ciao a tutti oggi solo fa con cosetta mia mamma che ci racconterà i suoi ricordi di infanzia primarie e di presentarti buongiorno sono cosiddetta innocenti sono nata a firenze e vivo a montale in provincia di pistoia da tutta la vita qui ho frequentato la scuola materna le scuole elementari e le scuole medie per poi passare alle superiori in città la mia famiglia è costituita era costituita da babbo mamma e due fratelli molto più grandi di me uno di 18 anni più grande e l'altro di 15 e vivevamo tutti per un periodo insieme una casa grande con il giardino e addirittura nell'appartamento in alto citava la mia zia con la quale avevo legato molto particolare fratello della mia mamma ed è la più grande della mia mamma e questi due cugini anche loro molto grandi delle fratte miei fratelli per cui ero diciamo la piccolina di due case dei chip diretti raccontare una sua giornata tipo del po di qualche tuo ricordo della materna o della scuola elementare allora della materna ho un ricordo abbastanza rigoroso delle scuole elementari invece tante le forti dei gran bei ricordi io la mattina mi svegliavo anzi mi svegliavo la mamma 23 volte mi chiamava veniva in camera prima alla finestra e poi mi diceva che era l'ora di altri amici quindi andava in bagno mi preparavo mi vestivo cercavo anche di pettinarmi da sola perché temevo capelli e quindi volevo fare da sola poi scendevo la mamma mi preparava la colazione la colazione fatta dal latte con un uovo sbattuto e il cacao e poi la mamma mi preparava la merenda la merenda di solito era una focaccina vuota che andava a prendermi a forno che sino a casa oppure una patina del mulino bianco che erano ovviamente le mie preferite ma ha visto il fatto che comunque la mamma le trovava proprio così adeguarne e o genuine quindi quella concedeva una volta di tanto che è partito nel mulino bianco il tegolino era il mio preferito era come come sono adesso penso di sì ma non lo so perché io adesso non comprate quindi non ho idea no no e poi mettevo la bustina della schiacciatina colpevole non cartella e mi mettevo il gremio avevamo questi grandi bianchi con fiocchi rosa per le femmine celeste per i maschi e andavo a scuola andavo a scuola con il babbo mi accompagnava il babbo in macchina e mi scendeva proprio davanti alla scuola c'era la bidella a fare l'accoglienza la b della lega che non la ricordo ancora e alle otto e trenta suonava la campanella e iniziavano le elezioni iniziavano le elezioni duravano fino alle 10 e 30 sono di nuovo la campanella e c'era l'interruzione per la ricreazione dove appunto si faceva la merenda e facevamo dei giochi che potevano essere la morella che poteva essere la campanella la morella un gioco che veniva fatto con le figurine quelle che avevamo da scambiare figurine delle raccolte figurine degli album mas che andavano per quelli dei calciatori le femmine per barbie oppure le raccolte di figurine dei vari programmi televisivi e poi c'erano anche gli elastici il gioco delle laste c'era uno dei preferiti nostri trovavamo in tre in questo elastico molto grande e poi saltavamo a turno poi alle dieci e mezza nella campagna da suonava di nuovo e riprendeva la mente la lezione durante le lezioni eravamo tutti molto attenti e molto molto bravi io ricordo di una classe molto tranquilla dove stavamo addirittura con la porta aperta per cui era proprio una situazione molto tranquilla dai ricordi negativi no assolutamente avevamo questa maestra la signora enza vannucci molto molto carina è veramente una maestra con la m maiuscola avevamo un insegnante che ci faceva praticamente tutte le materie italiano matematica geometria scienze visione ragione una volta alla settimana il sabato mattina e mi ricordo anche che il sabato mattina facevamo polizia e poi ancora storia geografia e inglese inglese avevamo un libro molto molto semplice però ecco i primi approcci alla lingua italiana fisica no locazione fisica io non ricordo forse alimentari non me lo ricordo di aver fatto educazione fisica poi il mezzogiorno e mezzo veniva la scuola suonata la campana e la maestra ci accompagnava in fila fino alla porta dopo di che c'era o il pulmino oppure i genitori che venivano a prenderci io a volte avevo il babbo che passava a riprendere a volte prendevo del pollino il pulmino era giallo con la scritta blu scuolabus in corsivo e c'era la bidella che si chiamava fernanda sì ho un bel ricordo anche questa frasetta un pulmino che peraltro era veramente molto molto prevede poi tornavo a casa pranzavo con i miei genitori e finché ci sono stati i miei fratelli in casa