogliente proprio una mamma diciamo che che lavorava cioè città ci ha sempre dato una gran voglia di di fare le cose nel senso che come dire secondo me era un metodo abbastanza tradizionale ricordarmi nel senso che mi ricordo ora non lo so dove ce le note le avrebbe portate le avrei fatte vedere ma sono io dei miei quaderni anche e rivisti recentemente mi sa che sono a casa dei quadri però appunto riguardando di quel quaderno di geografia e oppure quaderno di storia vi ricordo che l'idea è quella di un insegnamento abbastanza tradizionale però lei aveva un grande entusiasmo tanto e la cosa poi interessante era quella che comunque cercava di non lasciare indietro nessuno nel senso e lavorava in maniera tale che anche i bambini che magari a loro difficoltà erano bambini e comunque dentro il gruppo erano rimane rimanevano dentro il gruppo non era immaginazione erano esclusi non erano quindi una maestra molto inclusiva che che teneva cioè che bene o male si interessava molto del tutti bambini ecco questa è una cosa poi su come si lavorasse si lavorava mi sembra che appunto che hanno non mi ricordo cosa ci hanno molti lavori cooperativi io ho di metodologie particolari onestamente fra mi ricordo anche tanti quaderni con le a tanti terni con le pile c eccetera eccetera e modalità abbastanza tradizionale insomma anche abbastanza trasmissive però insomma ecco umanamente è stata una persona veramente che si vedeva che faceva le cose con compassione con impegno insomma per cui questa è una cosa e cia che ci ha un po trasmesso davvero a tutti un po perché infatti siamo rimasti comunque un gruppo coeso ci sentiamo ancora oggi alcuni con i compagni elementari e son passate appunto 40 anni per cui questa volta che lei ci ha trasmesso cioè il gruppo l'impegno la coesione l'essere gruppo nell'interessarsi dell'altro ecco queste sono tutte valori e ci ha dato non ho capito quindi diciamo una maestra che ha fatto la differenza più che sul piano didattico sul piano proprio relazionale affettivo c'è assolutamente che per quanto riguarda invece proprio la classe l'aula cosa ti ricordi a livello proprio anche di materiali didattici ma senti mi ricordo le cartine geografiche attaccate una grande lavagna di ardesia che ricordo bene sulla alla destra della cattedra ma insomma sulla sinistra nostra appunto banchi da due celesti con l'ultimo pezzettino riga nera e con il buco per il calamaio chiaramente noi non si sapeva già più però insomma dicevano questo buco sotto c'era le di uno spazio per un'altra scaffale per permetterci le cose sotto e c'era la poggia piedi dal banco e i banchi run da 2 e le cartine erano dell'italy immagino cartine dell'italia della toscana soprattutto dell'italia fisica e politica ma ricordo bene della de agostini vecchio stile e gli astucci invece vogliono portava il suo è assolutamente ognuno portava il suo nono portava al suo astuccio anni 90 avevamo ecco mi ricordo per esempio a questo me lo ricordo perché ce l'ho visto dopo insomma il panierino che il quanto riguarda la scuola infanzia era un piccolissimo era veramente una piccola borsetta insomma in cui ci si metteva la merenda il fazzolettino per fare la merenda e poi invece la cartella ecco mi ricordo la cartella quindi non c'erano zaini ce l'ha proprio la cartella quindi come dire una sorta di ricordo lamiera marrone un po come che ne so le valigie delle borse del dottore che però probabilmente la tracolla quindi di pelle ma non fatte a zaino fatte proprio a cartella rettangolare chiudevano si aprivano ecco questo e invece la merenda la porta ma tenete a casa oggi assolutamente la merenda si portava da casa e poi io non ho fatto il tempo pieno il tempo pieno era sperimentale a quei tempi erano lì c'era una tassa di tempo pieno ma io a mezzogiorno e mezzo sembrava a casa quindi io facevo otto e mezzo mezzogiorno e mezzo facciamo quattro ore mi ricordo perché avevo mia mamma era a casa e quindi insomma feci la scuola a scuola a tempo corto insomma quella e poi oggi potrebbe essere un modulo ho capito invece per quanto riguarda le gite scolastiche dove fatte allora decise scolastiche me ricordo due mi ricordo una gita a roma e mi ricordo tra l'altro della gita a roma il fatto che a un certo punto si stette in autostrada è il pullman si fermò certo ci fu un incidente mortale e quindi io mi ricordo ci fecero scendere e pd questo lenzuolo sul insomma su sulla sull'autostrada in autostrada auto che sono ancora in mente