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A scuola nei quartieri senesi. Memorie d'infanzia di Luca Bezzini.

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/417
Scheda compilata da:
francesco.bellacci
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Emma Bezzini
Nome e cognome dell'intervistato:
Luca Bezzini
Anno di nascita dell'intervistato:
1964
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Università
Data di registrazione dell'intervista:
2020
Regione:
Lazio

[Musica] [Applauso] ma tutti sono emma bezzini e oggi è il 24 maggio 2020 e sono in compagnia di mio padre luca bettini e per ascoltare la sua testimonianza e per far emergere i ricordi della sua infanzia allora intanto se poi dirci come ti chiami e quando e dove sei nato io mi chiamo luca bezzini e sono nato il 28 settembre del 1964 a roma ok e come era un posta la tua famiglia magari un bambino e doveva fare la tua in panca si allora io sono il terzo figlio dei miei genitori dopo un fratello maggiore una sorella maggiore che sono qualche anno più grandi di me quindi sono stato un po il coccolo della famiglia essendo il più piccolo e la mia famiglia viveva prima che io nascessi a cetona e però proprio in concomitanza con la mia nascita praticamente due mesi dopo che io ero nato ci siamo tutti trasferiti a siena e io quindi posso dire di essere vissuto sempre serena anni si è che lavoro facevano i suoi genitori allora la mia mamma era casalinga quindi si è sempre occupata dei figli e della gestione dell'ambiente domestico e il babbo invece era insegnante insegnava ha svolto vari tipi di insegnamento e quando è venuta a siena insegnava come insegnante di italiano latino nelle scuole medie e parlando invece della dell'afa scuola della squalifica intanto per quanto tempo sei alla pa scuola quando ha iniziato e quando ha unito i suoi studi allora io penso che il rispetto a molti miei coetanei che hanno si sono avvalsi della scuola materna io invece come dicevo avendo la mamma che era a casa lei non ci ha lasciato andare volentieri troppo presto quindi non ho potuto fare la scuola materna perché sono stato sempre a casa e quindi il mio primo giorno e scuola è stato la prima elementare grande età di sei anni anzi in occasione di questa intervista di cui mi avevi parlato questa è la mia foto il primo giovane imolese siamo nell ottobre del 1900 quindi ha presentato le elementari ho frequentato le scuole all'epoca si chiamavano elementari della scuola primaria le scuole elementari con le scuole medie e poi ho fatto le superiori e l'università che superiore fatto e ho fatto le magistrali l'è mangiato un magistrale si e poi università e poli universitari fatto filosofia a siena e parlando un po dei periodo elementari medie e il liceo come a raggiungere la scuola e con chi allora io devo dire appunto si era una città abbastanza contenuta nelle dimensioni nelle scuole che ho frequentato posso dire la scuola elementare scuola baldassarre peruzzi era poco distante da casa mia e andavo fin dalla prima elementare poteva andare a piedi solo andare a solo perché non c'erano attraversamenti particolari di strade rischiose da oltrepassare quindi si è anche poi le scuole medie erano poco distanti erano in piazza amendola detta piazza d'armi era la scuola ceco angeleri un edificio molto bello ma anche un po fatiscente all'epoca e poi è stato restaurato solo per destinarlo ad altri usi che non era offeso scolastico e e poi appunto le scuole magistrali di liceo lo ha fatto anche questo poco distante da casa a piedi ma nella oa piedi si sia le scuole elementari che la scuola media che le scuole superiori mi spostavo attiene alla fortuna era una fortuna sì forse anche anche una opportunità che non tutti hanno certo è invece a che ora iniziavano e finivano tutte le simoni nel mondo la scuola frequentata sempre l'orario antimeridiano la mattina andavamo a scuola e quindi erano quattro ore per la scuola elementare 5 ore per la scuola media quindi la scuola menta elementari riuscivamo a mezzogiorno e mezzo alle scuole medie uscivamo all'una e mezzo così anche per le scuole superiori con il manto doposcuola non c'era novità particolari nel commercio non erano previste non erano previste e invece in mare località alla giornata scolastica nella giornata scolastica era organizzata ecco per esempio io ti parlo di una scuola elementare chiaramente prima della riforma prima dell'introduzione del modulo via dicendo per cui io ho sempre avuto fin dalla prima alla quinta un insegnante un maestro una maestra elementare unico e quindi avevo l'insegnante che si occupava di noi poi mi ricordo figure esterne potevano essere le le tirocinanti del della scuola magistrale che era poco distante che venivano di con le quali ecco avevamo a volte delle attività in comune ma altrimenti non avevamo ecco attività o progetti come oggi invece si usa insomma realizzare in modo molto anche la cantante con i ragazzi invece come ti rivolgevi a questo maestro unico mera ora io ho avuto nella scuola primaria avuto tre tre insegnanti di vetro di una insegnante una maestra per il primo anno che però poi andò in pensione e quindi cui la mia classe fu presa dal maestro turchi che ricordo con con grande con grande apprezzamento e affetto maestro i turchi si che era un maestro diciamo vecchio stile ma con una grande capacità pedagogica e anche educativa che devo dire