anche con loro che non trovando tutti insieme avevamo una bellissima tavola rotonda dove appunto la mamma portavo in tavola ripe tante e della legge serviva questo lo ricordo bene dopodiché il pomeriggio era così snodato o forse quei compiti da sola e poi venivano dell'amica giocare o andavo a giocare da loro oppure veniva qualche amica faceva un compito e poi ci mettevamo a giocare i giochi erano più o meno sempre gli stessi con una palla giocavamo al muro però non ricordo esattamente come si chiamava il gioco nel astici levarvi oppure facevamo da mangiare cucina e cioè in bastava molto ecco acqua e farina era uno dei giochi preferiti poi facevo dell'iss facevo sport per cui io mi ricordo di due tre volte a settimana avevo l'impegno con lo sport e poi a casa con la mamma perché da sempre la mamma che mi accompagnava le preparava la cena io sto con coli con lei è appunto poi facevamo la scena di nuovo tutti insieme dopodiché io avevo il termine per andare a letto era il carosello cioè guardare carosello e andare a letto dopo di che ha letto potevo tenermi la lampadina sul comodino accesa per dieci minuti che potevo leggere un vetrino guardare qualcosa e poi pronto ho voluto dire che ti ringrazio per quanto riguarda il vestiario tutti i festivi da sola o telefona alla nonna allora da piccolino che ricordo benissimo che usava lei però l'abbigliamento è sempre stato interessante per me a me piaceva mi divertiva e mi divertiva molto abbinare le maglie con i pantaloni o le gonne e devo dire anche che mi divertiva a fare degli accostamenti anche stravaganti sì tante cose vede che usciva la mia mamma perché aveva fatto la sarta fino al momento in cui sono nata io e altre cose invece le comprava i past a parte di generazione in generazione i vestiti al megrahi a oggi io non ricordo di aver avuto tantissimi vestiti non avevo nessuno nemmeno passava perché diciamo che sia cugini che fratelli erano tutti molto molto più grande di me e quindi io sono stata proprio un po quasi una figlia unica e nessuno me li passava io ricordo che i miei la mamma li passava però li dava delle amiche oppure addirittura a delle nipoti perché io ho una nipote di sé grandi più giovani e figlia del mio fratello più grande per cui lei ha avuto delle famose inevitabilmente ricevevi i vestiti come legali era un'abitudine oppure non lo ricordo no mi sembra di no ma diciamo che venivano comprati vestiti solo quando ce n'era bisogno anche le scarpe mi ricordo che avevamo un paio di scarpe per stagione poi cresceva il piede e saremo provano nuove per ora un paio di scarpe erano importanti le marche a quei tempi ma io non l'ho risolto assolutamente no nessun ricordo di marquez particolari no solo delle scarpe mi ricordo che la mia mamma mi comprava queste scarpe orrende fino a 67 anni perché avevo dei problemi alla pianta del piede quindi queste scarpe corrette si chiamavano ed erano della marca balducci ogni volta compravi vestiti o ma quando non andavano più d'italia o di misura quindi fatevi portare anche percorsi noi li portavano santo ma non eravamo così attenti alla moda alle marche eccetera ad esempio le sneakers io non ce l'avevo avevo la scarsa da jenna cena per andare in palestra oppure per andare in montagna avevamo di scarto uccelli e per quanto riguarda i vestiti che usa vi sotto il grembiule erano gli stessi che poi ti mettevi per uscire oppure per andare a spot i pettini sempre solo moto no c'erano delle stitiche era un po per tutti i giorni come diceva la mamma e poi sarà di solito 12 capi a stagione che magari erano quelli che venivano comprati nuovi quell'anno che venivano tenuti per la domenica o comunque per il giorno di festa per uscire magari e crea me ogni ne avevi un solo no erano due grandi a stagione del corpo ok i maschi e femmine eravate nella stessa notte se le classi erano miste maschi e femmine entrambi portavamo il grembiule bianco e la differenza perché noi femmine avevamo il fiocco rosa di mascherano al ciocco più poi c'è stato un momento in cui qualche maschio aveva la giacca la giacca a scuola altre portavi il fazzoletto allora noi sì avevamo fazzoletti di stoffa però ed erano tutti colorati erano anche molto divertenti io me ne ricordo di uno con gatto silvestro titti che ho passato a terzi e non esistevano fazzoletti di carta e sia assolutamente anzi era uno dei delle raccomandazioni della mamma dell'ultimo minuto sulla porta di casa che diceva ma il fazzoletto l'hai preso sarà mai quell'altro iti portà mia scuola oltre a saltellamento saluterà cosa ci portavamo solitamente dunque avevamo