era stata coperta e questo fu un immagine ripeto del di roma mi ricordo questo mentre invece del l'ultimo anno si andò in valle d'aosta per qualche giorno e mi ricordo invece la valle d'aosta mi ricordo anche il cervino mi ricordo appunto camminate bellissime il l'albergo tutto il legno quindi e mi ricordo che vendono anche dei genitori però insieme perché la maestra da sola non ce la faceva appunto a portarci tutti e quindi vengono anche dei genitori e il contesto della gita scolastica era un contesto comunque di come dire di visita diciamo più assimilabile a quello che facciamo noi oggi come turisti quindi appunto gita scolastica oppure viaggio d'istruzione quindi magari più in un'ottica comunque disciplinare legata con locali non lo so al al tema quando torni in classe o a un un argomento che mi sono di geografia e magari e aveva affrontato ma senti io onestamente le mie nei ricordi sono più di città scolastica non so se poi dopo appunto invece non ci fossi lì è sicuramente maestra stata una parte anche di istruzione io mi ricordo però che dopo la gita scolastica in valle d'aosta portare la valle d'aosta alle all'esame di quinta elementare quello sì e scelsi la valle d'aosta lo so se perché era la regione più piccole e quindi pensavo di lavorare di meno però sostanzialmente secondo me perché anche ci sarà andati quindi è rimasto qualcosa insomma è appunto ha proposto dell'esame nella quinta elementare cosa ti ricordi come come capo sfera c'era come lo hai gestito come era organizzata senti io mi ricordo onestamente mi ricordo le ricerche avevo portato mi ricordo che ho portato l'olanda come come nazione e la valle d'aosta come come regione e mi ricordo avevo portato la democrazia in storia e quindi tutto il discorso atene e sparta e [Musica] onestamente il giorno dell'esame non mi ricordo soltanto il momento in cui si finisce il genio essendo si andava via via è finora le date a fare la foto davanti alla lavagna con la maestra anche perché poi la foto cielo da qualche parte quindi la provvista rivolte per cui scritto l'anno allo scolastica e poi non ci si faceva la foto mi ricordo però ecco il anche lì la maestra fu molto tranquilla e serena infatti la situazione era tranquilla che non vive di la pressione dell'esame ma un po sì certamente un possibile che comunque non era il nostro primo esame mi ricordo che c'erano anche bambini magari appunto cuscinetti o così che erano proprio grandi di noi avevano fatto anche loro dire seconda elementare perché il mi sa che io per 12 anni o scampato il di seconda elementare e ci dicevano ma ne va beh ma era quello di reintam as a prestito di seconda perché magari l'hanno fatto però insomma ecco mi ricordo insomma e era più la paura di andare alle medie diciamo ecco che non l'esame di quinta elementare la paura di andare alla scuola dei grandi dove c'erano i professori e chat eccetera che non l'esame l'esame non mi ricordo di avere sofferto ecco particolarmente prima è stata questa scuola dei grandi invece il passaggio passaggio nella scuola dei grandi è stato un passaggio sicuramente importante perché certamente come dire vivevi una situazione diversa nel senso che lì c'era dei bocciati c'erano tutti questi professori non c'era più il rapporto uno a uno e mi rapporto non inizia con l'insegnante non era più così un rapporto si affettivo non c'era questa relazione e mi ricordo insomma ecco io ho studiato abbastanza c'era un po più di diciamo anche pressione da questo punto di vista però me li miglior me li ricordo anche lì come anni divertenti perché anche lì io mi ricordo soprattutto il fatto che mi regalarono la biciletta alla fine della quinta è una bicicletta nuova per poter andare a scuola in bicicletta sono andato sempre in bici ecco mi ricordo che andavo sempre in bici pioggia non pioggia mi ricordo anche nella famosa nevicata dell 85 che andai in biciletta a scuola per poi dopo dovette tornare a casa perché la scuola era era chiusa e mi ricordo anche lì soprattutto tutta la parte di amicizie la parte che si tornava da casa con un mio amico che ci si fermava un bar che aveva questi giochini top8 ci aveva a pac man e ci si metteva lì a giocare si compravano a gettoni e si metteva su questo si faceva una partita lo friburgo la lui e poi si tornava a casa e anche limiti conto delle cifre della scuola media la scuola media mi ricordo bene le gite al gela la settimana bianca soprattutto la settimanale a kalou rise in terza