salve a tutti mi chiamo silvia avanzate oggi sono qui con mio padre che diciamo massimo ammazzati sono nato a pescia il 14 giugno del 1959 o un documento qui che identifica il mostro ovviamente a mia figlia ritengo che non ce ne siano certo ci voglia si può direttamente allora oggi noi siamo qua per parlare fare una piccola intervista su temi scolastici e non solo quindi uno spaccato della sua infanzia e della sua adolescenza e quindi parleremo di scuola ma parleremo anche del tempo libero parleremo del quanto esse utilizzare la televisione e tante altre cose che piano piano andremo a vedere allora intanto partiamo subito con la prima domanda che riguarda come vive la scuola e quindi la prima domanda è quanto tempo sei andata a scuola ho frequentato le scuole cosiddette dell'obbligo per cui ho fatto degli elementari e ho frequentato le medie superiori pur non concludendo io le ho frequentate per cinque anni ho ottenuto un diploma di qualifica al terzo anno di scuola media superiore perché io ho frequentato un istituto tecnico e l'istituto prevedeva alla fine del terzo anno prevedeva un esame e veniva rilasciato un diploma di qualifica dopo di che era possibile frequentare un biennio aggiuntivo per poter poi accedere alle scuole universitarie cosa che io ho fatto ma come poi magari possiamo spiegare poi in seguito non ho frequentato con successo perché all'epoca prediligevo l'indipendenza sia economica che di libertà e poi magari approfondiremo in ogni anno te lo ricordi allora io ho frequentato fino al 77 fino al 1977 quindi avevo già a 18 anni mi ricordo che l'ultimo anno da ripetente andiamo a scuola sono tra scuola qualche volta con la macchina quindi avevo già in mente avevo già si aveva la patente per cui ratio era il sì il 77 77 e il 78 ok accettato ok e poi un'altra domanda importante allora noi adesso non l'abbiamo ancora spiegato però ponte buggianese in realtà è un comune molto piccolo nella provincia di pistoia oggi più o meno conta 8.500 abitanti e tu non hai frequentato tutte le scuole a ponte buggianese nonostante insomma questo questo ambiente no campagnolo è no no io ricordo che ho frequentato la prima e seconda elementare in una scuola quindi una frazione del comune di ponte buggianese una piccola scuola puoi dire il nome il nome della scuola questo non lo so azioni a faccia nella frazione di casa bianca era un locale all'epoca che aveva soltanto due aule per cinque classi quindi le elezioni si svolgevano alternando mattina e pomeriggio mi ricordo facevamo un periodo al mattino per il pomeriggio in maniera alternata la scansione all'epoca mi pare che fosse un mese e un mese ma queste ora su questo non sono non ricordo proprio precisissima ricordo però che la maestra che ci insegnava cioè che con la quale ho frequentato la prima elementare l'app è quindi la mia classe era composta da con un unico insegnante ed era composta da ragazzi di prima elementare avevo insieme a me i ragazzi che in realtà facevano anche la seconda elementare quindi la stessa maestra insegnava ad una classe di una trentina dei ragazzi divisi tra prima e seconda elementi stessa oggi a jenin e classi stessi caritas in età le tele viene presa però con [Musica] teoricamente con preparazioni che dovevano essere diverse e quando io ho fatto la seconda elementare l'ho frequentata con i nuovi ragazzi che facevano la settimana nella stessa aula con lo stesso con la stessa maestra contemporaneamente senti ti voglio fare una domanda scusa se ti interrompo la scuola dell'infanzia allora noi sappiamo che appunto nel 1964 è stata istituita la scuola materna perché oggi la chiamiamo scuola dell'infanzia nuove riforme la riforma moratti ha cambiato tutti i nomi è però appunto si chiamava scuola materna statale nonostante ciò però nel 1968 una riforma ha detto appunto che non era obbligatoria allora tu sei andato non sei andato alla sbarra in panno gli atti on air nel 68 frequentavo già delle scuole dell'obbligo per cuffia regionale le mettiamo nel 64 quindi l'anno precedente a che io stessi dalla materna i miei genitori hanno provato a mandarmi a una scuola materna non so se fosse statale o comunque una scuola pubblica so che la facevo dalle suore presumo che fosse provarla sicuramente io ho frequentato questa scuola per pochissimo tempo perché non era molto incline a a sottostare a orari regole vivendo in campagna avevo come posso dire aveva una certa autonomia di movimento da mattina a sera io potevo scorrazzare in giro per per i dintorni ovviamente dentro nintendo ha sempre alle vicinanze di casa ma avevo avevo una mia giornata che che era molto libera e dovermi trovare di punto in bianco costretto a seguire degli orari delle imposizioni tra virgolette che il contesto era quello lo trovavo molto genio non lo volevo fare diverse statue per quando invece sono andato alla scuola elementare che si sa che lì c'erano degli orari c'è un comportamento da seguire c'era un ma ero consapevole che quello forse una cosa che dovevo fare