è stato un'ottima figura è un riferimento che si è mantenuto negli anni e con lui ho fatto tre anni la seconda la terza e la parte elementare io qui questo proposito dicevo ho con me le foto di queste classi si è un appunto le foto proprio con rischi [Musica] 73 sica o la carta esercitare persone mentare si sono quindi era vuole rapporto mondo sì decisamente allora era una persona seria rigorosa ma molto molto anche capace di saper insegnare a bambini e poi i bambini comunque diciamo anche la verità i bambini dell'epoca e io un po i miei coetanei avevamo alcun rapporto di certo rispetto del suo maestro la percezione che avevamo del maestro era di una figura che stava un po di sovrano e quindi con la quale si relazionavano con dovuto proprio dovuta attenzione il rapper e poi appunto in quinta il maestro tutti hanno in pensione anche lui ho avuto un'altra maestra che è una valida insegnante anime invece alle medie appunto le scuole medie di all'epoca erano quelle più simili come sistema di insegnamento a quello attuale anche se ora è cambiato molto però avevamo li appunto le varie discipline insegnati da insegnate da professori e professoresse di vario tipo mi ricordo l'insegnante di italiano la professoressa carrubba un'ottima insegnante a lei ecco era proprio un insegnante di quelle che oggi è oggi si farebbe fatica a ritrovare la serenità e per la concezione anche un po per certi versi arcaica che comunque aveva anche elementi di sinceramente di positività nella trasmissione delle conoscenze poi il rapporto era molto anche un po autorevole a volte anche autoritaria insomma certo però era erano gli anni quegli anni la ecco gli anni 70 e invece mali erano le sue materie preferite che facevi più volentieri allora le materie io ero un bambino molto vivace diciamo la verità era un bambino vivace e all'epoca la scuola i bambini vivaci non è che potevano la faticosa la scuola per i bambini vivaci perché questo rigore io te sai che io sono scrivo con la mano sinistra mi ricordo che in prima elementare una maestra avvenne nella classe nella mia classe aa parlare a scambiare qualche opinione con la mia insegnante e mi notò notò che stavo scrivendo con la sinistra fece presente agli insegnanti dc ma lo lasci fare come dire e lo permetti e l'insegnante la maestra dissenso ma visto ora non si può più però allora ci sto rammaricata nel del fatto che non vi si potesse correggere ecco quindi erano un po questi tempi si stava introducendo elementi di innovazione però ancora una scuola diciamo che risentiva di una vecchia concezione di un vecchio ordinamento e alle elementari sempre mi ricordo presenti un mio compagno simpaticissimo che che ha appunto anche l'onta interamente vi lascio la maestra per farlo scaricare gli faccia fare tre giri di disastri intorno ai banchi a capo di file camera erano poi 26 sfogate erano un po da oggi ci sarebbe molto da ridire alle scuole medie diciamo le materie che più mi piacevano quelle di tipo artistico sinceramente sì anche l'italiano la storia sono materie che già mi piacevano ma insomma forse quelle per le quali nutrivo meno meno motivazioni erano quelle ce le materie scientifiche la matematica per quanto la terza in arte fossero nazionale molto cara professoressa carli bravissima tra l'altro era era casualmente la mamma di un mio caro amico delle scuole elementari a questi ci conoscevamo però insomma io poi con la matematica non è che mi sono mai trovato il nostro a mio agio e mentre mi piaceva molto disegno e l'educazione artistica e all'educazione musicale italiano la storia ecco loro materie che diciamo e di cianni oltre le lezioni frontali semplici c'erano delle attività in più che venivano fatte come per esempio sport allora sì sì per esempio nella scuola elementare mi ricordo c'era c'era un maestro di musica che insegnava a tutti i bambini nella scuola a scuola peruzzi ti dicevo e allora c'erano momenti durante l'anno in cui venivamo tutti raccolti tutte le classi nella nell'ambiente esterno cioè interno ma è quello esterno alle aule e lei ci venivano offerte delle lezioni di coro e di attività musicali ed educazione civica ma è questo più alle scuole meno e qualcosa ma erano più temi che venivano affrontati in maniera estemporanea una educazione civica e diciamo come studio della costituzione temi più specifici non mi pare proprio che si facesse quindi nelle variarlo 7 interrotto per lo sport c'erano alle medie i giochi della gioventù e quindi quello era un attività che ci permetteva di uscire andavamo a quello che chiamavamo il campo scuola che quello è un'area uno spazio per favore le fare attività motorie legate all'atletica leggera e lì io mi ricordo che mi dedicavo ecco erano ragazzi mail questo alle medie si piacere quindi insomma ottenne anche delle segnalazioni prima media seconda per la corsa campestre insomma correva veloce oppure per il salto in lungo è però vanno preparate a quei bambini particolarmente non particolarmente però poi diciamo sì quando c'erano queste attività il professore chiedeva chi volesse partecipare poi ognuno di noi un po si allenava per conto proprio sindacato più un pochino più particolare invece ti è capitato spesso di saltare le lezioni direi volutamente unicamente per motivi di salute se ero malato non andava a scuola ma altrimenti se no andavamo sempre a scuola poi altre attività ecco in questa erano i viaggi di