media e poi mi ricordo per esempio che c'era la possibilità di scegliere di entrare a far parte o della squadra di scherma o della scuola di scacchi e che c'erano questi due sport in questa scuola la mente strani e quindi entrare a far parte della scuola di scacchi e mi ricordo che insomma si arrivò lo so se a livello sicuramente a livello regionale sarebbe bene che o diciamo che erano eravamo cinque membri e io ero diciamo quello più scarso per cui si vede spesso si vinceva 4 a 1 3 a 2 quando si vinceva 3 1 era perché era viva europee l'unica ala pezzo pure 3 a 2 ero uno dei due aveva perso però insomma si riusciva ad andare avanti per questo arrivo arrivo a medaglia insomma sia del provveditore palestro genere e mi ricordo che li appunto vissuto forse la mia più grande soddisfazione scolastica perché questo successo in terza media il anche lì questa era una scuola molto molto come dire vecchio stampo e quindi quando per esempio arrivava il preside ci si debba alzare tutti e si trasmette immediatamente si faceva stare in piedi e lui entrò questo paese dentro un giorno che stavamo facendo il compito d'italiano io ero in fondo e non senti le entrata siccome ero un banchino da solo perché probabilmente hanno fatto confusione non senti il fatto che questo era entrato per cui non ti novaja a scrivere insomma chi nato e su banchi non è quindi questo vi fece vedendo e io non mi ero alzato si schieri la voce di ricomincio a fare e quindi chiaramente poi io capii e lo guardai ma lo guardai e rimasi a sedere non so perché in realtà probabilmente perché lui poi dopo si arrabbia molto per questa cosa e mi disse mi fece una come dire una fase anale incredibile sul rispetto sul fatto e insomma era arrivato in terza media e che ancora non ha capito il valore del rispetto eccetera eccetera e poi disse a un certo punto va beh comunque sono venuto qui per un'altra cosa vorrei tra l'altro è il lei prendesse come punto di riferimento e come esempio un suo compagno di classe che si è distinto nel dato molto per questa scuola e si è distinto a livello regionale sono venuto via a premiare uno dei membri della squadra di scacchi e ci ha portato a vincere o mi ricordo se arriva ai primi secondi o terzi quest'importante europa prenda esempio da lui per favore venga qui matteo bianchini che io lo guardai alza la mano di si sta meglio e mi ricordo che lui buttò la la medaglia sopra la cattedra e uscì andò via e appena oscilla classe face una risata incredibile e anche il povero professore di matematica e avrebbero voluto leader e non riuscirà a trattenere anche mila risata e quindi insomma fu veramente una una grande soddisfazione da da da da insomma da ragazzino ecco e poi mi ricordo di una frase storia di un mio compagno di là studi di di banco e poi è diventato un grandissimo amico e che insomma ha fatto poi anche gli showroom e che era un insomma uno che molto provocato procuratore un tipo molto più sveglio di me 1 insomma e non si faceva problemi anche a mettersi a tu per tu con gli adulti l'insegnante di disegno che aveva preso di mira un po dentro e un giorno entrò appunto e prese il registro guardo a nomi e fece dicendo appunto il cognome di questo ragazzo se c'e suppongo che tu non abbia studiato e lui mi disse venne professoressa la vita fatta di cose reali e di rose supposte e rose reali sono reali quelle supposte bisogna mettersi dall'altra parte e mi odio e chiaramente fu buttato fuori quella è stata una cosa che li ricordo veramente come una con la risposta incredibile da un ragazzino di 13 anni a un insegnante è veramente l'aveva preso in antipatia per cui è diventato veramente un idolo e poi mi ricordo del che all'esame non non mi sembrava il fatto per niente bene invece fastiron il massimo quindi con ottimo a quei tempi c'era non c'era più i voti c'erano ho vissuto il periodo in cui davano i giudizi buono ottimo discreto set è distinto sufficiente insufficiente scarso me li odio c'era anche scarso e passa con ottimo e quindi presi anche un assegno perché quindi premiazione e assegno da parte della scuola mi sembra fossero 50.000 lire e quindi grande soddisfazione che vi perché insomma mi sembra tale fattore sa che cosa però devo dire per esempio che quella scuola lì a livello delle discipline mi ha dato cioè è stata una scuola molto dura perché mi ricordo che io il primo biennio del liceo lo volato nel senso che ha dato veramente le basi per affrontare benissimo il liceo e andare