la cartella le cartelle la mia mamma era un po un regalo che mi concedeva ogni fine agosto come fine vacanza mettiamola così infine vacanza mi diceva che potevo scegliere una cartella nuova per l'anno a seguire e quindi gli ho portato anche una che è stata l'ultima cartella che ho avuto nella quinta elementare e che era già una cartella da grande perché i primi anni avevano le due bretelle dietro invece questa alla tracolla e quindi questa era la cartella della quinta elementare ogni anno i germi è impermeabile ogni hanno cambiato la cartella alcuni stagione la cambiavo la compravo e compravo anche l'astuccio con le matite e nuove si e visto che ci sono dei quaderni poi vedere allora i quaderni ci sono dei quaderni che dico previste anche lì ricoprivo con della carta da pacchi erano una delle mie passioni ho sempre avuto la passione del bricolage questo è un quaderno di matematica poi ho un quaderno di anche questo matematica di nuovo o un quaderno di italiano comunque se non avevano la copertina di carta se non erano ricoperti da me con le copertine di carta avevano le copertine di plasticità le questo invece è un quaderno italiano di grammatica dove si scrivevano i tempi ci sono anche dei voti c'è un bene qui poi si inventavano così oppure usavano i numeri anche o no io mi ricordo di belle brava bravissima bravissima 10 e quando c'era qualche errore era attenta sia più attenta e tempi e le penne o partite mi avevi ma io ricordo di una penna blu e una penna rossa e nera no cancellli ne ha uno penne delle classiche normali e quanti quaderni avevi allora io avevo mi ricordo quaderno un italiano uno di matematica e uno di geometria e forse uno di inglese ma non ne sono sicura alle elementari avevi lancia di andare a scuola no io mi divertivo a me piaceva da morire anche perché stavo con tutte le mie amiche per cui amiche che peraltro sono mantenuta con le quali abbiamo appunto fatto elementari medie e superiori insieme poi agli swiss nella scuola dopo le superiori no ho fatto una scuola che rappresenti para universitaria che adesso esiste più perché c'è una facoltà universitaria che la diciamo sostituita ed era la scorta di interpreti e traduttori ai miei tempi era una scuola privata e ho frequentato quella facendo inglese tedesco per tornare un po indietro ha detto ci presenti dire quanto durava l'anno scolastico l'anno scolastico iniziava a ottobre il primo d'ottobre e finiva a giugno durante l'anno ma vedi delle vacanze avevamo le vacanze di natale anzi di pasqua sembra forse qualche punte 25 aprile facevi in qualcosa durante queste vacanze si con i miei genitori facevamo proprio le vacanze e andavamo facevamo dei viaggi e durante il fine settimana avevi dei compiti da svolgere allora mi sembra di ricordare di sì che le facciamo sempre all'ultimo minuto o la domenica il tasto la domenica andare il catechismo sì il sabato no catechismo andavo durante la settimana non andavo il sabato di solito andavamo sempre fuori con la mamma il babbo facevate durante le ore scolastiche dei lavori di gruppo sì mi ricordo bene che facevamo dei lavori di gruppo che raggruppava mo i banchi e questi gruppi di solito erano 23 gruppi non di più perché erano molto numerosi e facevamo cartelloni addirittura mi ricordo di qualcosa che si ritagliava e si attaccava specialmente durante le feste le feste comandate vale a dire noi mi ricordo che ad ottobre c'era l'autunno per cui facevamo i lavoretti con le foglie secche che raccoglievano giardino perché la scuola aveva un giardino molto grande dove quando era possibile appunto sfruttavamo durante la ricreazione si questi lavoretti in autunno con queste foglie e poi ricordo per esempio vicino al natale portavamo degli oggetti anche da casa e facevamo insomma questo questi cartelloni che poi attaccavamo in classe e no divertente era molto molto bello poi mi ricordo san giuseppe ad esempio qualche santo era la fonte di grande lavoro ispirazione lavoro se molto molto bellino e facevate qualche gita allora forse qualche gita l'abbiamo fatta gite molto molto brevi gite della mattinata ok invece di andare a scuola il pulmino ci portava a fare questa giunta allora io lo ricordo alla centrale del latte questa forse la regista che mi ricordo meglio la centrale del latte e che ci hanno regalato il bric del latte ci hanno regalato dei gadget si e poi forse forse ma non ne sono sicura una volta a firenze non ha forse alle medie nemmeno infatti alle medie alle superiori è fatto di più lungo periodo è assolutamente alle medie no alle medie sempre gite di un giorno e invece alle