istruzione alle scoraggiati piccole gite ma significative di cui io ricordo e che insomma venivano affrontate con serietà e con uno spirito un po più ludico da parte nostra e ricatti erano mi è giusto ma che certamente si noi avevamo presente alle medie mi ricordo che questa cosa di maschi e femmine però era ancora comportava una divisione dell'attività per quanto riguarda le applicazioni tecniche ecco quello che pensa un po no noi facevamo un'attività potremmo dire assimilabile a quella dei futuri geometri sandy uno studio disegno geometrico facevamo piccoli progetti che comunque erano insomma svolti con molta cura e da parte nostra e anche sotto la supervisione di insegnante le ragazze facevano altre attività lì sono in terza media sono in terza media le due cose si vendono ad unificate saranno né ama ma è in cui in cui eravamo di avere imparato o decenni le facevano altri tipi di attività e per dirti ancora un po questa mentalità se si sta diciamo che prevedeva certe cose per i maschi e certe altre più con un orientamento domestico non mi ricordo bene questo che dovessero fatto anche tipo cucito cosa perché appunto non è poi non lo facevamo i quali erano invece i compiti a casa erano tanti erano pochi i compiti c'erano da una varietà alle elementari potevano essere allora studiare una poesia e ricordo oppure leggere le pagine di storia o di geografia davano anche compiti originali per esempio leggere il giornale e scrivere un tema su un articolo che c'era risultato interessante ci era sembrato particolarmente interessante quindi i temi erano l'attività di scrittura ruotava in genere sia nelle scuole elementari che scuole medie intorno a questo tipo di prodi elaborati temi e comunque il tema io penso che era una forma attraverso la quale un bambino o l'adolescente si esprimeva e che permetteva poi anche all'insegnante di conoscerti in modo più personale quindi era un canale di comunicazione se vuoi indiretto ma di comunicazione che poi si creava tra l'insegnante gli alunni il ma non eri piccolo diciamo alle elementari che aiutava qualcuno a fare i compiti allora il babbo che era appunto un insegnate ne avrebbe potuto aiutare però dico la verità io me lo ricordo mio padre sempre molto impegnato con il lavoro quindi lui era sempre fuori anche il pomeriggio per riunioni per attività che lo tenevano impegnato quindi in casa la mamma però la mamma pur essendo una donna d'ingegno di acume sulla scuola insomma capire non ci potevo fare troppo affidamento perché appunto la mano la differenza il babbo che era plurilaureato la mamma invece non aveva portato avanti un curriculum studi si completo diciamo è così alla fermata proprio allo stretto necessario e quindi da mamma no avevo i fratelli mio fratello e mia sorella che i loro simili mi aiutavano anche se anche loro essendo più grandi di me erano impegnati o al liceo all'università e quindi non potevo ecco usarli a mio piacimento non poteva marito con una certa parsimonia crea qualcosa sì per cui per lo più dovevo cavarmela da sola così e deve svolgere i compiti a milano merita tutta tua no perché incassano eravamo 5 appunto la casa non era particolarmente grande io in genere i compiti di facevo nella cucina quindi o in cucina le mettevo con i miei quaderni nei libri le matite se dovevo disegnare tutto quello che serviva però stavo in cucina nel pomeriggio che in genere la cucina era meno utilizzato ok invece quanto non studiarlo facevi compiti quali erano i suoi passatempi preferiti all'epoca viveva molto più in una proiezione esterna e quindi io scendevo nella strada nella piazza con gli amici giocavamo in questi contesti del quartiere facevamo le nostre scorribande nelle valli tra il poggiarello cappuccini dove eravamo e che poi in questi anni sono stati oggetto di edificazioni edilizie di ristrutturazione di parchi invece all'epoca erano solo terre per noi così da scoprire da esplorare dà da vivere in questo incontro un po con la natura era una dimensione credo molto importante molto bella che oggi solo pochi privilegiati credo bambini privilegiati hanno la possibilità di sperimentare di dire perché altrimenti più per i più andata perduta invece quando era freddo deve rimanere in casa il freddo non riuscivano state come di come sono esili altrimenti stavo in casa ma tenete conto che all'epoca la televisione era uno strumento io mi ricordo guardare la televisione ancora in bianco e nero c'era il canale rai uno forse inizio il 2 ma insomma i programmi adatti per i bambini erano pochissimi nero in orari molto ridotti quindi sì mi ricordo la tv dei ragazzi o qualche le comiche ecco erano queste da piccolo per me c'era prima di andare a letto ma anche questo penso sia un classico proprio generazionale no il carosello ma guarda carosello poi così facevo io insomma la rosello era il mio spettacolo di fine serata e poi andavano dormire ecco e qui è un po un momento familiare percettore l'idea esattamente perché il carosello era comunque un momento in cui finiva la cena quindi avevamo finito guardavamo carosello insieme poi ovvero più piccolo andavo a riposare e gli altri magari guardavano qualche cosa sui canali rai perché almeno fa c'era solo la rai è chiaramente poi anch'io crescendo po alle medie un po diversamente riparleremo anch'io a guardare qualcosa però solo non ne a tarda sera e il casello no era un programma di complicità era una