Salta al contenuto principale

"Se dicevi di no". Memorie di un'insegnante

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/1028
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
13/12/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Benedetta Rita Walsh
Nome e cognome dell'intervistato:
Lucia Michelucci
Anno di presa di servizio dell'intervistato:
1973
Categoria dell'intervistato:
Insegnante
Livello scolastico:
Scuola primaria
Categoria professionale dell'intervistato:
Insegnante scuola elementare
Data di registrazione dell'intervista:
25 maggio 2021
Regione:
Toscana

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1970s 1980s 1990s

beh [Musica] no allora buonasera oggi siamo una persona speciale siamo alla mia mamma nonché maestro michael è bravo stiamo vicino alla frizione allora come ti chiami dove sei nata abbiniamo lucia chelucci sono alta montelupo fiorentino e il 18 marzo 1950 buona bene benissimo partiamo un po di sound alle 22 quindi accolte sia una nota vi rimando ai 10 anni negli anni cinquanta questa è una difficoltà senza starsi appunto di andare molto molto dietro del tempo sono nata nel 1954 allora fa per la scuola da solo al mattino e quindi central alle otto e mezzo e sui cie o meglio i temi e mezzo a quello maggiorata scuola no non c'erano assolutamente mai mangiato a scuola non esisteva neanche dopo scuola se la rosie erano solo queste quattro ore intanto la scuola cominciava il mese dopo diciamo ottobre quindi dopo tornati a casa a mezzogiorno e mezzo si aspettava l'arte persone della famiglia e l'orario più o meno ora quel leggere all'una andavamo a mangiare è così poi subito dopo mangiato è così provavo un po stava un po molto fuori e poi verso le due e mezzo le tre si andava a fare i compiti senza arriva le scale e andavano camera falli di compiti anche insieme alle sorelle era molto grande di me e io stavo a quel punto taluni camera anche se minimo prima di loro chiaramente poi verso le 5 cinema va la mia mamma per la bellezza e scendeva giù ai facevo la merenda però specialmente alle scuole elementari è mio compito era già finito 15 si trovavano in qualche mia così omaggio vale così più che altro è come giocare non guarda la televisione così giovani la cosa miller i miei nonni avevano un'attività diciamo abbastanza particolare ecco quindi si dovevano mourinho già gianni già meno ogni questo mulino è andare molto molto indietro nel tempo perché addirittura c'è il mio nonno cioè il tuo bisnonno è praticamente già al suo tempo faceva già il mugnaio poi siccome era una famiglia vivono tutti insieme anche i fratelli che si erano sposati milano insieme con le rispettive mogli rispettivi figlioli per cui il numero cresce lo è allora mille volto e il mio nonno e viveva malgrado bulino a sant ansano che proprio un paesino che si trova già non solo tra le porta vitolini del comune di vinci per questo mulino e appunto perché il tavolo diventando un troppo elevato decise di venire a vivere a montelupo c'era mourinho sulla chiesa questo mulino e apparteneva nell'antichità all'ospedale di santa maria roma differenze perché appunto gli ospedali prima privano le temoli è questo mulino andava a macchina e per cui poi però subito dopo la fine della guerra mi disse parla del 46 usi si sono trasferiti rimanendo nello stesso comune di montelupo fiorentino sono trasferiti nella frazione di pedana dove hanno costruito il tool mourinho stavolta a margine ecco quindi elettriche diciamo non più dove è rimasto con che fino al 2009 eh sì è durato un altro questa se questa tradizione si per quanto riguarda il tempo libero il e sandri hanno scritto valvole prima con il lavoro da vacanza si andava in vacanza ci andava in versilia e la mia mamma melotto ecco portava anche qualche volta le mi lucine e si andava in versilia a viareggio di via maggiore si aspettava una mamma mio papà non ci portava con la macchina poi veniva a