superiori abbiamo fatto uno due tre giorni addirittura nell'ultimo anno quinta abbiamo fatto una gita di una settimana se durante le tue vacanze estive avevi dei compiti sì avevamo il libro delle vacanze era un libro gigantesco e mi ricordo benissimo che questo libro io ridevo dividevo il numero delle pagine per i giorni di vacanza per cui vi organizzavo e sapevo che ogni giorno dopo devo fare tipo 34 pagine del libro in più in seconda e terza elementare c'erano le tabelline le tabelline erano un po l'incubo e io invece stranamente ne sapevo molto bene imparato velocemente queste tabelline e mi ricordo che io avevo fatto la seconda elementare siamo state a fare una vacanza con una zia il cugino era un anno più grande di me che io lo sapevo meglio di lui e per questo era veramente un traguardo per me intel e mentale su hai fatto le gemme sì io l'ho fatto anche in seconda elementare come le sale di seconda elementare non lo rifà molto ricordo però abbastanza paure ta è quello di quinta lo ricordo vagamente però ecco lo ricordo con un pochino di paura quello sì sì tutte in esame mi davano un po di paura c'è qualcosa che ti ricordi in particolare riguarda il tuo modo di esami di rete no in particolare dell'esame no della scuola ricordo ricordo la maestra che era una festa meravigliosa che si chiamava rita vannucci ricordo questi compagni di classe tutti e che rivedo ancora molti di essi che avevamo stalle olio due bambini uno molto grosso l'altro magrolino e poi avevamo invece una bimba che era molto vivace elena però ecco di sangue un gran bel corto durante le sue durante il tuo tempo libero che cosa facevi oltre a fare i compiti e gli sport c'era qualcosa nuovi fari in particolari allora il gioco che mi piaceva fare di più chiaramente era quello dell'impasto pass tavola cucina la farina l'acqua e le uova il latte c'era sempre qualcosa che mi inventavo a fare i biscotti tant'è che non hanno per natale mi è stato regalato il dolce forno perché è proprio era la mia grande passione quella della cucina si e poi facevo musica facevo pianoforte una volta a settimana un'ora il pomeriggio antichi ricordi qualche punizione stia scuola mia casa come erano se ce ne era allora sicuramente ce ne saranno state anche durante la scuola elementare però io non penso che per me mai ricevute io ero piuttosto calma piuttosto tranquilla no io non ho ricordo di aver preso una punizione mari e a casa a casa se qualche volta però molto più grande sono stata pronto lata emessa punizione ma cosa 15 16 anni in che cosa consisteva le punizioni le punizioni che consistevano nel fatto di non poter utilizzare il telefono e non uscire per cui magari sabato pomeriggio oppure durante la settimana l'orario dell'uscita pomeridiana con le amiche è in sé ma bloccata e esistevano le bocciature esistevano le colture se vai a metà le elementari anche alimentare avevi qualche bocciato infatti allora abbiamo preso un bambino ripetendo a un certo punto del dl forse in terza abbiamo preso un bambino ripetente però devo dirti che non ho un ricordo negativo e positivo di questa situazione è anche alle medie in classe nostra non è mai stato respinto nessun bambino ma abbiamo acquisito due bambini primo 1 e prima e una terza media dopo la scuola tu guardi la tv o rito soprattutto dopo cena il carosello era l'unica cosa permessa specialmente alle elementari poi dopo magari qualche film ma le elementari era il carosello il carosello erano sotto pubblicità lo ricordo in bianco e nero e ricordo che queste pubblicitaria bellissime erano lunghe erano delle ministre non erano le pubblicità di adesso erano delle vere e proprie storie tu guarda neanche dei documentari programmi comunque inerenti alla scuola che no no assolutamente io stavo molto un giardino molto all'aria aperta inverno estate ti piaceva a leggere sì mi è sempre piaciuto leggere avevo tanti libri a casa importanti libri ho sempre avuto le sue truppe di e un po per il fatto di avere avuto queste due fratelli più grandi che avevano già loro una libreria fornita alla quale io possiamo accedere in qualsiasi momento e poi era un po diciamo così la mamma che mi stimolava molto a leggere moltissimo addirittura da bambina bambina proprio piccolina mi aveva regalato nonciclopedia di tutte storie di animali proprio adatta a metà con una scrittura con un folto molto grande e tante tante il nostro avviso c'è anche il libro mettere casa sì esatto o il libro che mi ha regalato la mia maestra per la prima comunione e mi ha regalato questo libro che poi e cosetta ma è victor hugo e sono i