pubblicità punto però già il quindi venivano fatte una serie di pubblicità però appunto la pubblicità presentata come una forma di piccolo spettacolo non quindi era come un pacchetto confezionato per intrattenere proprio i più piccoli o comunque un'utenza che era quella familiare che si prestava bene quindi c'erano delle reclami che più mi piacevano in cui c'erano i cartoni animati in cui c'erano personaggi calimero cose leggere i nomi ci rimanevano lato interno un po consumatore sì sicuramente ce l'ha già e assolutamente questo carosello anche bambini sicuramente erano un elemento di condizionamento anche se era molto leggero poi insomma cc sapevamo anche ironizzare e scherzare sopra senza lasciarsi prendere più di tanto insomma il condizionamento subliminale insomma un cenno ad arrivare insomma era più così la essere colpiti da da un certo tipo di narrazione da un certo tipo di costruito che riuscivano a creare invece leggeri valeri bambino si leggevo leggevo ma libri poco da piccolo mi piacevano molto invece fumetti i fumetti sono stati leggere i fumetti avevo tant'è che poi sai io il fumetto proprio anche per combinare quella passione artistica di tutti dicevano che ero brava disegnano molto bravo ora non per dire però avevo sempre 9 a volte 10 sono avevo una buona mano per quanto la mano sinistra forse quella con cui disegnato e quindi io così poi iniziai a a creare fumetti io già 14 anni facevo nei fumetti per cui mi chiamarono per esempio per un giornalino di un ambiente parrocchiale che comunque a siena era noto la pioggia al costone per iniziare già a 14 anni nel 78 e iniziai a a fare il quello che faceva le diciamo raffigurazioni disegni per per la pioggia e poi creavo dei miei fumetti andavano di moda ai fumetti capo di controllo i bambini si decisamente il fumetto era l'epoca una forma di intrattenimento personale ma anche poi di scambio perché poi fumetti cieli scambiavamo ecco erano fumetti che comunque in cui c'era una socializzazione del seme o il fumetto era un elemento si personale ma poi anche di grande socializzazione e quindi sì ecco dai topolini ai fumetti invece di ambientazione western zagor tex willer comandante mark erano un po queste le nostre fumetti che anche questo ripeto per quelli della mia generazione è anche un po più grandi di me insomma anno hanno sicuramente lasciato un segno non credo di essere una un'eccezione in dieci le vacanze estive manto dura ma noi tu dov'eri ma stabili allora le vacanze estive diciamo per quanto riguarda me e la mia famiglia c'è da fare un discorso un po particolare perché perché il mio babbo appunto essendo insegnante avendo quindi una disponibile una maggiore disponibilità durante il periodo estivo era stato gli era stato richiesto di dirigere in quanto educatore pedagogista di dirigere una colonia estiva a follonica quindi questa associazione che era la proprietaria dell'immobile e che gestiva le colonie perché all'epoca questa questa pratica dei bambini che venivano mandati in colonia era molto diffusa perché perché le persone lavoravano le ferie erano ridotte quindi per far fare più male vacanze ai bambini non fanno stare nelle grandi città nelle metropoli a firenze a roma e tutte le altre città io però non mi ricordo venivano bambini della toscana come dal lazio da roma venivano mandati nelle colonne spesso con il patrocinio delle delle aziende ecco dei grandi gruppi che quindi davano un sos e e poi queste colonne di erano fungevano da recettori per organizzare quindi questi queste stagioni quindi il mio babbo era lì lì per da metà giugno a metà settembre e in quel contesto cioè la possibilità per la mia famiglia come per altre famiglie di potersi recare quindi io ho avuto la fortuna di fare lunghi periodi male pardon durante l'estate quindi vacanze marittime molto lunghe appunto da novanta dinamiche fortunati molto fortunati certo sulle spalle del babbo che erano fatica anche per view però era anche diciamo un riconoscimento che lui quindi svolgerà con anche con una certa concetta soddisfazione insomma e comunque io un po andavo con la famiglia un po andavo in colonia quindi anche io entravo in questa questa gli altri bambini sì perché i miei fratelli studiando all'università restavano a casa e quindi la mamma cuore di mamma non li voleva lasciare allora io andavo in colonia colpa domandavo in colonne quindi stavo con gli altri bambini facevo la vita della colonia poi quando arrivavano i miei fratelli e la mamma ecco invece lasciavo la colonia entravo nella dimensione più della pensione non invasivo e tornando un attimo alla scuola qual'era l'attrezzatura di latte agli oggetti gli arrivi che ti portavi dietro da fin da piccolo un must stato l'astuccio quindi l'astuccio era quindi l'astuccio con i colori le matite e pennarelli penne diciamo sì il compasso fatidico con base a merito con questo assetto del campazzo riusciva sempre a sgangherato che dovevo cambiare lo stesso quindi l'astuccio e poi chiaramente i vari testi manuali una cosa però proposito delic non so se posso dire non tace scuole superiori e b cui segnalato per le materie appunto di filosofia dal mio professore e quindi mi ricordo echo ricevette in premio una serie di volumi in questa cosa mi sorprese tantissimo perché appunto la segreteria mi convocò mi disse manda bezzini ci sono questi pacchi per te riaprì e c'erano dei volumi di case editrici che