@ Lucia Paciaroni
EBBE I NATALI NEL 1888
VINCENZO CENTO
CHE CON LA SUA OPERA
GLI STATI UNITI D'EUROPA
VINCITRICE NEL 1924
DEL PREMIO INTERNAZIONALE FILENE
ADDITO PRIMO TRA GLI STUDIOSI
LE VIE DELLA PACE
E DELLA RICOSTRUZIONE EUROPEA
Posta sulla facciata della casa natale lungo il corso principale - via Roma - di Pollenza, in provincia di Macerata, la lapide commemorativa a Vincenzo Cento ricorda una delle imprese più note del professore pollentino. Infatti, l'epigrafe - scritta dal prof. Cesare Froldi - fa riferimento al premio assegnato a Cento nell'ambito del Concorso internazionale per l'Europa assegnatogli nel 1924 per la sua opera Gli Stati Uniti d'Europa, nella quale sosteneva la necessità - per la pace e per il progresso europeo e mondiale - della unione economica e politica di tutti gli stati europei.
Cento fu animatore di esperienze educative popolari: nelle Marche promosse i Circoli educativi popolari per l'educazione dei ceti subalterni e nel 1921 fondò «La Scuola del maestro» per migliorare la preparazione degli insegnanti elementari.
Il ricordo marmoreo fu eretto in occasione della commemorazione di Cento tenutasi il 7 ottobre 1951 per il rientro delle sue spoglie. A Pollenza venne organizzata una manifestazione che ebbe inizio con una cerimonia religiosa, svoltasi nella Chiesa dell'Immacolata e celebrata dal Reverendo Don Antonio Rescalli, amico di Cento. Un corteo si diresse poi verso il cimitero cittadino per accompagnare le spoglie e, passando sotto la sua casa natale, venne scoperta la lapide. Si tenne poi presso il Teatro Comunale un incontro per ricordare il professore.
A rievocare la figura furono i Proff. Cesare Froldi (Università Italiana per stranieri di Perugia) ed Evel Gasperini (Università di Venezia). Parteciparono autorità provinciali, comunali, religiose e personalità della cultura e dell'arte, oltre ai suoi allievi. In occasione di quella giornata, fu costituito un apposito Comitato per le Onoranze, presieduto dal sindaco.
Il testo sulla lapide fu dettato dal prof. Froldi, il quale cercò di «porre in evidenza - perché restasse per i posteri - proprio l'aspetto di Cento precursore dell'europeismo, promotore degli Stati Uniti d'Europa, che ritenevo e ritengo la parte più valida, più viva e duratura dell'opera politico-culturale del nostro illustre concittadino» (Froldi, p. 10).
Qualche anno dopo, nel 1983, accanto alla lapide di Vincenzo Cento, fu apposta quella per ricordare il fratello, il cardinale Fernando Cento in occasione del centenario della sua nascita.
Commemorato
Fonti
- Archivio storico del Comune di Pollenza, Fondo «V. Cento», serie «Vincenzo Cento, Myriam Cento, Alberto Cento», b. 2;
- Archivio storico del Comune di Pollenza, Fondo «Vincenzo Cento. Scritti e articoli di stampa», b. 3.
- C.F., Le spoglie dell’economista Vincenzo Cento saranno trasportate domenica a Pollenza, «Il Messaggero di Ancona-Macerata», 5 ottobre 1951;
- G.T., Vincenzo Cento. Commemorato a Pollenza, «Il Cittadino. Quindicinale della democrazia cristiana», 13 ottobre 1951;
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C. Froldi, Sessantesimo della fondazione della Corporazione del Melograno, Pollenza, Tip. San Giuseppe, 1985.