miserabili questo è un estratto dei miserabili 2 giugno del 1974 a cosetta con cari affettuosi auguri fava non ce l'ha fatta solo a te o no l'ha fatto a tutti a ogni bambino ha regalato un libro quelli mi ricordo che quelli che ha trovato con il nome di ognuno dal regalato e gli altri poi dei libri così di altro genere poi qui ci sono anche delle foto delle foto delle classi delle elementari le varie classi qui ho altre foto di quando ero piccola quando i giochi con dei giochi che peraltro questi giochi o tuttora e si facciamo vedere a difendere questo era sempre io durante una tale è questa io durante la befana dove peraltro anche qui esistono ci sono dei giochi che ho mantenuto e conservato dei quali ne vado veramente molto fiero che già giocato anche superati le tante fermate queste queste foto si sono tutte firmate in realtà solo una alla firma di tutti in classe si è il molto legata a loro ero molto moderata sì siamo stati tutti ovvero tanto legati e tuttora possiamo ogni tanto ci ritroviamo anche sul tema torna fissa per farcire piccoli racconti insomma il rapporto che c'era tra l'insegnante e i genitori cioè vito tu avevi un diario no il deal noi non ce l'avevamo io ricordo del diario non ho nemmeno ritrovato diari nelle cose appunto che ho ricercato per questa intervista però era un rapporto molto diretto molto semplice il genitore che veniva accompagnare il bambino a scuola o che lo veniva a riprendere la comunicazione veniva data in quel momento di non solo se c'era qualcosa di urgente la maestra alzava il telefono e chiamava la famiglia diciamo che era molto snello il rapporto e c'erano interrogazioni si sono le interrogazioni le interrogazioni non erano assolutamente programmate veniva interrogato quando l'insegnante decideva che fosse il tuo turno e nelle pagelle quando dovevamo fare come venivano consegnate a voi allora no venivano consegnati ai genitori c'è la consegna delle pagelle e queste pagelle erano forse all'inizio trimestrali si era trimestrali quadrimestrali le insegnanti come si rapportavano gli alunni ci avevano delle preferenze oppure eravate allora ti ricordi qualcosa a cena mi ricordo che la nostra maestra ma piccina lei non aveva delle preferenze se guardo indietro adesso posso dire che lei non avesse preferenze in quel momento noi pensavamo nelle avesse delle preferenze semplicemente perché nel percorso che ne faceva arrivare a scuola prendeva in macchina a due bambini e quindi noi dicevamo che loro poi erano le sue preferite ma era semplicemente comodità che caricava in macchina senti l'aula come organizzata allora laura era quasi organizzata erano aule molto grandi aule che avevano delle finestre molto molto grandi quasi a parete e avevano questi banchi doppi ed erano tre file da due banchi può essere alla cattedra dell'insegnante e poi tutto intorno alle altre due pareti c'erano questi cartelloni che faceva facevamo nel corridoio antistante la classe c'erano gli attaccapanni dove si spogliavano studiava morirà pronto all'arrivo in classe e la scuola era una cosa grande allora la nostra scuola era una scuola molto bella fatta nei primi anni sessanta da un architetto famoso di cui non ricordo il nome però veramente molto bella ci aveva un giardino enormi intorno aveva entrando c'erano questi scalini e poi se a questo poi molto largo molto grande dove c'erano a sinistra la stanza delle la piccola cucinetta e la stanza dei vitelli poi saranno i corridoi anzi il corridoio con i panni da una parte le aule dall'altra a proposito dei panni che vorrei chiedere durante le ore di lezione che era permesso andare in bagno se gliele dovevate chiedere che alzavano la mano e che ne vanno per favore se potevamo andare in base alla messa davide il crudele delle link davamo del lei la chiamavamo addirittura signora maestra non maestra questo fino alle anche signora maestra alle elementari i professori se alle medie che le superiori dammi sempre del lei davano del lei e che avevamo professore in aula aveva del crocefisso avevamo il crocifisso la nostra una scuola cattolica nelle scuole veniva insegnata religione la religione cattolica quando sei poi diventa più grande è una partecipata delle manifestazioni studentesche sì assolutamente anche perché oltre al fatto di capire la motivazione e quindi la curiosità di capire meglio nella ri cose c'era anche il fatto che queste situazioni si potevano frequentare anche i ragazzi più grandi di noi quindi interessante c'è un'attività extrascolastica durante il tour durante il periodo della scuola media e superiore allora durante le