trovarci così da dominio il fine settimana ecco città ma li dava un po infinita un po sulla spiaggia e così miliardi un anno affittata per un mese però mi sembra quanto lungo il tuo periodo molto mails al mare ecco non mi passava mai che tutto sommato tavolini teheran che a caldo euro bene allora in auto a live alle sue esperienze a scuola 6 piccola la squadra vicino a casa o di chi li accompagnano a scuola no no la scuola si andava da noi allora prima non c'era neanche una scuola per il propria c'erano praticamente sono alcune stanze dove adesso c'è la posta sempre in piazza del nostro paese affibbiano diciamo c'erano due o tre stanze che erano utilizzano parte in vari punti del paese poi invece ho fatto proprio la scuola e siamo forse andava liera vicino noi sanda cose andava a piedi e si andava che ti odio la frutta nella scuola rugginosa nola quella si amava cartella loro già non esisteva una cartella con me che scolpire o meglio adesso con i programmi che quella volte con l'albania consorte fuori da documenti o roba del genere non era neanche al tracollo e dentro c'era poi rose c'erano i libri e avevamo solo due chiamava il sussidiario libro di lettura prima dell inu potente a quadretti anargiri è un astuccio basta il povero merenda sport non c'è del tenero zaini pesanti per 2 0 con tale sui un che si occupa di e colore e allora i tre il grembiule era del collega nero nero colletto bianco e il fiocco bianco po il fiocco poi gli ultimi già quand'era un po in occhioni 6 mar quarta quinta il fiocco non si portava rimane però il tempio nera nero il colletto bianco azzurre si tassativo quindi a scuola chiamatela mattina alle 8 non è il mezzo fino al meno due elementi da tenere le materie o meno suddivise un adesso ma c'è un insegnante sola e cioè decideva a decideva lei e composi poi sarà un po divisi nel file in verticale dal pit a quelli più bravi dei mesi e minuta materie dico bugie al dinastica c'erano non fate mai rimarginata non c'è la musica qualche volta la nostra insegnante era un po diciamo un molto all'avanguardia con i tuoi l'avanguardia facevano ascoltare un po di museo però un lei non legge in arti quindi neanche inglese ma no e i nuovi delle magliette e sempre tra la stessa del tutto isolato all'altezza è la mia mamma e da romo da lynch i invece delle compagne c'è un bel ricordo si muoveranno in classe nokia ora non mi voglio il numero esatto ma non eravamo tanti forse 17 18 sì sì alcuni leroy alcuni ecco abitano ancora vi paese dove vivo io sì sì sì sì non un bel rivolto però non è che con loro incrementando la scuola no perchè gli ho mandato un pochino cioè a quei tempi sembrava e avvitarsi fuori del paese perché da dove c'era diciamo un mulino e la piazza c'erano poi fans a quei tempi allora sembrava di stare un po più lontane isolato però gli amici arrivo erano persone sono capitano di vicine a me la scuola omero organizza dagli spazi quindi c'erano classi e non è se non c'era perché con molte nate da una palestra non c'era no qui ogni spazio il detto spazi i primi anni è la portiera fosse una stanza e sushi va un po lì davanti che c'è c'è questa chiazzetta privata su cui si affacciava su cui si sono anche altri marzo quando è stata fatta la scuola la scuola né attualmente è stata gettata a ristrutturare le volte per l'ultima volta la ristrutturazione è stata fatta e c'è adesso un asilo nido e lì c'era il giardino si riusciva e col giardino vincerà anche dopo la vita palestra ma non ci sono aumentate di carcerazione banchi e la relatà dalle lenze altri banchi all'inizio steve anche i banchi di legno all'inizio all'inizio si è iscritto anche con la penna e l'incrocio pennino c'era il è proprio il porta inchiostro dentro dentro lì inserito dei bagni poi invece sta passati a quello una grossa manci pazione avanti di formia insomma bene a righe schivi sia un posto percorso di studi prima ancor prima di arrivare poi all'insegnamento