Le vicende del film si svolgono tra l’autunno del 1897 e la primavera 1898 in una cascina di Palosco, nella Bassa Bergamasca. Pur senza riservarle una esplicita focalizzazione tematica, la pellicola fa riferimento alla scuola nel primo dei quattro episodi della narrazione cinematografica, quello dedicato alla famiglia di Batistì.
In una quotidianità fatta di duro lavoro agricolo, sagre di paese, messe e funzioni religiose, serate in stalla a recitare il rosario e ad ascoltare le narrazioni di nonno Anselmo (Giuseppe Brignoli), l’accesso all’istruzione spezza l’equilibrio della vita rurale dei mezzadri, fino a portare ad estreme conseguenze di povertà e precarietà, in un contesto segnato dall’autoritarismo dei proprietari terrieri, padri e padroni dei loro famigli.
Il parroco consiglia Batistì (Ornaghi) di far studiare il figlio Mènec (Omar Brignoli), che frequenta la prima elementare, perché particolarmente dotato. In un episodio il bambino racconta al padre quello che impara in classe; in particolare riferisce che il maestro ha spiegato che nell’acqua ci sono animali minuscoli che non sono i pesci. Il racconto suscita grande interesse e curiosità nel padre analfabeta.
Il bambino deve percorrere ogni giorno un tragitto di diversi chilometri per raggiungere la scuola. Proprio durante un percorso di ritorno a casa, il bambino rompe le calzature che indossa. Allora il padre, riconoscendo nell’istruzione una priorità tale da far venire meno quelle poche certezze della sua vita di mezzadro, taglia di nascosto un albero di ontano per costruire un nuovo paio di zoccoli al figlio. Scoperto il taglio abusivo dell’albero, il padrone della fattoria (Mario Brignoli) caccia dalla cascina e abbandona ad un destino di miseria Batistì e la sua famiglia.
Fonti
G.P. Dell’Acqua, L’albero degli zoccoli, Milano, Moizzi, 1979.
C.G. Fava, Ha messo radici in tutto il mondo, «Radiocorriere TV», 52, 23-29 dicembre 1979, pp. 28-30.
E. Olmi, Quasi una rinuncia al diritto di vivere, «Radiocorriere TV», 52, 23-29 dicembre 1979, p. 31.
M.B. Gladych, The Tree of Wooden Clogs (L'Albero degli zoccoli) by Olmanno Olmi, in «Film Quarterly», 2, 1980, pp. 56-60.
R. Prédal, ‘L’albero degli zoccoli’ (‘L'arbre aux sabots’). Une visione spiritualiste prise dans la matérialité de l'espace et du temps, «Études cinématographiques», 57, 1992, pp. 63-84.
G.P. Brunetta, Storia del cinema italiano, Vol. IV: Dal miracolo economico agli anni Novanta (1960-1993), Roma, Editori Riuniti, 1993, pp. 199-209.
S. Milesi, A vent'anni da L’albero degli zoccoli di Ermanno Olmi. Martinengo, Palosco, Cividate al Piano, Mornico al Serio, Cortenuova ricordano il poema delle loro radici, Bergamo, Corponove, 1998.
G. Volpi, I mille film. Guida alla formazione di una cineteca, Milano, Baldini e Castoldi, 2017, p. 636.