scuole medie forse c'è stato qualche momento in cui ci sono stati dei lavoratori vale a dire per il laboratorio si intendeva questo nell'anno io sono entrata prima media hanno tolto il latino come obbligatorio però veniva fatto appunto un laboratorio extra scolastico durante il pomeriggio dove tu potrebbe partecipare e quindi io a quello partecipato per tutti e tre gli anni in sembra secchi quello è stato l'unico laboratorio che mi ricordi extra orario scolastico durante cioè a fine anno poi facevate nelle recite no e un'ultima domanda poi ci racconti di mister poi raccontare qualche aneddoto la patente la creta durante il periodo scolastico sì la patente l'ho presa durante il periodo scolastico l'ho presa all'ultimo anno delle superiori e io sono andato a dicembre per cui a gennaio mi sono subito scritta per prendere la patente la patente alla fine poi mi sembra di averla presa a maggio come le vicende pasqualino anche anche sono andato a scuola in macchina veramente una settimana prima settimana di scuola ok c'è qualcosa per concludere che vuoi raccontare in particolare io ho avuto un'esperienza bellissima la scuola a partire dal elementare poi le medie superiori sono stati veramente periodi bellissimi ho avuto la fortuna appunto di avere tre amici eravamo noi tre moschettieri dalla prima elementare insieme fino alla quinta superiore è stata veramente un'esperienza stupenda il ricordo divertente di mandello proprio piccolina alle elementari era la forse sono due i ricordi divertenti uno era quando ci sarà il campanello a 10 alle una quindi era appena tornata da scuola il signore che ci consegnava la spesa perché i nostri tempi non esistevano supermercati o meglio se n'erano forse due grandi città ma noi in paese non avevamo il supermercato avevamo delle piccole botteghe e quindi queste botteghe o potete andare a far la spesa oppure lavoro con un camioncino passavano che portavano sia la spesa che tu potete ordinare telefonino oppure loro in questo camioncino avevano anche dei prodotti e tu potevi anche contrarie lentamente e quella era divertente perché magari quando lui suonava si consegnava la spesa alla mamma ma io che devo di aprirmi furgoncino e noi di vedere che cosa potevo che comprare qualche schifezza qualche paraffina qualche gommina qualche caramella insomma ogni tanto qualcosa ci scappava ti ricordi qualche marca di caramelle o certo ammette arrivano le polo che avevano il buco mezzo sono anche oggi ancora e poi le big babol le gomme da masticare che quando uscirono fecero storia e poi c'erano le caramelle chance che erano di vari gusti e addirittura c'erano confezione dove ogni caramella aveva un gusto diverso diciamo che abbia un pacchetto di caramelle poteva durare al massimo mezz'ora 42 truffa e di patatine invece sì anche le patatine mi piacevano e c'era la sorpresa dentro si le patatine avevano la sorpresa è invece del rodeo che erano i ponentini e che mi piaceva tanto forse più delle patatine ma non le compravo perché non aveva la sorpresa chiaramente e le patatine erano della marca san carlo se questo fatto vari alimenti che bene vi cieche che compravi li vedevi dalle pubblicità oppure ma dire no perché le pubblicità che io ricordo erano quelli appunto del carosello ed erano pubblicità del tipo il caffè lavazza oppure gli elettrodomestici della zoppas più che mi ricordo che cos'era l'altro postini per i detersivi della lavatrice e poi il formaggino della susan ecco un po questo sì e l'altra mente selezione vini raccontare el'altra merdoso erano un po le feste di compleanno che la mamma mi organizzava essendo nata sotto natale quindi era bello perché la casa era già tutta la turbata per il natale e lei mi facciano fare questa festa invitando chiunque praticamente io volessi per cui servono dai compagni di classe all'anice del vicinato agli amici dei figli di amici ai busini e quindi erano delle feste memorabili addirittura una cosa che lei faceva era quella propria di organizzarmi tutti i giochi e quindi c'era una caccia al tesoro oppure ci faceva trovare già pronto e organizzato il gioco poi saranno i giochi da tavolo tipo etico c'erano dei giochi tipo il gioco dell'oca una specie di monopoli e quindi insomma alla fine era era tutto un impegno poi questi compleanni che duravano tantissimo cioè i bambini iniziano ad arrivare alle due e mezzo e poi se ne andavano ad una cena giornata intera un pomeriggio intero e poi mi ricordo che lei appunto mi preparava faceva tutto lei mi preparava queste torte meravigliose con il cioccolato del cioccolato con tutte le scritte poi