la professione ancora fi al percorso di studi bray che diciamo perché mi sono diplomato nell'anno 72 1972 state cinque anni quattro anni nei quattro anni quindi dopo diciamo che le medie ecco quindi i tre anni dopo l'elementare c'era queste quattro anni dell'istituto magistrale si amava per picchia da questa distinzione tra scuola magistrale e istituto magistrale scuola magistrale erano tre anni e con questi anni li potevi andare a insegnare alla scuola materna mentre 24 anni e più evoluti bcc andava ecco qui tutti ti permetteva di andare a insegnare quello che serve cromata mi sono diplomata poi cominciato ecco il comune allora ha cominciato a fare dei cosiddetti doposcuola perché chiaramente c'erano forte l'esigenza dei genitori e lavoravano e tutto sia prima il comune allora prima e lo faceva questa diciamo questo ente chiamato appassionato scolastico ecco io ho fatto un anno il patronato scola c'era proprio il comune che organizzava questi tuttoscuola però ecco anche certo più scuola e diciamo insomma sì mi sembra che se andasse mangiare a casa si è cominciato a insegnare lì è praticamente però non è che ci fosse la scienza un'attività noi indipendente diciamo dell'insegnante portava avanti ma io stavamo e si va in i ragazzi sono ospiti compiti se gli diamo e le ternane pomeriggio estremo anno magari non ha casa e tornavano vogliono e mezzo l'anno e mezzo 13 30 fino alle 14 e 30 il 16 e 30 a 3 ore insomma tre ore a milano degli anni 60 70 all'ora no no i sei anni 73 74 74 75 è un fatto per tre anni poi ho iniziato invece quale le supplenze nelle varie cioè le scuole elementari e le supplenze allora era molto più facile accumulare punteggio per le supplenze perché allora cavoli insegnante anche per un foro giorno ritiriamo la pagano mattina è sempre li na ansia aspettando la telefonata e non potervi neanche lire di rose dice di no andavo in fondo alla graduatoria non ti amano più che ed è sempre lì a questa rimonta e si faceva quel di un giorno lo erano la direzione nostra circolano circolo didattico allora se masi aveva diciamo due comuni e si andava attiene le scuole del comune di capraia e limite ed e montelupo però ti amava neanche per un giorno penso ma era stato facile ma facile accumulato punti che molto più facilmente di ora che non chiama supplenti senonchè di minimo 10 giorni qui vi dirò lo manda sei entrava allora di ruolo sono entrata perché mente allora in pratica così sono entrata avevo 38 anni e di loro perché alcuno allora nel già dato due concorsi il primo concorso voce superato però è una mini orto sera stando 74 75 cosa del genere però questo corso oltre ai titoli alla votazione che ti veniva dato per il soprabito il concorso veniva sommato anche diciamo il servizio che avevi prestato nella scuola e io a quel punto c'è servizio ce ne avevo cena pro poco però quando sono entrata poi un fatto alla legge che era chiamata la legge del doppio canale cioè hanno cercato del falo tipo c'è una sanatoria non può diventare di loro o avendo un concorso superato e avendo determinate anni di servizio quindi il concorso e alcuni anni di servizio oppure determinate anni di servizio queste le due opzioni e vi entravano tutto il tour che sono entrata allora sembra era nel look avevo 33 mo 37 anni quindi sono entrata nel sonata del 54 nelle 80 cm si e però ecco diciamo da decorrenza più di carte la davano andando indietro nel tempo comunque di charlie avere una classe m sì effettiva ecco foro quando sono entrata di ruolo poi il capitano anche di far supplenze lunghe di stare due tre mesi nella stessa l'ars ha una volta riodo per una malattia grave di un insegnante aveva un tumore l'altra volta un insegnante doveva andare in pensione e gli ultimi insomma gli ultimi mesi non la yeti dell'aspettativa insomma ecco nel capitano anche a fa delle supplenze lunghi insomma l'esperienza ma la sopporta perché girando tanto perché girando in tante