molto speditamente fino a vivere di rendita fino al triennio del liceo scientifico quindi insomma che li devo dire che i ricordi sono positivi ecco sono poi chiaramente ci sono i primi innamoramenti per cui ecco mi ricordo per esempio le famose feste delle medie in cui [Musica] ci si metteva tutti ai questa grande grandi stanze dove si metteva tutelati a sedere la gente i balli lenti spesso e quindi la paura di mettere le mani sui fianchi a alle ragazze poi insomma i giochi della bottiglia cioè tutte le cose che si fanno nel peso di adolescenza raduni senso che si facevano ad esempio mi ricordo ed uscì il tempo delle mele e quindi c'era questa cosa dei balli lenti e del questa musica è la mettevano c'è il pezzo il tempo e le mele mi ricordano mettevano a tutte le feste e quindi c'era tutti i risolini appunto perché comunque era a proposito di come dire ecco la genera da questo punto di vista tutti star cinematografica mi ricordo proprio che associa la scuola media al tempo delle mele ecco perché è stata è stato un film di quegli anni li e in tutte le feste cene resto questo questa colonna sonora del tempo e le mele quindi effettivamente anche i primi amori neanche le amicizie già recitato quelle delle elementari immagino da come ne parli anche alle medie ayuso comunque delle amicizie forti 5 era importante la dimensione della socialità anche all'interno della classe sì indubbiamente indubbiamente era importante già la differenza per esempio secondo me tre medie elementari e stata almeno per me era quella che è stata quella che alle elementari veramente c'erano bambini di ogni provenienza e quindi da un punto di vista sulla provenienza da un punto di vista diciamo sociale nel senso che poi erano tutti italiani esempi almeno io non ho avuto ecco la prima bambina straniera l'ho avuta alle le medie di co2 c'è una bimba cinese e e quindi diciamo però di estrazione sociale molto diversificate e quindi anche con possibilità economiche diverse persone di lo yen come dire che veramente di ogni provenienza alle alle medie già almeno già meno perché probabilmente in meno c'era la zonizzazione cioè quindi tu potevi andare nella scuola etiche ti toccava e io ero a metà tra una zona e l'altra andai andai da una parte e probabilmente era già una zona più diciamo di estrazione borghese e quindi momenti le elementari erano vicini a una un'area diciamo un pochino più sottosviluppata e quindi dove c'erano tante case popolari dove quartiere ma il quartiere era di bellariva per esempio eravamo molto vicini alle case c'erano tanti bambini delle delle case minime di rovezzano mentre invece la scuola media l'ho fatta è una scuola insomma sul sui viali di circonvallazione di firenze 15 vicino al centro e quindi un estrazione sociale diversa ecco in classe si sentiva questa distinzione mi ricordo di si soprattutto andando nelle case sia andando nelle case degli amici cari mi ricordo appunto alle medie queste case insomma della della borghesia fiorentina anche alto borghesi persone di un ceto sociale abbastanza alto insomma ecco mentre invece né alla scuola elementare no alla scuola elementare tutti più working class sostanzialmente quindi questo questo non osavo da piccolo poi chiaramente anche insomma i genitori ecco i discorsi e facili genitori come erano vestiti le macchine insomma ecco vedevi le cose notavi da questo è forse le medie lo sono state ancora di più delle superiori normalmente questo scarto sia soprattutto quando si va alle superiori però io le superiori pur essendo andato in un liceo scientifico dove magari appunto più difficile avere almeno ai tempi era più difficile avere persone appartenenti a ceti sociali un po meno abbienti però essendo un liceo di periferia ed essendo quegli anni anche insomma probabilmente particolari ho vissuto molto di più questa rosetti dicevo alle medie che non alle alle alle superiori alle superiori già mi sono ritrovato in un ambiente molto più eterogeneo dove c'era un po di tutto e dove forse insomma c'erano anche lì più persone appartenenti ai ceti sociali più popolari e non ecco invece le medie essendo una scuola ma anche il fatto che facessero scherma e scacchi di falsi fatti fa capire tanto secondo me quindi era una scuola un po molto vecchio tipo che ancora oggi a firenze insomma è rinomata per essere quella è un po diciamo è la scuola conservatrice magari tesi della classe dirigente insomma ecco quindi invece il mio liceo scientifico è