non tutti i kings zucchero colorati e poi mi preparava a queste pesche di prato che un dolce nostro tipico della zona e poi mi preparava focaccine ritiene ma faceva tutto lei e quindi ho ricordo meraviglioso i regali di solito o riceve di allora uno dei regali preferiti sia per essere ricevuto da fasi era la carta da lettere la carta da lettere perché noi usavamo queste lettere in maniera quasi abituale anche fra mi offra compagne ci scrivevamo le mettere e quindi poi affrancavano e se impostate io avevo la buca delle lettere proprio come una calamita e poi era bello l'idea di ricevere la lettera e quindi la lettera non solo per il contenuto ma anche per la carta delle tre vetture saab lena ek era molto belli e quindi quelle e poi un altro regalo bello apprezzato erano le barbie o tutto ciò che diciamo rientrava nel mondo della barbie come quelle di oggi o se allora la prima varie di aveva le gambe rigide aveva gambe e braccia rigide e poi invece più avanti ha avuto le gambe e le braccia pieghevole poi anche addirittura alle mani allora una bambola cielo non è una barbie forse però era la mia bambola preferita ed era questa e si chiamava pulcino poi quest'altra casa delle bambole mie preferite di quando ero piccolina e questo è stato un po quello che adesso è il cicciobello c'è una bambola morbida con gli occhi che si muovevano e addirittura che parlava queen dietro c'erano appunto lele pin è però non mi raccontano incontra di cessione i miei oggetti cult di quando ero bambina inoltre ho anche portato questa bustina conservata che è prodotta da questo tessuto non tessuto particolare e chissà perché a me era piaciuta tanto e poi questo invece era un altro che a me piaceva da morire erano i timbri della walt disney che ai nostri tempi si facevano e poi si coloravano ecco questo ho conservato anche la mia mamma ha conservato abbastanza bene questi giochi poi questo è un astuccio un astuccio al quale ero molto legata si chiaramente la walt disney ha sempre fatto da da protagonista nelle nostre vite dalle elementari le superiori e tutti i personaggi da topolino anche se io come mio preferito però insomma anche la walt disney e al museo presente sì assolutamente io presento vedere qua se non vuoi aggiungere niente ma diciamo che la considerazione che posso fare è che siamo stati tanto fortunati anche se oggi avete molto di più avete la tecnologia aiuta forse noi avevamo una vita semplice e sana molto di più per strada all'aperto nei giardini erano sempre pieni di bambini nelle strade c'erano meno macchine più biciclette questo è quanto grazie grazie a bolatti
Questa intervista (https://www.youtube.com/watch?v=QI73euxv4DA&t=2s) della durata di 46:33 minuti, affronta l’esperienza scolastica e l’infanzia di Cosetta Innocenti, nata a Firenze il 21 dicembre 1965, vive a Montale in provincia di Pistoia da tutta la vita, dove ha frequentato le scuole fino alle medie mentre le superiori le ha svolte in città. L’intervistata ha dunque iniziato a frequentare la scuola dell’infanzia proprio nell’anno della sua statalizzazione, il 1968 (Panvini 2009). La sua famiglia era costituita da babbo mamma e due fratelli molto più grandi di lei e, per un certo periodo, vissero tutti insieme in una grande casa con il giardino. Della scuola materna Innocenti ha un ricordo nebuloso, mentre conserva tanti bei ricordi delle elementari, ad esempio quando sua madre al mattino la svegliava e lei si preparava per andare a scuola facendo colazione con latte un uovo sbattuto e del cacao, nel mentre la mamma le preparava la merenda, una focaccina o qualche volta addirittura una pastina Mulino Bianco: il Tegolino. L’intervistata si concentra sulla descrizione della giornata tipo e racconta del grembio bianco indossato assieme a un fiocco rosa per le femmine e celeste per i maschi, a scuola la portava il babbo in macchina e l’entrata era alle 8.30. Alle 10.30 la ricreazione per fare merenda e dei giochi: tra questi ricorda la Murella, poi un gioco con le figurine da scambiare dove spesso i maschi si scambiavano le figurine dei calciatori mentre le femmine quelle delle Barbie o dei personaggi di programmi televisivi. Oppure giocavano al Gioco degli elastici. L’intervistata racconta di una maestra molto affettuosa e attenta, una maestra unica per tutte le materie tra cui la Lingua inglese mentre il sabato mattina facevano Poesia. Le lezioni terminavano alle 12.30 perciò pranzava a casa con la sua famiglia, intorno a una tavola rotonda e nel pomeriggio o faceva i compiti da sola e poi la raggiungevano amiche per giocare e