quindi sapevo che a sei anni sarei dovuta andare a scuola e accettata è quello della rai con tanto da imparare a leggere e anche contento di imparare a leggere e scrivere sapevo che dovevo farlo per cui l'ho frequentata in maniera normale con accettabile regole rimanendo come posso dire comportandomi anche come ci si aspetta che un ragazzo che va a scuola ci si comporti cosa che invece non diciamo che per me era definito all'asilo veniva chiamato dovevo andare all'asilo no sapevo che non era una cosa e non ci volevo andare è difatti i miei genitori mi hanno tenuto un pochino ma quando tutte le mattine facevo delle storie di persone delle storie prima di poter rientrare socievole delle storie nei volumi insomma hanno desistito ma fermiamoci qua se siamo quel materia e dove lo frequenta le insomma se ti ricordi domanda me la ricordo benissimo ricorda alcune anche alcuni episodi della scuola materna perché mi ricordo anche che ci dormivano si mangiava lì e poi le suore ci portavano una stanza ci facevano al sud e materassini e c'era il cosiddetto sonnellino pomeridiano cosa che io assolutamente non è la moglie di un uomo ma ci vado no no non vanno a la costruzione dove dormire a quell'orario per forza ma erano cose non non andava quindi non ricordo se disturbavo meno probabilmente sì però non non lo volevo fare i ricordi metà in che hanno portato perché io ho detto avevano dato quattro anni per l'anno precedente allora 25 anni nello 50 l'anno precedente al fatto che io e lo accedesse alla scuola dell'età e questa questo questo asilo questa questa scuola materna gestita da del suo non mi ricordo di che ordine era si trovava nella nella frazione di traversale ed è una piccola frazione del comune di massa e cozzile un comune limitrofo qui al nostro come però sì anche se così le è comunque più o meno paragonabile come grandezza sì sì sì sì sì come si si è una piccola frazione e mi portavano mi avrebbero voluto portare la vita io non ricordo da per quanto ci sono andato so che ci sono andato per pochissimo tempo ci sono anche altri episodi però che quando si è iniziato a parlare della scuola elementare io gente ho raccontato della prima e seconda elementare come veniva organizzato la scuola come la frequentavo una cosa che fortunatamente i miei genitori hanno capito che da un punto di vista di istruzione della maestra che doveva gestire due classi e così mi sarebbe toccato per la terza e la scuola aperto la mente è anni avrei dovuto fare la terza elementare c'era ragazzi di quarta conomica maestra avrei dovuto fare la quarta con i ragazzi di terza sempre con un'amica maestra cosa che abbiamo appunto di vista del profitto scolastico probabilmente anzi senza probabilmente i miei genitori fortunatamente l'anno hanno capito quindi sarà un po avuto sì ho avuto la possibilità la fortuna di essere mandato in una scuola elementare a motivazioni terme a proseguire gli studi elementari e io ho frequentato la terza la quarta e la finita in un istituto a matri fatica e istituto edmondo de amicis di montecatini terme con con onesta che mi ha preso terza elementare mi ha portato fino alla quinta ricordo anche perfettamente il divario e l'ho avvertito anche se pure non consapevolmente cioè mi rendo conto adesso il secondo dal tempo che una volta che sono arrivato a questa scuola ragazzi di terza che avevano un passo diverso da quello che io ero certo ero abituato eppure avendo una maestra che era una mamma che ci ha insegnato a leggere né scrivere mi ha insegnato a leggere ma una volta che sono arrivato con i ragazzi di terza uscendo da questa realtà rurale la mia maestra come posso dire considerarci considerava o perlomeno considerava me questo me lo ricordo bene con con un ragazzo bravo con un ragazzo che mi dava 10 mi dava 10 10 10 quindi io avevo la sensazione di essere non dico un fenomeno ma quasi perché c'è la tornavo a casa perché poi all'interno della scuola elementare di una piccola frazione di campagna c'erano anche soggetti che provenivano sempre dalla zona ma con una la cultura dell'epoca delle famiglie come posso dire era una grande maggioranza avevamo famiglie di conta di certo la voglia di contadini con un grado di istruzione all'interno della famiglia piuttosto scarsa alcuni probabilmente alcuni genitori di avviato i miei compagni forse non sapevano neanche nel leggere le sponde c'era solo da lavorare tra seguire i ragazzi all'epoca non era come adesso che i ragazzi vengono seguiti venivano portate a scuola fa l'attivita discorrendo all'epoca venivano mandate a scuola perché ci dovevano però molti dei miei compagni dell'epoca hanno fatto le medie sono andati a lavorare non c'era tempo per lo studio lo studio non veniva considerato nelle famiglie dell'epoca che lo meno nelle famiglie e contadini dell'epoca una cosa importante si doveva fare sia importante saper leggere e scrivere ma poi una volta finita la terza media i ragazzi erano considerate forza lavoro per cui dovevano trovarsi un attività e contribuire