riguardavano pedagogia filosofia che poi scoprire essermi stati mandati in quanto avevo ero stato segnalato come uno degli studenti più meritori questa questo apprezzamento questa stima del professore ha avuto per me sicuramente anche una importanza per come dire riconoscermi e quindi poi orientarmi nel mio cammino successivo succede succede direttrici piuttosto che ha certo e da piccolo invece portati ciò che a scuola era permesso non era permesso giochi a scuola veramente francamente non me ne ricordo raramente a volte qualche soldatino se volevano scambiato a farcelo vedere ma insomma dovevano essere proprio delle combine che faceva altrimenti a scuola poteva essere un passatempo le figurine e quindi perché all'epoca come un po oggi e questo devo dire un po rimasto l'album delle figurine stesso era messo male permesso dipendeva dai momenti durante l'intervallo si a volte infatti succedeva che questi marchi di figurine beni sono sequestrati ma le maestre dagli insegnanti perché ne facevamo l'uso nei tempi non consegnati però questo era una caratteristica stesso lo scambio delle figurine e invece a scuola venivano puniti o premiati e infissi fazioni dovrà premier allora dipende all'orale alle scuole alle scuole elementari la punizione poteva essere un rimprovero un pochino più autorevole insomma fatto con un certo tono è già bastava per mi ricordo in prima elementare deve diventare una mia compagna quando venne rimproverata con molta veemenza dall'insegnante insomma questa svenne e per poco non viene poi anche la maestra insomma quindi per dirvi che bastava un rimprovero con un tono un po più alto per cui un bambino insomma quindi molto diversi dalla situazione che oggi ecco greco si sente di bambini aver rispondono non reagiscono all'epoca no direi proprio di no avevamo un altro tipo di rapporto c'era un altro tipo di c'è l'insegnante era identificato in visto sia forse proprio loft sicuramente dall ambiente sociale in generale ma poi anche da noi bambini in un'altra veste e non sto qui ad aggiungere altro invece rimedia alle superiori anche alle medie si c'erano rimproveri ma insomma eravamo già più adolescenti grandicelli certo ci potevano essere i propri porti non ci potevano essere delle note su diario in genere ecco qualcuno mi ricordano per la presa e amiche come reagiva la famiglia reagiva con dei rimproveri delle punizioni insomma diciamo che oltre alla nota scolastica 1 poi prendeva la cosiddetta giunta cioè la punizione nelle domestica che veniva impartita dai familiari dai genitori e quindi non potevi uscire non potevi fare questo quello eni e quindi bisognava stare attenti a rigare dritti 11 premi ritenga a scuola ma il premio via ecco io questa idea della scuola per cui se facevo bene qualcosa e rompendo in questo l'ho sempre vissuto e sono stato educato nella logica che vengono il premio a se stesso la virtù è preda a se stesso non so poi sono cose si studiano più tardi ma si scoprono forse cioè non è che io studiavo per avere poi un premio un regalo sì ci poteva essere ma era una sorpresa non era mai frutto di una di un accordo o di un impatto che si vedeva a contrarre con i genitori che ti dicevano alla se prendi questo voto ti do il premio così no ero stato bravo potevo avere un regalo che a testimonianza riconoscimento del mio impegno ma non era mai avuto e quindi io ero contento se aveva ottenuto un bel voto e in casa diciamo avevo un riconoscimento che era quello dei familiari che comunque mi sostenevano si era andato meno bene e in genere miravano se avevo ottenuto dei risultati positivi nel brillante e come vi valutavano gli insegnanti interazioni dei le modalità di verifica erano queste a me erano queste chiaramente legate poi a tutta una serie di altri componenti che erano quelle appunto il comportamento la motivazione di interesse la partecipazione già allora ecco erano elementi contemplati nel giudizio complessivo è quindi certo sì comunque fondamentalmente le prove scritte e la fatidica interrogazione orale quindi fino agli alimentari si erano illusi dalla terza elementare una corda la prima addirittura ora sinceramente non ho passati tanti anni però sì c'erano i voti sì mi ricordo alle elementari non prenderò mai ultimati però poteva capitare che qualcuno avesse anche 15 allora diventava una tragedia al 5 elementari e le medie ecco qualcuno è capitato di emiliano e il giudizio erano severi si erano molto più di lei categorici e forse anche meno prudenti da un punto di vista pedagogico erano più spregiudicati diciamo ci si sentiva un po gli insegnanti in cattedra quindi di poter dire anche insomma questo questo è così o non è così io qui tra l'altro ho con me appunto mi sono unito anche di questi pagellini che sono appunto le pagelle che che ho che ho mantenuto negli anni questo della seconda della seconda [Musica] [Applauso] [Musica] comportamenti 9 al comportamento questo libro questo invece libretto scolastico delle medie questo e delle medie e quindi c'è la piena amicizia invece un giudizio il profilo della personalità sia addirittura si faceva un profilo della personalità che viene viene fondato si e poi appunto l'andamento didattico come si svolgeva regolare ecco la prima la seconda la terza [Musica] questo è il primo trimestre quadrimestre questo secondo quanti mesi 3d la vecchia intestazione del modulo trimestre trimestre ma già quando andavo a