Il diario, composto da 9 pagine autografe, è redatto da un maestro che interrompe la docenza nel mese di gennaio. Probabilmente è un supplente ma non si danno altre spiegazioni. Fra i temi emergenti: la significativa evasione scolastica da parte di un numero consistente di bambini; il lavoro minorile che vede i bambini impegnati nel lavoro dei campi soprattutto nelle prime ore del mattino impedendo, così, la presenza scolastica; la povertà intellettuale delle popolazioni rurali che non comprendono l’importanza dell’istruzione per i propri figli (p. 9). In relazione ai pochi bambini frequentanti la scuola, il maestro menziona come un problema didattico da risolvere in qualche modo, l’aiuto dato dai familiari ai bambini (p. 4). Un aiuto che contribuisce a deresponsabilizzare i bambini dall’impegno scolastico. Emerge complessivamente uno stato di sfiducia da parte del maestro, che ritiene immodificabili le condizioni delle popolazioni rurali nonostante la presenza dell’istruzione.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-5007
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