al mondo allevati le faccio anche io no no finisce finisce se nascevo io ho avuto invece la fortuna di essere mandato a queste scuole volevo ribadire proprio il fatto della fortuna perché quando mi sono trovato in terza elementare anche se ragazzi mi sono proprio accorto pur essendo un ragazza piccolino del diwali che c'era tra me quando mi sono trovato a correre con gente che correva e ho avuto il fiato perché non riuscivo non avevo i loro po la sua è stata una fortuna per me è stata una fortuna ho trovato una mano dietro a me in qualche maniera ci si è anche si è applicato e mi ha dedicato tempo in modo da poterli farmi da poter far recuperare il passo ci ha creduto cosa perché io che ho fatto è effettivamente è permesso una bella fortuna quindi devo ringraziare i genitori che mi hanno dato questa opportunità senti ti volevo fare una domanda visto che appunto hai parlato diciamo anche di un divario sociale possiamo parlare quasi da sei giovani da un divario sociale né ragazzo di campagna che i ragazzi di città c'era un'enorme rivelato e sociale diciamo che appunto c'è un tema che mi è molto mi è molto caro ed è il tema delle bocciature praticamente c'è stato un periodo nel tuo tempo e diciamo che c'era una grandissima selezione a scuola che avveniva tramite la bocciatura ovvero quando praticamente c'è stato l'innalzamento e l'accrescimento anche di quello che era la scolarità e quindi in qualche maniera si è visto a scuola la necessità di come possiamo dirla con la premessa per l'abbassamento della della cultura no e quindi cosa succedeva a scuola gli insegnanti continuavano nonostante fosse stata istituita la scuola media unica nel 1962 gli insegnanti continuavano a operare una forte selezione con questi studenti e quindi chi volevo chiedere appunto nonostante la funzione della scuola fosse cambiata perché appunto quelli introduzione la scuola media unica la funzione era quella di promuovere una formazione di base ti volevo chiedere se ti è mai capitato di avere in classe e bocciati non solo alle elementari a te lo chiedo in generale comunque insomma che forse alla scuola media e alle scuole superiori e se tu sei mai bocciato parlo io non sono mai bocciato fino a che non ho frequentato il biennio alle medie superiori quindi io ho fatto cinque anni di elementari medie e tre anni di scuola superiore ma senza una goccia cervello fate anche maniera mediamente parole ai fatti diciamo pure non avendo a volte e non avendo voglia di andare a scuola e carenze ma le ho fatte per quanto riguarda elementari io avevo prima e seconda non ricordo se con me c'era prima li mentale qualcuno che era stato annunciato la seconda ma questo non ho avuto alle medie dalle alle elementari nel triennio poi sono andato a scuola montecatini un ragazzo bocciato in quinta elementare e ha rifatto la più intel e mentale con me ma era un ragazzo con i con il quale io avevo anche istinto non dico non ci sia particolare per la come tutti i ragazzi ma gli insegnanti tendevano a emarginarlo sia sia l'insegnante che nella famiglia c'è veniva ammonito dal fatto che non dovevo frequentare certe certe compagnie certi elementi era meglio lasciarli ed è una cosa che per sempre ma la già accettato malvolentieri turno rendendomi conto del ragazzino cosa significasse veramente adesso siamo vicino cosa veramente succede ma ecco così veniva si veniva proprio esortati dal dal questo perché c'era un impostazione di una scuola che nonostante stesse piano piano e volgendo era comunque sempre rimasta che certe compagnie avrebbero potuto trascinarmi in come posso dire al nostro di area ad assumere atteggiamenti e comportamenti che erano da evitare e questo l'ho avuto alle elementari non inter e mentale ho avuto anche dei ripetenti alle medie e io non avvertiva una particolare 16 sapevo che si poteva bocciare sapevo che c'erano dei bocciati io non avvertiva come posso dire che c'è il perché impegnati selezionato non ero in grado di capire non è detto che questo sia effettivamente poi è successo nella tua scuola c'è questa è dual core mio ricordo che io ricordo che veniva esaltato dalle nostre quietare brucia cioè che anche nelle relazioni personali quindi nel doposcuola nel nello sci sci assieme no no no non dovevo farlo è il classico me ma io avrei dovuto tra virgolette in iraq io comunque tenere delle relazioni piuttosto distaccate cosa che i ragazzi con il carattere che avevo io era per me era molto difficile io ero una persona e soprattutto volevamo all'epoca era libero per neve tutti tutti tutti che voglio fare un appunto proprio per questo una domanda rispetto a queste cattive compagnie ti ricordi ora forse anche col senno di oggi quindi ora sei un adulto quindi ti ricordi se queste cattive compagnie per caso erano magari provenivano da ceti sociali più bassi probabilmente sì io non ti vaio m montani e non dico probabilmente perché come posso dire all'epoca io perciò anch'io personalmente non provenendo da un ceto io vengo da una famiglia molto