scuola io scena il primo quadrimestre il secondo trimestre e quindi con i vari giudici erano anche taglienti insomma certamente si cena neve fin dalle elementari diciamo si andava a parlare con l'insegnante per una volta al quadrimestre se non c'erano problemi sennò in genere si andavano gli space io presente alle medie mi ricordo è subito parti male con l'inglese e quindi l'inglese i miei genitori cercarono di andare a parlare mi ricordo per vedere com'era questa situazione come mai avevo preso qualche insufficienza anche inglese per dire quindi tutto è questa ormai 2 cat no non o bocciare i ripetenti in classe anche rimandato mai mai nono scuola perché tieni conto che nei tempi appunto c'era sì si poteva essere respinti oppure anche rimandati come ora sì sì sì sì invece ripetenti in calce certo mi come hanno dovuto le ho avuti mi pare uno alle medie e poi anche perché al mese si bocciava ecco che si allenano a vedere poteva capitare se un ragazzo dimostrava insomma di non essere troppo volenteroso oppure non si guardava troppo per il sottile diciamo c'era un'attenzione minore a quelli che potevano essere tutti gli aspetti di contorno l'ambiente sociale la provenienza ecco non esistevano best non c'era dsa e quindi anche i problemi di un bambino un adolescente poteva dire se poi il profitto non era quello che doveva essere non si raggiungeva la fatidica sufficienza e quindi in varie su vari fronti si poteva rischiare anche di essere respinti e c'era un po il pregiudizio da parte degli insegnanti anche dei compagni nei confronti di vestiti the ten t ma io il pregiudizio io personalmente non sento di averlo mai avuto però chiaro non erano ragazzi che sicuramente un po saltavano agli occhi perché alle medie non è che ce ne fossero poi così tanta quindi se avevi un ragazzo classe era un po più grande poi sai bene che a quell'età 13 14 anni se ne avevano già di 15 faceva un po la differenza è invece per esempio se un giudizio negativo da parte di un insegnante i genitori tendevano a dare da darti ragione o arte con dare il giudizio degli insegnanti anche questo purtroppo devo dire ormai un classico noi genitori facevano con noi gli studenti alunni come ti ho detto se aveva una nota veniva rimproverato ricevevo delle punizioni poi poteva esserci che se c'era qualcosa io ho spiegato ai miei genitori come era andata allora un genere il babbo che era anche lui un insegnante andava a parlare cercava di chiarire e di spiegare di giustificare se eventualmente c'era stata un'incomprensione un fraintendimento ecco però in genere non c'era mai la latitudine a puntare l'indice verso l'insegnante è invece me lo hai fatto caso in tutto il suo percorso sto scolastico per esempio delle preferenze che i docenti potevano fare nei confronti di altri studenti sì ci poteva essere sì sì certo questo ma questo rientra nella natura umana è inevitabile e devo dire io come ciascuno di noi pensano a volte sono stato beneficiato da queste preferenze a volte è stato beneficiato qualcun altro poteva ecco poteva succedere che ci fossero insegnanti con i quali ognuno di noi aveva io per esempio mi ricordo alle medie ed insegnate di educazione musicale e nei miei confronti era una insegnante anziana ma aveva una predilezione mi riconosceva una sensibilità musicale che ad altri tendevano riconoscere per esempio quindi però però ecco come ti dicevo a inglese invece veniva considerato così un po un po un alunno di secondo piano perché perché anche all'epoca la sensibilità all'educazione della lingua straniera oggi i bambini noi alle elementari non facevamo lingua straniere quindi l'impatto con le medie è stato un impatto di studio della lingua straniera ex novo i bambini che già avevano famiglie che li agevolavano mandando beatrice scuole di lingua inglese avevano lì allora tutto il plauso dell'insegnante che li trattava come dei piccoli superdotati semplicemente il fatto che la famiglia più sensibile a questo aspetto le aveva già aveva già provveduto a dare loro un educazione linguistica io per me non era stato così e quindi trovati in difficoltà insomma poi si superano certamente anzi invece avuto degli amici importanti che hanno seguito il percorso scalarte no assolutamente sì assolutamente sì sia i compagni e gli amici delle scuole elementari sia delle scuole medie alcuni sono gli stessi altri no però sono amici con i quali diciamo non c'è una frequentazione assidua ma c'è un'amicizia che nella distanza e si ravviva nelle occasioni importanti nei momenti diciamo sì a belliche più difficili che a volte capita di leader e romeni fanno altra parte la savina così decisamente magari eco attraverso questi social di cui oggi facciamo un uso e quindi contatti relazioni però anche attraverso una frequentazione diretta ecco c'è un carissimo amico carlo con il quale con il quale abbiamo anche avuto passione in comune e quindi frequentazioni assidue per certi periodi da adulti insomma sono anche quelle delle fasi che hanno un inizio e poi non a una conclusione assolutamente della posizione invece pretende prima di andare a scuola ti svegliavi in facili colazione e così mi svegliavo facevo colazione andare la mattina la scuola la mattina prima andare a scuola era diciamo io la mamma da piccolo non lo spacciava per cancellate ma in realtà poi scoprì che non era vero caffè bensì orzo o perché il caffè poi scoprì avere un altro odore in