Dopo gli studi in collegio a Torino, l'autrice si diploma a 17 anni insegnante elementare. A seguito della separazione dal marito, accetta incarichi di insegnamento nelle scuole delle montagne torinesi: nel 1910 insegna a Pragelato in una pluriclasse con 16 alunni di I, II, III elementare (p. 52), poi torna a Torino e per alcuni anni fa l’impiegata. Viene in seguito assegnata alla scuola di Ceretti di Front Canavese poi a Ronco Canavese, di cui descrive la scuola e l'episodio in cui nel 1915 fa bruciare i vecchi banchi per riscaldarsi (p. 68). Non supera l'esame di abilitazione (p. 70) per cui continuerà a ricoprire l'incarico di maestra di scuole di montagna. Non manca di accettare incarichi estivi presso le colonie (pp. 82-83) e presso le scuole all’aperto dove, mentre era in servizio, assiste alla visita del principe Umberto (p. 84). Seguirà un incarico presso le colonie della Città di Torino a Loano. L'autrice infine deciderà di restare a Loano anche nei mesi invernali per lavorare presso la scuola dei figli dei tubercolotici. Dopo la Liberazione del 1945, dato l’impegno politico a favore della Repubblica Sociale italiana, tutta la famiglia si trasferisce a Palermo.