viceversa, oppure andavano da lei già per i compiti. Giocava, faceva sport e poi di nuovo a tavola tutti insieme, il termine per andare a letto era il carosello. L’intervistata si sofferma su dettagli di costume nella vita quotidiana: le è sempre piaciuto l’abbigliamento e divertirsi ad abbinare e accostare in maniera stravagante i vestiti, molti glieli cuciva la madre sarta. Innocenti sottolinea però che compravano nuovi vestiti solo quando ne avevano bisogno, usando un solo paio di scarpe per stagione. Andando avanti nell’intervista emergono alcuni ricordi evocativi legati anche a singoli oggetti che rimandano all’infanzia e al concetto di cura da parte dei genitori. Per esempio, prima di uscire per andare a scuola sua madre controllava che avesse il fazzoletto, ne usava di stoffa colorata e decorati, con figure dei cartoni animati. La testimonianza dell’intervistata è arricchita da cimeli che mostra all’intervistatrice: tra gli oggetti della sua infanzia ha conservato una cartella colorata, ma anche i quaderni che si divertiva a rivestire con carte o plastiche colorate e decorate sempre con i personaggi dei cartoni animati e dei fumetti. L’occorrente per scrivere invece era limitato a una penna blu e una rossa. Per Innocenti, la possibilità di frequentare le sue amiche era uno dei motivi per cui amava andare a scuola, con alcune di loro è rimasta insieme fino alle superiori e ancora oggi si frequentano. Terminate le scuole dell’obbligo, Innocenti ha frequentato una scuola che a quel tempo esisteva soltanto in forma privata: la Scuola per interpreti e traduttori (Legge n. 697 1986). Tuttavia, i suoi ricordi si concentrano maggiormente sul periodo delle elementari, proprio perché lo ricorda come un momento felice: descrive una scuola molto bella, costruita negli anni Sessanta su progetto di un famoso architetto, aveva finestre grandi, tre file di banchi a due e intorno le pareti arricchite dai cartelloni con i lavori degli alunni, alla parete il crocifisso, intorno un bel giardino e un foyer molto grande. Del rapporto con l’insegnante ricorda che alla maestra delle elementari davano del Lei, chiamandola “Signora maestra”, lo stesso con i professori delle medie e superiori. L’intervistata si sofferma poi sulle attività extra scolastiche come le gite, brevi alle elementari e più lunghe durante le superiori mentre delle estati ricorda i compiti con il libro delle vacanze che raccoglieva tutte le materie, un libro voluminoso che lei suddivideva in un tot di pagine al giorno per portarlo a compimento. Nel tempo libero il suo gioco preferito era cucinare, impastare farina e uova, perciò ricorda felice il Dolceforno che le regalarono una volta per Natale, oltre a questo le piaceva molto stare all’aria aperta, leggere libri di cui è sempre stata circondata grazie anche ai fratelli più grandi. Rispetto alla lettura è legata a un ricordo in particolare: la maestra delle elementari regalò a ogni alunno un libro alla fine del ciclo scolastico e a lei regalò un libro intitolato Cosetta. Era uno stralcio dei Miserabili di Victor Hugo e la dedica è datata 2 giugno 1974, lo conserva ancora e lo mostra durante l’intervista, così come mostra alcune fotografie, tra queste alcune foto di classe, una delle quali riporta sul verso tutte le firme dei compagni. Per l’intervistata la scuola è stata una bellissima esperienza, anche perché ha avuto la fortuna di avere delle amiche molto unite, tutta la sua infanzia è stata felice e caratterizzata da importanti feste di compleanno, dove tra i regali che preferiva c’era la carta da lettere perché lo scambio di lettere tra amiche era abituale all’epoca. Al termine del colloquio, l’intervistata mostra alcuni dei giochi conservati con affetto, tra cui alcune bambole e dei timbri con i personaggi di Walt Disney: un immaginario protagonista della sua infanzia.
Fonti
M. Galfré, Tutti a scuola! L’istruzione nell’Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.
G. Panvini, Ordine nero, guerriglia rossa, Torino, Einaudi, 2009.
M. Flores e A. De Bernardi, Il Sessantotto, Bologna, Il Mulino, 2003.
Fonti normative:
LEGGE 18 marzo 1968, n. 444, Ordinamento della scuola materna statale. (GU Serie Generale n.103 del 22-04-1968) permalink https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1968/04/22/068U0444/sg
LEGGE 11 ottobre 1986, n. 697, Disciplina del riconoscimento dei diplomi rilasciati dalle Scuole superiori per interpreti e traduttori. (GU Serie Generale n.250 del 27-10-1986) permalink https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1986/10/27/086U0697/sg