casa mia nessuno prendeva il caffè io pensavo che fosse qatar a spacciare qui nello spaccio perché perché gli prende con l'uso con il latte e biscotti oppure le fette di pane col burro e marmellata ecco molto classico e molto un muro e il ciambellone perché la mamma preparava questi dolci e quindi poi insomma io non è che ne andavo passo però poi li dovevamo smaltire maggiorenne o eccola portare anche a scuola per la ricreazione lamezia si sono portate allora la seconda colazione si c era la mamma che mi dava sempre qualcosa ok ciambellone che aveva preparato no oppure dei panini che faceva c'erano i più fortunati invece gli davano dei soldi andavano ai batte rendevano giacino alla pizza ma io la rete per non mi ricordo un amico che invece andava molto passo del mio ciambellone gli piaceva tanto e qualche volta facevamo lo scambio e cavolo il ciambellone della mia mamma e 2000 va la pizza al cinema ecc erano esatti sulle merendine ora sono quelle presenti c'erano c'erano ma non così diffuse come come oggi e poi mi ha detto che tornati a casa a pranzo quindi non ha mai usufruito della mensa mai ma invece per esempio i giorni del compleanno usate usava festeggiare in classe o fare feste a casa con i compagni di classe è avuto in classe poteva anche accadere che qualcuno portasse un dolcetto una crostata sentirlo insomma e se no si faceva il pomeriggio a casa ma erano feste con qualche amico e non troppo eccessivamente numerose insomma c'erano quei sei sette anni ci starei più stretti e festeggiavamo quindi il compleanno se invece per esempio in per natale per pasqua in classe venivano festeggiato i cinesi si facevano delle attività particolari che erano legate appunto al periodo dell'anno l'anno liturgico la pasqua il natale è sì mi ricordo ecco io disegnando bene una volta per esempio mi fu dato l'incarico di disegnare un grande babbo natale e quindi io mi ricordo questo impegno nel fare questo babbo natale con e colori a cera insomma e poi riuscì molto bene in questo molto contento invece per quanto riguarda l'abbigliamento prima ci ha fatto vedere una foto come andavi vestito la come puoi vedere dalla foto dalle elementari alle elementari io sono tra i pochi credo che ha fatto tutte le scuole elementari con i pantaloni corti d'estate come d'inverno e anche questa è una decisione dei miei genitori della mamma in particolare che insomma le piaceva a vederci ancora piccoli ecco quindi la morte da babele scesi infatti devo dire che non erano diffusi però c'era qualche bambino anche nella mia classe quindi io saremmo stati tanti ma venticinquina in classe eravamo in tre bambini ad avere i pantaloni cose di capi in due proprio fino alla quinta elementare siamo arrivati in due uno di questi in quinta se venisse le unghie e dovette aspettare la prima media però alla fine alla prima media andare con il pantalone lungo ok invece nella fase delle scienze animali erano le mode e dell'abbigliamento ma poteva essere la moda di un certo tipo di maglietta lines non si devono fare nomi marchi ma un certo marchio di jeans un certo tipo di scarpe anche queste cose qui neanche di premi e diciamo quando ha iniziato a prepararti da sole vestiti o e la mamma ha deciso di smettere di prepararti onestamente nel corso delle medie ho iniziato a prendere un po di autonomia su questo fronte però quale superiori ho iniziato a gestirmi un po di più per conto mio l'abbigliamento ok invece durante le ore di educazione fisica vi doveva cambiare doveva andare a scuola direttamente punto usa ci andavamo direttamente in genere a scuola in tuta portando un sacchetto con le scarpe da ginnastica perché poi nella palestra non potevamo andare con le sonate se ne avevamo usate fuori oppure appunto la scuola media ecco facciamo un destino la scuola elementare l'educazione fisica era una specie di miracolo si si faceva rarissimamente proprio rarissimamente io mi ricordo le volte che ci portavano dalla dall'aula dalla classe alla palestra se si contano veramente sulle dita di una mano pochissime e mentre invece alle medie facendo avendo un insegnante di educazione fisica e li facevamo in settimana andavamo in palestra in genere di inverno e periodi più caldi estivi appunto la scuola era il piazzamento nascerà un parco proprio antistante alla scuola e quindi ci portava nel parco accanto alla piscina e li facevamo le attività attività appunto legate all'atletica oppure anche il gioco della pallamano mentre piuttosto si stavano in palestra giocavamo a pallavolo invece arrivati degli abiti diciamo speciali per delle degli eventi speciali l'intera domenica la ministra extra scolastiche extra sì c'era un po questa abitudine i miei mi portavano in chiesa e quindi in chiesa ci si doveva andare vestiti modo pochino più non elegante pezzo ma un po più curato e non con dei pantaloni sporchi o ecco bisogna questo sì però a parte questo a scuola ci si doveva andare vestiti decorosamente per decorosamente e andavano di moda tatuaggi piercing nessuno le aveva no forse l'orecchino sì ecco un l'anello all'orecchio poteva essere poi altri tipi di piercing non è un ago oggi non andavano ancora no poco pochissimo io comunque non mi sono mai fatti ok e invece ci sono state delle giornate per esempio oggi che vorreste che ti sono particolarmente rimaste impresse si accende e importanti certe gite che abbiamo fatto alle scuole medie me le ricordo