umile famiglia che per quanto riguarda la famiglia della mamma erano coloni i messaggi quindi dalla parte del babbo si aveva il mio nonno paterno aveva possedevano della terra per cui era proprietario terriero tra virgolette aveva un piccolo appezzamento avevamo contadini emancipa passo in più rispetto alla famiglia di una mamma maria certa distrazione stesso senso siamo visto che siamo in tema di bocciature esami allora diciamo che io so appunto che ci sono al sostenuto l'esame di seconda elementare secondo la casa che noi la classe la mia classica 94 qui anche la pagella che riporta che voti del dell'esame di se io tutte le pagelle delle elementari i miei genitori l'hanno conservate io detengo anch'io come come testimonianza della vita passata e ho il diploma di licenza elementare o il fascicolo personale e questo mi ha seguito anche alle alle alle medie è un fascicolo personale che ho soltanto due pagelle delle scuole la media quella difesa e sulla pagella di seconda c'è proprio il voto perché solo noi nel 2003 io ho fatto la quinta elementare nel 2004 e io non lo sono stata il primo anno a non fare nemmeno l'esame di quinta elementare quindi nel 2003 è stato abolito l'esame di quinta elementare quella riforma moratti l'ho sostenuto anche quello esattamente perché poi l'esame della seconda elementare è stato abolito nel 1977 quindi via che ha preso peraltro ricordo di aver vissuto l'esperienza dell'esame con un'esperienza bella nel senso che c'era attenzione ragazzi bisogna studiare perché poi volete fare l'esame c'è questo ci spingeva ovviamente era un po lo spauracchio che veniva citato dagli insegnanti vi dovete preparare bell'esame poi ricordato michele santi però io ero ansioso di arrivare all'esame ma non ansioso non è una mafia che mi metteva timore era un'ansia che mi spronava ad arrivarci per poterlo fare cioè la mia ragazza nata erice da poterlo motivato ho un ricordo ancora piuttosto ogni tipo di un flash l'ho ancora mi fido nella memoria dell'esame di seconda elementare e ricordo che la maestra mi fece eleggere cresce leggermente cioè leggere anche ha dato macro un piccolo brano davanti c'era la lettura come come prova d'esame questo me lo ricordo felice va da sostenere cioè dalle legge e mi ricordo che questa insegnante mi ricordo anche il suo nome si chiamava il dac ercolini e ci insegna a leggere celle e puntava molto sul fatto che il si leggesse in maniera espressiva per cui ci si focalizza molto l'attenzione o per lo meno su quello che io ricordo che mi mi colpì il fatto che le virgole punti non fossero messi lì per semplice bellezza ma che avessero un significato e questa sembra paese e questo significato si traducesse nel leggere in maniera non la cantilena non la matina inesatto non la cantilena non so quanto io poi nel questa lettura ho fatto cantilena o abbia veramente letto con espressività però mi ricordo questo corso almeno ricordo alimentari era tutto soddisfatto di poter leggere con questa espressività guardando ai fatti e alle virgole magari prendendo probabilmente cioè non mi ricordo questa cosa non è però questo è questo particolare dell'esame seconda l'ho ancora vivo nella nella memoria e senti sempre parlando del degli esami gli esami di riparazione esami di riparazione io li ha sostenuti al primo anno delle scuole superiori perché sono uscito dalle dalle scuole medie come oggetto in maniera abbastanza normale e senza grosse lodi ma senza neanche particolari ok ho frequentato un istituto tecnico a questo sito tecnico io sono andato perché affascinato dal dal poter fare la mia scuola comprendeva dei lavoratori ma un un laboratorio per che ho fatto nel secondo tecnico industriale la mia l'ho fatto a pistoia ok e l'istituto si chiama antonio pacinotti esiste ancora e io sono andato con una formazione elettronica quindi la mia era un non elettrotecnica proprio elettronica anche se la materia elettrotecnica non c'era era affascinata da questo o da questo da questo mondo questa particolare attività mercati va in modo particolare e ho avuto cioè io la mia idea di scuola che dovesse andare a questo istituto tecnico e l'italiano tra virgolette la matematica e la lingua straniera non fossero poi così importanti per il conseguimento dello scopo che io mi ero prefisso andarono non erano magari in indirizzo insomma non aveva per me avevo amate o erano aspetta domanda erano non erano materie di indirizzo per te non avevano quell'importante che ogni anno vedono concordanza ovviamente io dovevo quest'istituto avrebbe dovuto fermarmi e saper come posso dire per farla breve aggiustare un televisore e conoscerne il funzionamento questa è una cosa che affascina e mi affascinava questa è una cosa che io facevo in maniera piuttosto proficua perché mi interessava amici dedicavo 0 cosa che però poi saper [Musica] altre cose cioè non non capirlo non ne capivo l'importanza ok gli insegnati mi ricordo come ricorda un'altra cosa che li veramente la selezione di insegnati operava una selezione