stato proprio liceo molto alla mano molto periferico venivano lente anche da come dire da [Musica] paesi intorno a firenze quindi c'era un po di tutto ecco per quanto riguarda invece le discipline tra medie e superiori c'è stato qualche qualche disciplina che preferivi che hai amato particolarmente cari odiato particolarmente ma senti allora alle medie alle medie mi ricordo anche limiti olio di aver avuto mai rapporti con gli insegnanti ne sta mente ci hanno migliori aveva avuto insegnanti che mi hanno fatto particolarmente soffrire o che non mi stavano simpatici o erano molto anziani mi ricordo erano tutte persone abbastanza anziani a qualcuno andò in pensione non ci finì nemmeno e quindi magari avremmo altri insegnanti ricordo e mi sta molto simpatica dalla professoressa di motoria non mi ricordo appunto insegnanti buoni rapporti con tutti gli insegnanti scuola molto molto particolare perché per dirti i ragazzi potevano vestirsi come gli pareva e però dovevano entrare ed entravano a notte e mezzo le femmine o si mettevano il grembiule nero oppure devono mettersi la tuta ed entrava la notte un quarto perché non ci fossero diciamo come dire momenti di promiscuità con i maschi mentre si saliva le scale e comunque appunto dovevano coprirsi e mettersi un grembiule nero oppure potevano non mettersi che in più le solo il giorno in cui c'era ginnastica perché potevano mettersi l'accusa per cui insomma cose abbastanza particolari e come vedi e per capire i maschi potevano vestirsi come volevano sempre cioè mentre le femmine o un grembiule ottusa cioè non aiuta che comunque non era della scuola era però era nella tuta da ginnastica nere chiaramente la dovevano mettere quando c'è la ginnastica non è che si potevano mettere la tuta sono sicuramente il grembiule nero capito invece a livello di valutazione in generale come come hai vissuto in rapporto le valutazioni e se ci sono stati degli episodi che ricordi molto bene ma senti mi ricordo che comunque insomma ci sono stati appunto bocciati alle medie che comunque insomma la scuola non era così come dire ecco rispetto alla scuola elementare era una scuola molto più dura in cui si deve impegnare in cui se non ti impegnava i prendevi bosazzi in cui appunto se insomma c'era una certa selezione indubbiamente e quindi insomma non era così inclusive e accogliente come come come quella vissuta alla scuola elementare indubbiamente c'è una scuola che lavorava voce dove la parte invece appunto delle discipline era fondamentale sostanzialmente faccio non so se si fosse si vede nulla faccio vedere appunto quello che ti dicevo era questo fra l'altro era un giorno in cui i ragazzi avevano l'accusa però addirittura santo nero e se poi vedere che i maschi non c'è nemmeno uno che ha il muso nero di ragazze hanno tutte il grembiule chi non c'è il grembiule salatura e i maschi nessuno sa niente ciucciando qui re alle medie si qui e terza media che sempre e alle superiori invece come come funzionava alle superiori è stato tutt'altro cioè le superiori me ricordo veramente molto bene ma è stato tutt'altro la vita è chiaramente nel senso che è stato proprio il momento di libertà in cui veramente ti sembra di avere il mondo ai suoi piedi nel senso che fai tutte le amicizie nuove ti senti grande almeno questa è stata però chiaramente anche anche l'impegno è molto più motivi è un impegno molto più importante per cui io scienze di fare il liceo scientifico credo perché non in realtà non avevo non avevo tante altre possibilità nel senso e appunto mio padre professore matematica e fisica uno zio un professore a scienze matematiche e naturali dell'università tutti a dire che il liceo scientifico offriva era molto più duttile offrirà molte più sbocchi le volta scientifiche erano quelle ti davano il lavoro in quegli anni li e siamo appunto a metà degli anni ottanta quando inizia la scuola la scuola media e la scuola scusa siamo andati democrato nonostante io avessi già cominciato a prediligere le materie letterarie però mi sa che non c'era spazio proprio per cui io poi tutti gli amici e andavano sono tutti maschi andavano tutte le sue scientifico quindi la scelta è stata una scelta comunque presa da te o comunque molto influenzata veicolata da quella di brani torino molto influenzate regolata dalla famiglia dalla dagli amici da io credo che un ragazzo non sia in grado a quelle tali difendi fare una scelta di questo genere e onestamente credo che ancora oggi non