ci portarono classico allo zoo di pistoia oppure un'altra d'amalfi insomma sono cose per un bambino della metà erano così una prima esperienza perché alle scuole elementari non si faceva ma non gelano all'origine almeno io non ho avuto il piacere di poterle fare e poi anche per quanto riguarda le superiori si è fatto dei viaggi d'istruzione interessanti ma che ci manca tra l'italia no per quanto mi riguarda ma sono riuscite invece adolescenti per i tempi ha mai partecipato a manifestazioni studentesche autogestioni chiama allora durante le scuole superiori io mi trovai forse un po per caso ma insomma nel nel vortice della dell'agone della discussione delle assemblee d'istituto e quindi poi venne messo un po in luce da queste discussioni da questi interventi e quindi venne poi eletto sin dal primo anno una cosa un po strana devo dire nel consiglio di istituto dove rimase fino al terzo anno poi ultimando invece decisi mio nonno sennò sembrava proprio di aver occupato la carica però si questa esperienza per esempio del consiglio d'istituto della giunta di istituto per me è stata molto importante anche l'assemblea perché mi ha messo in un rapporto anche più diretto con il dirigente scolastico con ricordo molto bello il preside napoli e con anche gli adulti rappresentanti dei genitori presidente di giunta ecco che erano persone con le quali anche un ragazzo della mia età di 16 17 anni imparava a rapportarsi al di fuori del contesto della lezione quindi si apriva come esperienza un'esperienza più di tipo civico sociale quindi a molto l'info è stato per me molto educativo molto utile con zuccheri e senti per concludere poi manifestazioni facevamo disinfestazione anche di tipo artistico politica certo facevamo gli scioperi noi li facevamo andavamo alle manifestazioni faceva parte anche questo del nostro vissuto si e per concludere quel armi in un commento generale su questa alla tua esperienza di studente del passato anche mettendola a confronto con quello che è adesso la scuola i pro ei contro delle differenze gli anni sono passati tanti film della scuola di allora non è più la scuola di oggi ci sono stati tanti cambiamenti io per quel che ricordo da studente ho dei ricordi che sono a volte di fatica a volte invece ricordi molto belli come con accennato ricordi che quindi mi hanno aiutato nella mia crescita che quindi conservo con cura [Applauso] oggi la scuola io vivendola dalla parte degli insegnanti mi auguro che possa essere per i miei studenti qualcosa di analogo seppur in un contesto che è diverso e quindi mi auguro che sia per loro un momento di crescita di esperienza positiva di consapevolezza il loro vanno acquisendo di se stesse della realtà del mondo grazie mille per la sua disponibilità è testimoniata grazie [Musica]

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L’intervista (https://www.youtube.com/watch?v=75Oj8MWDRXw), della durata di cinquantatré minuti, ha per oggetto le memorie di scuola e d’infanzia di Luca Bezzini, nato a Roma nel 1964.

La famiglia, in concomitanza con la nascita di Luca, si spostò a Siena dove ancora oggi risiede. Figlio di insegnante delle scuole medie e di casalinga, proprio perché la madre aveva la possibilità di badare ai tre figli, non frequenta la scuola dell’infanzia. Il suo percorso scolastico inizia quindi con le scuole elementari (delle quali mostra una foto del primo giorno di scuola), fino alla laurea in filosofia: un arco temporale che va dal 1970 fino agli anni '90 (Galfrè, 2017).

Fin dalla prima elementare Luca andava a scuola a piedi, dal momento che “Siena è una città abbastanza contenuta nelle dimensioni” (3:24).

Delle scuole elementari oltre a ricordare la maestra unica, l’orario delle lezioni e le materie, accenna alle tirocinanti della scuola magistrale (Galfrè, 2017) che “venivano a fare attività” (5:57).

Al minuto 7:20 vengono mostrate foto di classe relative agli anni della scuola materna.

Ricorda un dialogo tra la sua maestra e un’altra relativo al fatto che il testimone scrivesse con la mano sinistra e che non fosse più possibile “correggerlo”. “Si stavano introducendo elementi di innovazione però era ancora una scuola diciamo che risentiva di una vecchia concezione di un vecchio ordinamento” (10:37).

Tra le attività aggiuntive a quelle canoniche i bambini della scuola elementare partecipavano in alcuni momenti durante l’anno a lezioni di canto e musica, mentre alle medie venivano organizzati i giochi della gioventù e “l’educazione civica, ma erano più temi che venivano affrontati in maniera estemporanea […] lo studio della costituzione e temi più specifici non mi pare proprio che si facesse” (12:53). C’erano, inoltre, attività che separavano la componente maschile della classe da quella femminile, come il corso di cucito: “ancora questa mentalità sessista” (15:48) (Oliviero, 2007).

Tra i compiti a casa ce ne erano alcuni “originali, come leggere il giornale e scrivere un tema su un articolo che ci era sembrato particolarmente interessante” (16:33).

Per quanto riguarda il tempo libero Luca passava i pomeriggi “con gli amici nel quartiere” (19:20).

L’intervista prosegue toccando tematiche relative alla vita quotidiana extrascolastica, come i consumi, i media, le relazioni tra amici e nel nucleo familiare.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

 

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