1) L'immagine è riprodotta in: Il monumento a Ippolito Langlois, «Picenum. Rivista marchigiana illustrata», a. XI, fasc. 7, 1914, p. 213
2) L'immagine è riprodotta in: S. Virgili (voce a cura di), Ippolito Langlois, in F. Regi, S. Virgili, Personaggi Piceni, s.l., s.n. (Centobuchi, AP, Linea Grafica srl), 2000, p. 160
3) La cartolina è parte della collezione privata di Marta Brunelli
4) L'immagine è riprodotta in: Museo Virtuale Montani, <https://www.istitutomontani.edu.it/museovirtuale/wp-content/gallery/immagini-storiche/A.G.M.Ingr-Trennio..jpg> (Collezione Angelo e poi Giuseppe Mandolesi)
5) Google Maps. Data dell’immagine: dicembre 2011 ©2022 Google
6) L'immagine è riprodotta in: A. Grilli, Ippolito Langlois. Ingegnere dell'innovazione a metà tra Francia e Italia, Fermo, A. Livi, 2017, p. 151
DI PARIGI
INGEGNERE EDUCATORE MAESTRO
DOTTO E BENEFICO
NEL CINQUANTENARIO DELLA FONDAZIONE
DI QUESTO ISTITUTO
OVE CON CUORE DI PADRE E ANIMA D’APOSTOLO
INIZIÒ E DIFFUSE
L'ISTRUZIONE INDUSTRIALE IN ITALIA
LE PROVINCIE MARCHEGIANE
GLI INSEGNANTI GLI ALLIEVI
RICONOSCENTI
XXX MAGGIO MCMXIV
Il monumento celebra la memoria dell’ingegnere francese Ippolito Langlois (1831-1895), primo direttore del Regio Istituto Industriale Montani di Fermo. Il Langlois vi è ritratto a figura intera in piedi, con il braccio sinistro piegato sul petto e la mano che stringe un libro, mentre il braccio destro si protende in avanti nell’atto di spiegare. Opera del giovane scultore Cesare Del Beato, ex-alunno dell'Istituto e cittadino di Fermo, la statua bronzea di m. 2,10 di altezza è stata fusa dalle premiate fonderie Oreste Bongirolami di Roma. Il ritratto del Langlois poggia su un basamento in pietra del Furlo, alto m. 2,70 ed eseguito dalla Ditta Alessandro Castellucci di S. Benedetto del Tronto. Sul lato anteriore del piedistallo è collocata l’iscrizione onoraria, dettata dal commendator Giovan Battista Monti, presidente della Deputazione Provinciale di Ascoli Piceno, la quale ricorda il ruolo svolto dal Langlois come «apostolo» della «istruzione industriale in Italia», a cui le province marchigiane, assieme agli insegnanti e gli allievi tributano la propria riconoscenza. Il monumento fu inaugurato il 31 maggio 1914, nel cinquantesimo anniversario della fondazione dell’Istituto di Arti e Mestieri. Il manufatto prese il posto del busto dedicato nel 1903 a Langlois dagli allievi e successivamente spostato all’interno dell’Istituto.
Commemorato
Nato a Parigi il 9 settembre 1831 da Ignazio Langlois e Giuseppina Perélle, Ernest Hyppolite Langlois dopo la morte prematura dei genitori si trasferisce giovanissimo a La Flèche, dove frequenta le scuole di base e il ginnasio, per poi iscriversi alla Scuola d’Arti e Mestieri d’Angers. Mentre si mantiene agli studi come insegnante, si laurea in Ingegneria alla Sorbona nel 1861. L’anno seguente è direttore del reparto delle macchine in moto della Scuola d’Arti e Mestieri di Parigi. Grazie alla segnalazione del conte Francolini, nobile fermano residente a Parigi, nel luglio del 1863 l’ingegnere francese viene invitato dal Sindaco di Fermo, il marchese Giuseppe Ignazio Trevisani, a dirigere l’Istituto d’arti e mestieri per le Marche, la nuova scuola in cui l’antica Opera Pia Montani era stata trasformata nel 1861 con decreto del Commissario per le Marche Lorenzo Valerio. L’ingegnere ha il compito di risollevare le sorti di un istituto in profonda crisi e che, prima della sua venuta, era stato chiuso per oltre un anno. A Fermo l’ingegnere francese porta con sé il collega Ernesto Hallié come direttore delle officine e trapianta i metodi dell’École d’Arts et Métiers di Parigi di cui egli stesso era stato allievo: ristruttura scuola e officine, realizza nuovi reparti e crea nuovi programmi più rispondenti alle esigenze formative dei ragazzi e a quelle dell’industria contemporanea. Negli anni crescono la fama della scuola, il numero degli iscritti e i riconoscimenti pubblici al direttore e all’istituto, che, nel 1884, subisce un ulteriore riordinamento diventando Scuola Industriale per le Marche. Langlois ne rimarrà direttore fino al 1895 quando, gravemente minato nella salute fisica e psichica, il 22 aprile decide di porre fine alla propria vita. Le esequie si svolgono alle 15 del 24 aprile 1895 per permettere la partecipazione degli ex alunni provenienti da parecchie città d’Italia. Alla solenne cerimonia pubblica presenziano molte autorità civili e religiose, locali e nazionali, i colleghi dell’istituto, studenti ed ex alunni.
- S. Virgili (voce a cura di), Ippolito Langlois, in F. Regi, S. Virgili, Personaggi Piceni, s.l., s.n. (Centobuchi, AP, Linea Grafica srl), 2000, pp. 153-160
Fonti
- G. Agostini, Il R. Istituto Industriale Nazionale di Fermo dalla sua origine ad oggi (1854-1907), Fermo, Premiata Soc. Tip. Cooperativa, 1907
- Il monumento a Ippolito Langlois, «Picenum. Rivista marchigiana illustrata», a. XI, fasc. VII, 1914, p. 213
- S. Virgili (voce a cura di), Ippolito Langlois, in F. Regi, S. Virgili, Personaggi Piceni, S.l., s.n. (Centobuchi, AP, Linea Grafica srl), 2000, pp. 153-160
- S. Virgili, Il Montani. Storia dell’Istituto Tecnico Industriale di Fermo, Fermo, Associazione ex-allievi Istituto Industriale Montani, 2005
- A. Grilli, Ippolito Langlois. Ingegnere dell'innovazione a metà tra Francia e Italia, Fermo, A. Livi, 2017