sono convinto e che sia una buona scelta prematura per me lo è stato di sicuro e onestamente tornando indietro pur essendo stati cinque anni bellissimi non so quanto cioè non so se lo rifarei ecco forse lo rifarei per l'amicizia e per quello che ho vissuto però onestamente non credo fosse il mio liceo qual era il tuo liceo ma non lo so forse forse potevano essere forse le magistrali forse dai tempi non c'erano 12 ae classi dello scientifico non c'era anche il liceo artistico ma non sarei stato in grado assolutamente di cioè non erano nella mia non mi piacevano nemmeno i tecnici e professionali devo dire però piaceva più la parte legata micari appunto di più alla psicologia poi vabbè mica ce la fa tanto sport ovviamente però lì non c'erano di serie sportivi o di altro genere non è alla fine insomma c'era il tecnico professionale e due licei poi c'era l'istituto d'arte e liceo artistico insomma non è che ci fosse questa queste possibilità che ci sono oggi il paok non si poneva il problema io avrei dovuto fare l'isolato dello scientifico sostanzialmente secondo me ecco la mia percezione è proprio chiara non facevo il transito face lo scientifico e classico era visto come un po appunto più dell'elite e comunque anche molto più impegnativo rispetto a uno scientifico scientifico era considerato un liceo duro e difficile però forse alla fine dava anche più sbocchi e poi l'ambiente non era così radical chic diciamo come come quello degli show l'asia ecco questo era un po la mia la mia percezione è legato all'idea del liceo c'era sempre comunque l'istruzione universitaria sì certo cioè soprattutto c'è da quello cioè siccome in casa non veniva preso in considerazione se non da mia mamma ma da mio padre aveva un'influenza maggiore sul sul campo diciamo dell'istruzione c'è un'influenza maggiore probabilmente rispetto a mia madre mio padre non avevamo nemmeno considerato minimamente la possibilità che smettesse di studiare dopo il liceo quindi per lui dovendo andare all'università con facilità sia facile lo scientifico non esisteva altra altre possibilità onestamente quindi anche se poi lui ha sempre sostenuto che ci ha lasciato totalmente liberi e forse è vero sì ma di fatto il rito e la pressione tu la possa recitare in tanti modi non porta a dire tu devi fare questo insomma va parlando ti fa capire tante cose insomma per cui la mia percezione che la mia scelta sia stata influenzata tantissimo ecco da la mia scelta le mie conoscenze che siano state influenzate tantissima dalla famiglia da dall'ambiente in cui vivevo anche dagli amici stessi insomma perché poi alla fine tutti andavano a fare o il isolassero scientifico e quindi insomma amici delle medie ed elementari già un po lavoro persi in quel periodo lì paolo ritrovati e le università alla fine l'hai fatta università hanno fatta il primo hanno fatto mi sono segna fa chimica la scelta di chi mina è stata una scelta molto ben ponderata nel senso che io sono arrivato a settembre non servono assolutamente cosa fare e mi ricordo che feci la vendemmia che prende un po di soldi e mentre eravamo lì a fare la vendemmia incontrerà professoressa ma non entravamo fa la mente mia tornando dalla vendemmia un giorno proprio sulla strada di casa e incontra la professoressa di biologia e scienze che era di cui aveva avuto un innamoramento platonica veramente che era la mia professoressa e quindi non lo so perché feci questo circuito dovrà pensare probabilmente a chi ne ha sarebbero state belle tutte nome come lei non lo so e quindi deciso di dare a chi mi ha sostanzialmente ma ma appunto con una consapevolezza incredibile nel senso che non sapevo che fare la maggior parte degli amici andava oa fisica o ingegneria o matematica poi c'e rai andrà a chiedere come commercio giurisprudenza ecco io sapevo quello che non volevo non sapevo assolutamente quello che voleva e quindi a un certo punto preso questa decisione di fare chimica insieme al mio amico anzi anche quest'altro nemico non sapeva assolutamente cosa fare io lo convinsi alla fine a fare chimica lui si è laureato è tutto non chimico e io invece dopo un anno e mezzo sono passato a alla facoltà di lettere indirizzo storia e quindi mi sono l'area contemporanea che con la mia c'entra ben poco e quindi quello è stato sicuramente una decisione molto sofferta e faticosa forse la prima decisione importante e totalmente mia personale della mia vita in cui appunto ho deciso un certo punto di di