piuttosto massiccio io ho avuto la fortuna di essere semplicemente rimandato a due materie e me lo ricordo ancora italiani hanno una certa che la lam di scuola e quindi se nel 71 fatto la primavela la classe insomma quale classe era il primo anno di istituto la prima era prima elettronici e avevamo mi ricorda eravamo 31 31 ragazzi nella stessa classe gas che livio gli insegnanti hanno curato veramente una fortissima selezione come libero io sono stato di mandato a delle materie ho sempre avuto un'altra fortuna che i miei genitori mi hanno preso e ne hanno rispedito a fare tutta lo stato di petizione dalla mia ex maestra delle elementari che prendendomi con cioè cioci pigno mettendomi sotto torchio è riuscita a farmi riparare brillantemente gli esami di settembre è riuscita non solo a farmi riparare agli esami mai riuscita in qualche maniera a farmi comprendere un metodo di studio cosa che applicata al gli anni successivi io sono arrivato in terza superiore in maniera piuttosto agire perché studiavo qui costantemente quel poco che mi serviva per non brillare in maniera particolare invito che non è per fare poi finita la terza sono iniziate altre sono subentrate iniziali sono subentrate un'adolescenza un po diversa cioè aveva metà campo fino a cominciato a interessarmi uscire con gli amici con le ragazzine con la vita dal giovanotto da da da da e allora lì sono iniziate non dico le prime forche perché la prima forca ricordo di averla fatta in terza media ne feci mi sembra 222 perché avevo imparato a imitare la firma del vino mamba la tua e spezione e ne approfitta e facendo due forti chissà perché c'è non avevo la necessità di fare la corte però era la frase di spazio reno sia il messaggio nella trasmissione il fatto di aver che hanno mai peccato non non in quel momento ok questa cosa l'ha ripetuta la superiore in maniera molto saltuario l'ha fatta qualche forte qualche forca diciamo anche strategica però poi io avevo un insegnate mi ricorda ancora un insieme al 3d fisica che ci insegnava e ci diceva al momento il programma va compiti compiti edifici che diceva ragazzi allora mi raccomando nella prossima settimana fra dieci giorni c'è il compito di fisica e ci diceva sempre ragazzi mi raccomando cercato di non aver la disgrazia di sentirmi male perché le disgrazie diceva non vengono mai sole se avete la disgrazia di sentirmi male aveva disgrazia di prendere due al compito quindi cercate di non mancano e questo lo faceva perché sapeva che in classe no ce l'ho io ma non era un discorso rivolto a me personalmente ma a volte venivano applicate delle forze strategiche un giorno dei corpi che si sentiva male ed era un peccato perché professore avrebbe potuto dargli mi diceva non c'era un recupero del compito 3 4 giorni di noi non lo applica in realtà si diceva lui lo faceva per l'interrogazione ok non era un tempo cioè non era un refuso che ti diceva ti faccio recuperare compito vieni che ti faccia recuperare il 2 grazie a ciò che cooper all'educazione e a divieti intervenuto quindi ma lui proprio per proprio per noi per non farci fare forte a diceva ragazzi mi raccomando cercate di non avere la disgrazia di sentirmi male perché non è che uno tornava il giorno dopo a scuola con la giustificazione diceva ho fatto folk a calcio bello dice mi sono sentita male e questa la giustificazione e lui per evitare questa cosa usava questo questo credo per quanto riguarda me e la fisica io non avevo questo problema nel senso che per me la fisica in una materia che mi ha sempre affascinato studiata volentieri c'era interesse una concezione risultati ripeto non ero uno studente tempi di altissimo nemo detto questione delle materie che mi che mi piaceva non interessavano le forti a volte le facevo perché non tanto per le coppie ma perché mi piaceva cioè delle prodotte compagnie frequentavo le tutte compagnie che i miei mi hanno sempre esortato a non frequentare io invece le frequentavo e facevo fu sempre visto che stiamo appunto in tema di amicizie ci sono ancora degli amici con cui stai in contatto che appunto frequentavi probabilmente non so cosa pensare forse più alle scuole superiori ora sei anche degli amici delle rane a scuole delle scuole medie a devo più ci saluta finisce alla quinta elementare l'insegnante che ho avuto con l'insegnante elementare ha operato in modo in maniera che tutti i ragazzi da quinta elementare frequentassero le scuole medie che in un istituto sempre a montecatini che si chiama che so se ancora ci sono la dante alighieri e fece nuove allora che ci trovassimo tutti non unica sezione anche questo fu un enorme vantaggio sicuramente continuato le amicizie non solo abbiamo continua con l'amicizia ma eravamo una classe questo poi anche a detta degli insegnanti con il quale poi ho avuto modo di parlare anche successivamente ma è stato nel 2000 tace per noi ragazzi perché avevamo un passo avevamo un passo e tutti avevamo lo stesso passo aveva un passo fatto da un insegnante di scuola elementare che