scuole ecco ho avuto modo di così c'è da avere una panoramica sui vari metodi di insegnamento sui contenuti dell'insegnamento così nel 92 non nello tanto nell 85 nel 92 e tentare così sembra di nuovo poi dopo 10 è stato diciamo come dice uno stop della professione a caso per caso il supporto maggiori a va bene è il posto di gioco entrata di ruolo e poi diciamo si è gettato un periodo in cui ha segnato da frazionamento nel 100 perché poi mi sono sposata nel 94 e siccome c'è appunto mio marito un paese straniero dell'australia quindi siamo andati a vivere la ero già di ruolo e questo appunto c'è proprio una legge specifica nel caso hong kong lavori o server nas all'estero hai diritto diciamo periodo di aspettativa e in cui si gonfia le una barriera in cui non percepisce lo stipendio però ti venga mantenuto per un periodo posto di lavoro e questo è ragionato ma creare e allora è citato periodo un po frazionamento primaticcio tappe le maternità diciamo le preso poi e a lavorare diciamolo in maniera piena con continuativa diciamo allora anche prima non ne torno era il 2000 nell'anno 2000 però ecco diciamo dal 94 al 2001 è quello rientravo alcuni periodi in italia però chiaramente in quei momenti di facevo le supplenze ovviamente non è che potevo sorprende la classe o forse certo bene quindi diciamo questa passione per l'insegnamento che stanno fermi da qualcuno e poi restano cosa sua personale nota senza mia personale nonché da bambino lo dicevo io eravamo cioè io è una storiella una delle due sorelle che dicevamo volevamo fare le maestre infatti anche la mia sorella ha fatto la scuola magistrale l'istituto magistrale poi cominciando mediante appunto anche lei con i doposcuola parte dal comune di firenze poi rimasta dipende rimasto dipendenti del comune di firenze però un lavoro d'ufficio e io appunto ero piccolino dice volevo fare la maestra tanti di noi lo diamo xi poi magari cosa non ha un seguito però nel caso mino avuto seguito è niente ma volgiamo d'età viste l'intervista andrà in pensione per due settimane con una no si fanno 3 3 ago finora non ci sono comunque i casseri bambini sarà ultime due settimane è quello sì quello finisce la scuola per forza dopo mantenere di lavoro è il tetto è cominciato l'anno con i doposcuola nell'anno scolastico 72 73 vivado già fatto 67 anni sembra al momento da essersi dopo la frizione che cosa ti mancherà di più della professione no nella della professione allora tanto che il pane il fatto strano perché io ma vado in pensione e ha ancora fatto da imparare perché suona veramente è una cosa i contenuti continua televisione soprattutto sono questi due anni oi fogli e quei problemi ma anche proprio me contenuto cambiando la realtà intorno a noi è chiaro anche la scuola si deve interrogare cioè cosa offrirà ragazzi no non mi rendo ancora molto magari a settembre se non profonde cosa mangerà e come dicevo prima fa impressione la sensazione strana perché mi sento come come ancora abbia partito per imparare della riforma anche danni anche in media anche non solo quando sei i ragazzi e gli schemi anche tante altrimenti ogni siamo lamenza quando si sente volta la mattina l'intervallo quando si esce è anche tutta questa serie di momenti ecco le voci dei ragazzi è tutto perché non sono molto contenta nel tempo fortunato perché ho fatto un lavoro che mi piaceva sempre piaciuto al lavoro è veramente ecco ti prende dipende tanto anche quando sei fisam anthony ragazzi che non esiste più non ti rivolgi punti 6 cioè non tocca il cielo non anche se hai problemi a rider scuola e ai magari pensi ai problemi seri importanti della famiglia quando sei dentro ragazze questi problemi e scompaiono del tutto così no della scuola poi colleghe è anche no anche che con deve perché ci sono in gioco da dire anche insomma momento importante poi magari gli ultimi anni ho lavorato anche con persone più giovani di me insomma ho imparato tanto anche