seguire veramente quello che mi piaceva di più e non ascoltare più nessuno insomma che faccio questo anche se non mi porterò un lavoro anche se non mi porterà niente faccio storia storia è sempre stata una grande passione della mia vita e e quindi devo dire poi insomma sono stati gli anni universitari sono stati poi piacevoli questo senso mentre invece l'anno a kimi è stato un disastro una fatica hanno veramente difficile ecco e nel diciamo degli anni tra superiori e università giusto per dare un po di sottotesto culturale gli anni ottanta correggimi se sbaglio sono gli anni in cui magari si tendeva a dividersi in delle fazioni dei gruppi c'era all'epoca non so se i paninari erano arrivati a firenze o comunque i punk diciamo tutte delle distinzioni arrivavano un po dal mondo pop è anche soprattutto musicale quindi come come ha vissuto questo questo aspetto durante il periodo della scuola e il quale tra universitari superiori ma senti allora nel periodo della scuola io per [Musica] fino alla quinta diciamo o mi sono allenato duramente quindi la mia la mia la mia vita era a scuola studio allevamento sport per tutti i giorni della settimana e che condividevo con questo mio grande amico e poi portato dalla scuola media insomma per cui ero costantemente con lui sa fare tutto dallo studio ad andare a scuola landra allenamenti lui è quello che mi ha fatto conoscere la musica perché appunto e vedeva videomusic e non sapevo nemmeno cosa fosse e su videomusic miliardo e vidi il primo il primo cli la prima clip musicale mi ricordo benissimo era wild boys dei duran duran però questo mio amico che aveva una cultura musicale in mezza mi fece conoscere invece tutta la musica degli anni 70 quindi pink floyd led zeppelin qui in sex pistols cioè tutta la musica e jimi hendrix che era passata di già e che insomma negli anni in quegli anni 80 non c'era più però c'era ad esempio un altro grande che creava un altro grande personaggio è influenzato diciamo da un punto di vista musicale che era david bowie e il suo discorso paninari diciamo alternativi sicuramente io mi volevo nella parte di quest'ultimi e quindi diciamo che mi è sempre piaciuto più tutta la parte più alternativa sia sia musicale e anche da un punto di vista diciamo del big come uno si vestiva che come uno la pensava e e quindi insomma mi ricordo si che c'era questa dicotomia e negli anni del liceo insomma e gli edonistici anni 80 è però diciamo la parte musicale l'ho vissuta più la fiera maturità musicale diciamolo l'ho vissuta più alla fine del liceo e l'inizio dell'università e l'università perché ho cominciato a suonare alla fine del liceo quando già la maggior parte degli amici suonava perché suonare lo strumento era diventato un po la moda il tempo è anche mettere su una band e quindi negli anni primi anni 90 punto comincia a suonare la batteria e poi si mise su vari gruppi questi gruppi sostanzialmente influenza poi l'influenza dei gruppi degli anni 90 e hanno fatto un po la storia quindi già il discorso del grunge del crossover era già finita diciamo la parte o almeno insomma non era finita ma mi innamorai di quei gruppi lì che non appunto della new wave che era già o della musica o dei dark del della progressi che erano un po più vecchi diciamo di come come inizi e che comunque c'erano ancora nei primi anni 90 ma è quindi insomma tutta la parte che riguarda nirvana soundgarden eris in chains tre gemme credo ci va è per i cinesi machine ecco quindi i gruppi di riferimento un po in quel periodo di soundgarden erano erano quelli prime hus insomma tutti questi gruppi della scena degli anni 90 americani inglesi e americani della scienza 90 quindi era l'influenza sicuramente più estera mi pare di capire se non totalmente estera e e dentro la scuola magari mi immagino nel momento della ricreazione questi codici culturali emergevano particolarmente magari anche la creazione di gruppi sì indubbiamente allora io sono sempre stato influenze purtroppo una cultura musicale proprio esterofila nel senso e a livello italiano conosco pochissimo ma veramente poco e non ho mai ascoltato poco pochissimo il cantautorato italiano e mi dispiace molto ho apprezzato e conosciuto alcuni cantautori italiani veramente in epoca cioè da adulto quindi tutta la mia influenza è stata molto più diciamo del americana inglese insomma di quegli anni li e anche prima insomma anche tutta la musica degli anni 60 70 veniva da questi due paesi non ho mai io ho