cia io sono arrivato ad odiarla perché ci ha tartassato ma aveva uno scopo è di questa di questo loro come posso dire è colpa mia signora meno tra rosina mille il nome perché io ormai non l'ho sentita nominare tante volte a casa mia mente il mio su qualcosa scusate ma davvero c'è problemi anzi devo a lei siero quel poco più impalato gliel'ho detto ricordo anche che una volta che ho scritto già senza accento è la solita questa raccogliere me lo fece scrivere mille volte io tornai a casa e disperato dove scrive le mille volte c'è in terza elementare per te lo ricordi ancora si solo scriverebbe che sbagliato è ormai sente ecco dove scrivere mille volte la parola già mesi già mille volte c'è diventa era un'impresa ardua e l'avrei dovuto fare per il giorno dopo e io comincio a scrivere già già sul quaderno ma dopo un po questo già si sapeva e aveva già veramente io ne avevo scritto diverse pagine di essi massima questi sono e basta sono mille ma figuriamoci se si mette a contatto e invece ebbe un altro grande insegnamento da queste maestre l'applicazione delle tabelline e vi spiego il già scritto da un ragazzo di terza elementare su un quaderno di sesso mentale che aveva le righe mi ricordo si cambiava il paderno con delle righe particolare ci assiste alle mentale sempre è un già scritto che in maniera molto schematica cioè se metto 5 già nella prima riga ne metto 5 nella seconda e 5 nella terza e 5 nella quarta e così via al fondo vernate sì e io cioè che fu quello il mio perché io scrissi diverse pagine scritte in maniera piuttosto ordinaria perché terza elementare si scrive che in maniera piuttosto che la maestra per contarle a me che piega o morte applicò l'età benzina e fece fece piuttosto 1 2 3 4 5 1 2 4 5 6 7 5 30 30 nella prima 30 nella seconda conto quanto disse qui non è fatta neanche la metà venisse ascoltati da tempo fino a domani se no i farmi mille volte già entro domani diventano 2000 quindi dovrete scrivere mille volte già è un colpo solo mi insegnò l'importanza delle tabelline perché non era la punizione del mille volte già ma mi resi conto che come applicando un semplice si potesse contare mille senza durare troppa fatica perché mi fido è nostra che era dura ma sapeva insieme sapeva insieme sapeva farsi rispettare sapeva insegnare ci mandò c'è fece in modo in maniera da perché poi ci voleva perché poi si interessava a noi ragazzi caneva uscite ci fece scrivere in questo istituto di scuola media di scuola media ci fece essere tutto in una classe e come ripeto fu un enorme vantaggio per gli insegnanti perché si trovarono una classe di ragazzi ha come un livello di preparazione tutti umani che forse alto o basso ma era tutti uguali scendi gli insegnanti potevano fare le loro lezioni senza dover perdere tempo a far recuperare qualcuno a far rallentare qualche domanda e abbastanza uniforme diciamo passiamo invece io l'avvio tonico io ho ho degli amici e le elementari perché ricordo ma a questo punto ricordi di amici degli elementari di montecatini con i quali ancora specialmente uno particolare siamo anche se la vita ci separa perché abbiamo attività diverse abbiamo le nostre famiglie i nostri interessi però con i quali ancora con il quale ancora mi sento qualche volta mi vedo e o delle amicizie ancora dei ragazzi delle scuole delle superiori che nonostante siano passati tantissimi anni non recentemente ma ancora ci si sente con alcuni mi sono visto ancora abbastanza recentemente con i quali abbiamo fatto ancora delle scene parlavo prima della selezione che prima superiore a parte selezione si veniva operata ecco io mi ricordo che partendo in 30 in prima e arrivammo in undici accipicchia in testa ci picchia di cerano selezione cioè né tendevano a scoraggiare a studiare cioè nascono già commedia non è che tendesse la scuola giove studiare tendevano selezionare a selezionare a mandare avanti che aveva voglia di studiare perché l'istituto tecnico purtroppo era considerato un istituto al quale si andava proprio per non studiare cioè se andava a scuola tanto erano se non era un liceo nella visione dell'epoca andava il liceo seri uno che che aveva voglia di studiare andare nel suo tecnico sei uno che non aveva voglia distinta e invece li tendevano a farti considerare che la scuola è la scuola che fosse tecnica o meno che comunque avresti dovuto imparare qualcosa per cui se ci volete andare nessuno ti costringeva ma se ci volevi andare per lo meno non avremmo avuto non ha sicuramente non avremmo avuto la preparazione di un liceo c'è però se volete andare di comunque qualcosa dove c'è anche da dire che comunque sempre parlando di leggi e tutto quanto nel 1969 e c'è stata una legge che ha permesso poi a tutte le scuole secondarie quindi verso gli istituti superiori chiunque frequentasse qualsiasi scuola superiore poi potesse poi accedere e delle università quindi diciamo che comunque c'era già stato un cambiamento come fa chi c'era il diploma di qualifica di terza il terzo di terza superiore al colore