© Bruno Munari. Tutti i diritti riservati alla Maurizio Corraini s.r.l.
Le Filastrocche in cielo e in terra di Gianni Rodari, pubblicate da Einaudi nel 1960, rappresentano una novità assoluta nel campo della letteratura per ragazzi e in quello dell’editoria. Ironia e fantasia diventano uno strumento imprescindibile per Rodari per parlare ai più piccoli, ma anche agli adulti, senza un intento moralistico. Nella stessa direzione lavora in quegli anni Bruno Munari nel campo della comunicazione visiva. Gianni Rodari coglie perfettamente l’aspetto liberatorio del segno grafico di Munari e per questo gli chiede di illustrare le Filastrocche in cielo e in terra, dando inizio ad un importante e indimenticabile sodalizio artistico. Nella filastrocca La scuola dei grandi, Rodari paragona la vita di tutti i giorni ad una scuola per adulti con le varie incombenze, i problemi da risolvere e i compiti da fare, proprio come in classe. Qui i disegni di Munari, come le filastrocche, suggeriscono più che raccontare: l’autore si concentra su un unico particolare, su pochi segni disegnati con i pastelli colorati (si riconosce l’asterisco). Ciò che accomuna Munari e Rodari è l’idea di fantasia come contrasto semantico che genera rapporti inconsueti e nuove soluzioni semantiche e creative.