apprezzato poco la musica italiana fino a poco tempo fa insomma è comunque sì c'erano i gruppetti che sostanzialmente erano proprio appartenevano a modi di pensare di vivere di ascoltare la musica di che appunto erano di quegli anni li per cui c'erano anche quegli anni in quegli anni c'erano forse negli anni 90 la cosa cambia ancora di più perché comunque io insomma era l'università e quindi proprio cambia un po anche il panorama socio culturale politico quindi vivono appunto che fossero il periodo dopo l'edonismo ci fosse il periodo più mi lista e quindi l'assenza un po di valori caduta del muro di berlino c'era del rispetto per esempio i miei genitori ho sempre sentito la differenza ideologica no cioè che c'era comunque diciamo differiva nei gruppi differivano proprio per appartenenza politica da noi l'appartenenza era più di tipo riguardava più che poi è anche politica certamente ma il modo di vivere come dire anche di socializzare rispetto a i gusti musicali come dice vite come uno si vestiva diventavano poi tutte etichette sostanzialmente quindi l'appartenenza a un gruppo era più di questo tipo insomma ecco che cosa mangia v ecco iniziavano già tutto il discorso della cultura vegetariana vegana anche anche in italia per cui insomma era più quella la differenza è il gruppo musicale diventava quasi un'ideologia sostanzialmente non è quindi il anche anche le discussioni erano erano più su queste cose qua su che non magari appunto sulla politica ho capito io ti ringrazio per per questa intervista è stato un piacere grazie a te
L’intervista (https://www.youtube.com/watch?v=I8y6mVAJtUE), della durata di un’ora e quattro minuti, ha per oggetto le memorie di scuola e d’infanzia di Matteo Bianchini, nato a Firenze nel 1971.
Matteo nasce da madre olandese, insegnante di educazione fisica, e padre fiorentino, professore al liceo di matematica e fisica. Frequenta la scuola dell’infanzia, ma senza avere ricordi legati a essa.
I primi ricordi della scuola, invece, sono quelli delle primarie, soprattutto relativi alle amicizie e al rapimento di Aldo Moro, che avvenne il giorno del suo settimo compleanno. Oltre alle figure delle maestre è rimasta impressa a Bianchini quella del Direttore, che spesso “veniva in classe e girava per la scuola” (11:24).
Il testimone conserva piacevolmente l’immagine della maestra che “era come una mamma” (17:07) e anche se “aveva un metodo di insegnamento tradizionale […] e cercava di non lasciare mai indietro nessuno” (18:09).
Al minuto 20:20 il testimone descrive gli ambienti scolastici delle scuole elementari e il materiale scolastico.
Matteo non frequenta il tempo pieno, che “a quei tempi era ancora sperimentale” (22:35). Infatti, la Legge 24 settembre 1971, n. 820 per molti anni successivi alla sua emanazione non riuscì a imporsi come modello nazionale (Galfrè, 2017).
Al minuto 25:42 viene brevemente descritto l’esame di quinta elementare.
L’intervista poi si sposta sugli anni delle scuole medie, dove nuovamente tornano centrali le figure degli amici. “È stata una scuola molto dura, ma mi ha dato le basi per affrontare al meglio il liceo” (36:00).
Tra le attività extracurriculari “c’erano le famose feste delle medie in cui c’era questa grande stanza dove ci si metteva tutti a sedere, c’erano i balli lenti spesso quindi la paura di mettere le mani sui fianchi alle ragazze […]. Erano gli anni in cui uscì ‘Il tempo delle mele’ quindi spesso alle feste c’era questa colonna sonora” (36:44) (Bravi, 2021).
È particolarmente interessante il ragionamento che Bianchini fa sulla composizione sociale della popolazione scolastica. Se alle elementari “eravamo di estrazioni sociali molto diversificate, alle medie già meno […] c’era la ‘zonizzazione’” (38:25), come a dire che la divisione sociale ed economica dei quartieri o delle zone della città, poi si riproponeva all’interno delle scuole. Infatti, “mentre le elementari erano vicino a un’area diciamo un pochino più sottosviluppata, dove c’erano case popolari […] le medie erano vicino al centro, quindi un’estrazione sociale diversa” (39:40).
Dal minuto 53:00 l’intervista prosegue incentrata soprattutto sugli anni universitari.
Fonti
G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.
L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.
P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.
M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.
S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.