ma come ho detto io poi ho trovato a fare la quarta se poi non dico ma quello comunque avere una licenza di share con diploma potendo ovviamente lì però io ho cominciato queste forche per me ha condizionato pesantemente il mio rendimento degli studi ea quel punto ho trovato fui bocciato in quarta io ho riprovato a fare la quarta ma ho ritrovato semplicemente cioè semplicemente ho dato retta a un vecchio proverbio del mio nonno paterno che mi diceva sempre ricordati massimo è meglio un bravo lavoratore piuttosto che un creativo studente quindi non con questo che non volesse che io lo seguissi italia però mi metteva in guardia da riflettere su quello che io avessi voluto fare avevo 18 anni quindi per me fuori fu il momento che dovette scendere e scelsi di di lavoro e ho fatto la mia vita ma da allora senti tornando a un attimino prima si parlava degli insegnanti la maestra rosina appunto e com'era il diciamo il rapporto tra docente e studente rifiuti oi ora per esempio insomma si parlava della maestra rosina era era un rapporto abbastanza cioè come posso dire c'era il rispetto dell'autorità veniva insegnato rispetto per cui noi si entra in classe quando entrava l'insegnante si alzeranno in piedi quando entrava un qualsiasi altro persona ci alzavamo in piedi che forse direttore che fossero altro insegnante che forse davamo il buongiorno pretendeva attenzione è un rapporto abbastanza autoritario che porterà c'era la la punizione di andare dietro la lavagna c'era la condizione anche alle locali di essere buttata fuori dalla porta cioè si masturbava oltre misura e quindi il rapporto era in classe si stanzia c'erano delle regole d'astici alle 9 le regole da seguire se queste regole venivano fatte anche rispettare era un'epoca dove dove il rimprovero dell'insegnante veniva considerato anche dal patto della famiglia non solo da parte delle braccia ma anche da parte della famiglia un qualcosa che no che non sarebbe dovuto avvenire io ho sempre avuto l'insegnamento che se fossi tornata a casa e la maestra mi avesse dato uno scapaccione e mia mamma mi diceva sempre ricordati se torni a casa e so che cresce uno scapaccione della maestra ricordati che io te l'ho già dott quindi no non mi chiedeva il perché la maestra mi avesse dato lo scapaccione la condizione ma semplicemente perché io questo che faccio la maestra non avesse donato era giusto che me lo avesse dato il mio babbo avrebbe ribadito per cui questa è la era il rapporto tra studenti e insieme insegnante e immagino quindi diciamo c'erano anche per esempio quando veniva consegnata la pagella le famose pagelle c'erano premi punizioni a premi e punizioni io punizioni particolari per un cattivo voto non ho mai avuto non marty veniva minacciato di avere delle punizioni per i cattivi inutili e qualche volta probabilmente nelle sale anche merita condizione ho avuto dei primi ho avuto il motorino come regalo per l'esame di terza media gli altri c'era ho avuto sì ho avuto ho avuto dei preti per i conseguimenti degli studi erano che amy che c'è che venivano come posso dire venivano fatti dai genitori perché insomma ci facesse piacere anche loro prima mi ha detto che appunto ti avevano mandato alla scuola montecatini perché ritenevano che ci fosse una forma di istruzione diciamo qualitativamente parlando migliore ma lo immagino fortuna c'era un'attenzione da parte dei genitori o suicidio sì questa attenzione non c'è penso anche di sapere da cosa sia derivata io ho avuto questa possibilità ho avuto questa possibilità perché sono stata una serie di concomitanze che me l'hanno anche consentito di andare a scuola la mattina con la famiglia di contadini non potevano permettersi di accompagnare figlia montecatini tutte le notti come non ci sarebbero potuti permettere di venirmi a riprendere tutte le mattine io ho avuto la fortuna di avere la possibilità perché questa insegnate in qualche maniera era una persona che era era moglie di un cugino quindi era in qualche maniera pur non essendo in cui una parente diretta in qualche maniera la famiglia frequentava la nostra casa veniva a casa nostra città a prendere dei prodotti agricoli a casa a casa nostra esaltato i miei genitori a fargli cambiare scuola questa è stata la mia fortuna e poi avuto la fortuna di poter frequentare la scuola mattina quindi perché avevano sì fratello il mio babbo che lavora a un terribile quindi avrebbe potuto accompagnarmi mentre lui andava al lavoro avrebbe potuto accompagnarle se quando tornava a casa dal lavoro avrebbe potuto riportando gli orari non combaciavano ma lui non aspettiamo a me li aspettavo ok lei c'era un particolare questo nuovo d'arco famiglia che lui entrava molto presto al lavoro quindi non c'è lui aveva una bottega di barbiere e lui si recava al lavoro la mattina credo che 77 e mezza per certa in mezzo e penso che fossimo mantenerla telefoniche passato nelle cose stavo molto fuori della scuola solo ad aspettare che la scuola arriva alle 8 e 20 mi sembra il problema era che quando