largo ed avrò insegnato qualcosa anch'io ma io ho imparato e covo tanto per poi negli ultimi anni la scuola abbiamo visto come sia importante la collegialità è è che la scuola non è a parlarsi per cui e con fiori alla lavoriamo fasce parallele c'è tutto prepariamo le cose insieme ci sono divisioni forse della scuola molto grande è la volta sono un quarto e limitare sono stari selezioni per cui si rende necessario farlo per prendere delle decisioni anche insieme anche una volta al mese appunto verifichiamo a quel punto su punto g insieme ci sta abbiamo fatte via insomma tutto il mondo non sarà facile nel dotto mi sarà facile per tutti questi aspetti l'oggetto è però un'altra scuola di moltedo cuore anche conosciuta perché anche una scuola all'avanguardia del comprensivo e comprende due scuole dell'infanzia due scuole i primari diciamo ora secondaria scuola primaria scuola primaria diciamo e fisicamente sono classe vita che nel play su dove ci sono le scuole medie che come cm classe ponte anche per far familiarizzare un po ragazzi ambiente scolato cui poi continueranno così nono solo altre autorità che una canon a scuola diciamo all'insegna della sportive della bioarchitettura e costruita insomma di legno c'è un riciclo dell'acqua piovana zia sono per il riscaldamento insomma tutto questo tipo di no poi la scuola effettivamente molto luminosa contano con delle diciamo non è chiusa ecco molto luminoso questi ci sono tantissimi dei three tanti tanti spazi e puoi usare anche all'interno dove ecco protestare fare gruppi non è così insomma veramente per quello che ci manca niente vengono a vederla da tante parti d'italia regola siamo fortunati fans è così bene allora niente vuol dire qualcos'altro conclusione sinopoli la scuola e lavoro è un lavoro è un dono molto molto bello molto affascinante un lavoro molto duro molto molto duro molto difficile anche nel senso che perché un lavoro fatto di relazioni e relazioni non con le famiglie che non è molto facile ai tempi di oggi e poi relazione con i colleghi poi stare attente per dire alle tante disposizioni nuovo per cui la regione finalmente le circolari aggiornarti così perché non è solamente uno parità l'insegnante o anche parlando con amici e parenti erano il lavoro dell'insegnante sono il momento in cui sei in classe o dei ragazzi è quello è un aspetto diciamo è quello fondamentale a volte uno si chiede anche se ma conta sempre insegnare ragazzino oltre travolti dalle tante cose da fare quello ecco diciamo rispetto primario però non è solo quello e io come tutti i lavori di arc inizia a fare questo lavoro è veramente ecco si deve fermare di tanta presenza e cioè di stare al passo con i tempi di capire un po quale sono diciamo anche il contesto di bianco e nella realtà cui siamo immersi no perché tante volte la scuola per tanti anni è rimasta sempre il canalino di coda cioè sempre da sempre indietro per dire i ragazzi salgono e tante cose a volte l'insegnante cibo ecco non sono aggiornate per dire soltanto rosso ecco questo no e io il mio obiettivo diciamo negli ultimi anni di lavoro è stato è stato soprattutto questo e cioè non tanto il programma insegnare è chiaro cose vanno insegnate però quanto piuttosto di echi di falli apprezzare le volte insegne di metterli trasmettere entusiasmo trasmette via curiosità perché insomma in formazione la scuola non è l'unica che in forma perché lo sciopero venirci anche ora noi per rifacendo scienze non per dire se guardano documentare la televisione è già per dire quello può apprendere più notizie di una spiegazione da parte dell'insegnante c'è un'insegnante nelson domenica e far altro tipo di lavoro per dire è dice come mi muovo in questo oceano di notizie di informazione come poi salutare il bambino diciamo a filtrare è un po un po questo bella luna reverse e la mia mamma per vizi telephone risposta è stata chiara niente salvo poi vedersi va bene [Musica]

