A Vigevano, negli anni del boom economico, l’industria delle scarpe risulta più fruttuosa dell’impiego statale. Infatti, il maestro Antonio Mombelli, per arrivare alla fine del mese, deve passare interi pomeriggi a dare lezioni private. Ha una moglie, Ada, insoddisfatta della propria condizione, e un figlio, Rino. A scuola e in città viene pesantemente sminuito il ruolo dell’insegnante; la stessa Ada convince il marito a lasciare il lavoro, così da poter aprire una fabbrichetta di scarpe con i soldi della liquidazione. Questa nuova condizione trasforma Antonio da maestro a mantenuto dalla moglie, fino a quando una denuncia alla polizia tributaria, avvenuta a seguito di alcune sue dichiarazioni, lo obbligherà a rimanere a casa. Rientra in classe come maestro a disposizione della scuola e intanto assiste al declino della sua famiglia. Ada morente gli confessa i suoi tradimenti e Rino finisce in una casa di correzione. Alla fine anche il protagonista cederà alla “morale economica” della sua città sposando una collega con un buono stipendio.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-4485
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