Il diario conserva gli appunti delle lezioni tenute da Arcomano in una quinta elementare di Roccanova (PZ), presso cui aveva già sperimentato negli anni precedenti le tecniche Freinet. L’insegnamento è caratterizzato da: corrispondenza con le altre scuole, che si è evoluta dalla presenza di un solo referente degli anni passati (la scuola di Pesaro) ad una costellazione più ricca (Montevarchi, Pisa, Torino, Milano); schedario di classe relativo agli argomenti affrontati; lavoro collettivo (ad es. per la costruzione dell’erbario); giornalino di classe. Peculiare di questo diario è la ricorsività semantica del termine vita: per la matematica si parla di «importanza del calcolo vivente» (p. 32); per l’italiano è enunciato il principio secondo il quale bisogna far apprendere le «regole grammaticali dalla lingua viva» (p. 14); e in educazione civica, per spiegare il concetto di solidarietà, Arcomano, anziché ricorrere a discorsi deontologici, legge in classe una lettera privata, inviatagli da Raffaele Laporta, incentrata su eventi reali, nei quali si evidenzia in modo autentico il concetto di solidarietà.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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Codice ISSN:
2785-5007
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