Scarica trascrizione

L’intervista, dalla durata di 31:20 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=jtu9bhZL44k), si focalizza sulla carriera professionale di Lucia Michelucci, insegnante di scuola primaria presso l’Istituto comprensivo di Montelupo Fiorentino, in provincia di Firenze. Nata nel 1954, proviene da una famiglia di mugnai; la famiglia di origine, che gestiva un mulino a macina nei pressi di Vinci, negli anni successivi alla seconda guerra mondiale si trasferì nei pressi di Montelupo Fiorentino, dove edificò e gestì un mulino elettrico. Il percorso scolastico di Michelucci si è svolto tra il 1961 – anno di inizio della scuola elementare – e il 1972 – anno in cui ha completato il percorso quadriennale dell’Istituto magistrale: sono gli anni finali del boom economico, ma soprattutto quelli del centro-sinistra e delle contestazioni studentesche (Crainz 2002, Tolomelli 2008).

Comincia a lavorare quasi subito dopo il conseguimento del diploma: nel 1973, infatti, il comune di Montelupo Fiorentino inaugura il servizio di doposcuola, qui resta per tre anni scolastici. Non è tuttavia un periodo che ricordi stimolante o latore di esperienze didattiche interessanti, in quanto il servizio si limitava al mero aiuto nello svolgimento dei compiti assegnati dalle maestre nelle lezioni mattutine: «Non è che ci fosse, che si facesse un’attività noi indipendente, diciamo», afferma infatti dal m. 13.45. Dal 1976 al 1992 svolge invece attività di supplenza: è di questi anni che ricorda l’ansia della chiamata dell’ufficio scolastico per supplenze che potevano durare anche una giornata – solo con la L. 107/2015 (cd. “Buona scuola”), infatti, questo tipo di supplenze sarebbero state abolite: «ti chiamavano la mattina e tu eri sempre lì in ansia, aspettando la telefonata e non potevi neanche dire di no, perché se dicevi di no andavi in fondo alla graduatoria e non ti chiamavano più. Sicché ero sempre pronta», rievoca, a questo proposito, dal m. 14.53. Sostiene nel frattempo due concorsi, risultando sempre inclusa negli idonei non vincitori. Del precariato e della discontinuità didattica che l’ha condotta a insegnare in diverse scuole per sedici anni, tuttavia, sottolinea la positività di aver conosciuto molteplici modi di insegnamento e di condurre la didattica. Gli anni del precariato, del resto, sono un periodo segnato da profonde trasformazioni nel mondo della scuola: quando comincia a lavorare come supplente non sono trascorsi che due anni dalla riforma degli organi collegiali sancita dal D.L. 416/1977 (Galfré 2017, 259-64); nel 1990 entra in vigore la L. 149 che introduce l’insegnamento modulare e la collegialità nella gestione della classe, argomento toccato nella videointervistata quando sostiene che gli ultimi decenni abbiano segnato un passo in avanti nella costruzione di una comunità tra insegnanti più coesa. Riesce a entrare in ruolo grazie alla cosiddetta assunzione per “doppio canale”, che tendeva a stabilizzare chi avesse ottenuto l’idoneità a un concorso senza tuttavia rientrare nei posti riservati ai vincitori.

Nel concludere l’intervista, l’intervistata, prossima alla pensione, afferma che l’insegnamento è un mestiere che «veramente, ti prende tanto, perché quando sei fisicamente lì con i ragazzi tu non esisti più, non ti ricordi più chi sei, il tuo pensiero, anche quando hai problemi fuori scuola e magari pensi ai problemi seri, importanti, della tua famiglia, quando sei dentro lì questi problemi scompaiono del tutto» (m. 24.03).

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Crainz, Il paese mancato. Dal miracolo economico agli anni Ottanta, Milano, Donzelli, 2002. 

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

M. Tolomelli, Il Sessantotto. Una breve storia, Roma, Carocci, 2008.

Fonti normative

Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica(GU Serie Generale n.239 del 13-09-1974 - Suppl. Ordinario), https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1974/09/13/074U0416/sg

Legge 5 giugno 1990, n. 148, Riforma dell’ordinamento della scuola elementare, (GU Serie Generale n.138 del 15-06-1990), https://www.gazzettaufficiale.it/atto/serie_generale/caricaDettaglioAtt…

Legge 13 luglio 2015, n. 107, Riforma del sistema nazionale di istruzione e formazione e delega per il riordino delle disposizioni legislative vigenti (GU Serie Generali n. 162 del 15-07-2015), https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/2015/07/15/15G00122/sg

 

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale