L’intervista, della durata di 47:19 minuti, (https://www.youtube.com/watch?v=wyc2JHiGKX4&ab_channel=AnnaGeroni), ha per oggetto la memoria scolastica e d’infanzia di Cinzia Nucci, nata il 30 maggio 1962 a Castiglione dei Pepoli (BO).
La sig. Nucci ha trascorso tutta la sua infanzia presso Roncobilaccio (BO) per poi trasferirsi a Cornacchiaia (FI) dove risiede da oltre 30 anni, l’intervistata ha frequentato la scuola fino al conseguimento del diploma, successivamente è stata iscritta all’università ma che ha abbandonato a causa degli impegni lavorativi.
L’intervistata, parlando della scuola elementare, sostiene di essersi sempre recata a piedi in quanto poco distante dalla sua abitazione, ricorda che la scuola era molto piccola: una sola aula e proprio per questo veniva adottato un doppio turno (mattina e pomeriggio). La struttura non era dotata di bagno per cui i bambini dovevano uscire dalla scuola e attraversare la strada, questo costituiva un disagio rilevante visto che a Roncobilaccio spesso nevica (Crainz, 2005).
Delle attività scolastiche, la sig.ra Nucci, ricorda soprattutto gli esercizi di bella calligrafia e lo stare in compagnia con i suoi coetanei, infine, l’intervistata sostiene che trascorreva il suo tempo libero sempre all’aria aperta a giocare ed esplorare il territorio circostante.
L’intervista prosegue affrontando il tema della scuola media, la sig.ra Nucci, ha frequentato un istituto situato a Castiglione dei Pepoli (BO), servendosi dell’autobus per recarvisi. La scuola costituiva il punto di riferimento per tutti i paesi circostanti, contava 9 classi suddivise in 3 sezioni, l’intervistata, afferma di aver studiato francese come lingua straniera e che in terza media era possibile scegliere tra proseguire lo studio del latino od optare per applicazioni tecniche.
Dati gli anni di riferimento, la sig.ra Nucci, ha frequentato la scuola media unica frutto della riforma del 1962, legge n.1859.
La sig.ra Nucci dichiara di aver sempre avuto una propensione per la manualità e di aver scelto applicazioni tecniche, durante le ore di questa materia, oltre a cucinare gli studenti si applicavano in varie attività “ho fatto un candeliere con la corda con dentro il filo di ferro a tre bracci” (6:24 m.).
Un momento della scuola media che la sig.ra Nucci individua come particolarmente importante è stata la gita effettuata a Marzabotto “li abbiamo conosciuto un partigiano che durante l’eccidio di Marzabotto, ebbe una pallottola in un braccio” (8:02 m.). L’intervistata sostiene che tale esperienza è stata particolarmente significativa, gettando le basi per la sua futura identità politica, ricorda inoltre come un momento altamente formativo le ore di educazione civica, (Galfrè, 2017).
La sig.ra Nucci, sostiene che la consegna della pagella non fosse vissuta con particolare ansia e che i voti erano numerici, l’introduzione del giudizio verbale avverrà solamente nel 1977 con la legge n. 577.
Per quanto riguarda la scuola superiore secondaria, l’intervistata afferma di aver studiato inglese come lingua straniera e che l’insegnamento della religione cattolica fosse obbligatorio, a tal proposito ricorda che l’insegnante era un prete e che “ una mia compagna di classe un po’ carogna si divertiva a metterlo in imbarazzo facendogli domande sul sesso” (12:59 m.).
La sig.ra Nucci, afferma inoltre che “l’anno della maturità credo sia stato l’anno più bello della mia vita” (46:11 m.), gli studenti trascorrevano moltissimo tempo insieme, studiando, organizzando feste, andando a pesca e recandosi in biblioteca.
L’intervistata afferma di non aver mai preso parte a manifestazioni ma di aver sempre partecipato alle assemblee studentesche, quest’ultime erano state introdotte e regolamentate recentemente grazie al DL 416 del 1974.
L’intervista affronta anche argomenti di costume e società in particolare inerenti all’impatto della televisione, la sig.ra Nucci sostiene che i programmi più seguiti da piccola erano la Tv dei Ragazzi, Carosello ma anche gli sceneggiati, (Oliviero, 2018).
Durante la scuola media e superiore, l’intervistata, ricorda invece come fossero i programmi musicali a catalizzare l’attenzione dei suoi coetanei, soprattutto Sanremo e Canzonissima, visto che solo poche famiglie possedevano una tv, i ragazzi avevano l’abitudine di radunarsi nella casa di un anziano del paese per assistere alle trasmissioni “c’era questo vecchietto scandalizzato perché vedeva delle cantanti con la minigonna” (21:32 m.).
Fonti
M. Galfrè, Tutti a scuola! l’istruzione nell’Italia del Novecento, Milano, Carocci, 2017.
G. Crainz, Il paese mancato, Milano, Donzelli, 2005.
S. Oliviero, Crescere negli anni Ottanta, https://ojs.pensamultimedia.it/index.php/siped/article/view/3003, «Pedagogia oggi», 2018.
Fonti normative
Legge 4 agosto 1977, n. 577, Norme sulla valutazione degli alunni e sull'abolizione degli esami di riparazione (GU Serie Generale n.224 del 18-08-1977), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1977/08/18/077U0517/sg
Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg
Decreto del Presidente della Repubblica 31 maggio 1974, n. 416, Istituzione e riordinamento di organi collegiali della scuola materna, elementare, secondaria ed artistica, (GU Serie Generale n.239 del 13-09-1974 - Suppl. Ordinario), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1974/09/13/074U0416/sg