Luigia Codemo nacque a Treviso il 5 settembre 1828 da Michelangelo e Cornelia Sale (vedova Mocenigo). Crebbe in un ambiente culturalmente stimolante che le permise, tra le altre cose, di viaggiare molto. Nel 1851 si trasferì a Venezia, dove sposò Carlo di Gerstenbrandt. Negli anni Cinquanta dell’Ottocento iniziò la sua carriera di scrittrice. Pur con risultati non sempre eccelsi, l’opera letteraria di Luigia Codemo si segnala per la sensibilità verso tematiche quali il ruolo femminile, la condizione delle classi umili e, soprattutto, le idee e i fatti del Risorgimento. Morì a Venezia il 3 agosto 1898. Con testamento 11 dicembre 1894 la Codemo dispose che dopo la sua morte una parte del proprio patrimonio venisse devoluto al comune di Treviso con lo scopo di dare vita a una istituzione scolastica per ragazze di umile condizione. Inaugurato il 1° dicembre 1906, l’istituto cessò di fatto la propria attività nel 1961, anche se la ratifica della chiusura venne solamente col decreto del Consiglio regionale del Veneto del 12 febbraio 1975.
- T. Agostini, Luigia Codemo Gerstenbrandt, una penna instancabile, in L. Gazzetta, N.M. Filippini (Edd.), L’altra metà del Risorgimento. Volti e voci di patriote venete, Verona, Cierre, 2011, pp. 52-54
- A. Chemello, Luigia Codemo: appunti per una biografia intellettuale, in «altrelettere», 21.3.2012, DOI:10.5903
- A. Zagaria, Codemo, Luigia, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 26, Roma, Istituto della Enciclopedia italiana, 1982, pp. 583-585