pioveva o quando nasceva freddo particolare perché la squadra si svolge la giovane aprire un giornale stare lì fuori della scuola non c'erano settore c'era il portone e se pioveva testabili attaccata al portone ma anche con l'ombrello ma c'è ma in qualche maniera non è che allora ricordo che c'era il custode della scuola lo sapeva pover uomo lui apriva la scuola cioè si recava a scuola molto prima dell'orario di apertura perché avrebbe dovuto comunque aprire la scuola a far partire il riscaldamento ma c'è di operazione che richiedevano un po di tempo prima dell'inglese poi avrebbe dovuto solo alla campanella tlc e mi ricordo che pover uomo quando se ne accorse tutte le mattine veniva a guardare io non so se guardava anche prima che arrivassi però ricordo che non aspettavo e moltissimo il folk apriva il portone metteva la festa fuori vedeva che errori ma sarà in area centrale insomma è sempre meglio che aspettare né fuori cosa che oggi un ragazzo di alimentari potrebbe fare nessun genitore che vi farebbe fare questa cosa ah ok ma all'epoca era allora così sicuramente c'erano vogliamo nomen omen e preoccupazione c'è la cena cena morendo e non lo so però così era così della dovevi sbrigare adesso ok e allora ti chiedo a questo punto visto che abbiamo parlato del dell'inverno frame qual era il tipo di abbigliamento che utilizzerà la scuola o per le attività anche jimmy che cioè alle elementari ginnastica che non ricordi del fatto classica ok anche se attività motorie so che cosa si forse la maestra città cercate qualcosa certo era un ricordo particolare alle medie avevamo la la tuta compravamo l'acuta le scarpe da ginnastica e nell'ora di educazione fisica ci cambiavamo come si andava col sacchetto della tuta e si andava alla palestra uscivamo dalla scuola la quale se non avevamo attaccare alla scuola c'erano una distanza relativamente centimetri io so quanto sia le 400.000 in colonna con l'insegnante ci cambiavamo facevamo le lezioni di educazione fisica in palestra ci ricambiamo e li fermiamo ok la strada per le ore successive e questo era dall'attività di abbigliamento abbigliamento particolare quando io ho fatto le elementari e medie non c'è ma non c'era nemmeno alle medie certo non lo vivevo non doveva andare vestita con un abbigliamento e particolare non c'era c'era il grembiule immagino fino alle medie alle medie si avevamo la divisa in cosa consisteva era un grembiule nero con per le maschere un grembiule nero con una giacca e cravatta blu per le bimbe era un grembiule chiaro con bollettino di colore diverso insomma o bianco o bianco non c'è la cera a scuola andavamo con questo ok le classi erano miste maschi femmine sia da partire dalla scuola sì sì sì sì o rifiutare che con la sinistra ovviamente il residuo tecnico per quanto non cesso escluso eravamo tutti i maschi ma solo ecco solo per un probabilmente di un indirizzo di studi comunque che fosse precluso alle ragazze semplicemente che i ragazzi all'epoca non c'era ok e poi allora visto che appunto siamo ritornati sulla scuola ti volevo chiedere se frequentavi la classe e l'insegnamento di religione cattolico perché non c'era la possibilità di lavoro io provengo da una famiglia profondamente cattolica non lo sarà nemmeno sognato di una certa non frequentarlo e di non sì io frequentavo in ogni tappa ovviamente c'è ovviamente se no sembra diciamo che l'ora di religione non veniva vissuta come un ora per popolarmente ok gli insegnanti di religione facevano fatica a tenerci tranquilli perché in qualche maniera non lo so ma ci sentivamo autorizzati a sgarrare un pochino dal del territorio che come funzionava mi ricordo che mi ricordo che dovevamo fare un quadro dovevamo avere un quaderno di religione mi ricordo che dovevamo dovevamo riempirlo certo credo che l'insegnate cc cc spiegava ci raccontava episodi del vangelo noi avremmo dovuto in qualche maniera fare dei disegnini insomma esprimere una riflessione magari mi ricordo anche io questo arrivato in terza in terza media questo quaderno di religione che io mi ricordo che ero rimasto non indietro no no no perché ci vengono dati i compiti a casa ovviamente cinema di giovani e io al meglio facevo quelli che che avrei dovuto fare anche quello di religione avrei dovuto fare però diciamo che mi sentivo autorizzato e mi ricordo che arriva in fondo alla terza edizione e io questo quaderno delusione mi ricordo che non c'è abbiamo fatto un po me ne mancava tantissimo e mi ricordo che ebbi la fortuna aveva una ragazzina in con me in terza media la fidanzatina o un'amica era è un'amica ma io a questa amica piaceva ok piaceva anche a me ma non avevo il coraggio di di ceramidi esprimendo però mi ricordano cosa che lei per dimostrargli quanto ci tenesse e io tordello lei mi fece mi rifeci tutto il quaderno dice arrivo una mattina mi disse guarda te l'ho fatto io accipicchia doveva bere volta demoni dovremo abbassare ora senti a un astenuto contatti ora abbiamo pochi non la vedo io con questo ringraziamo matteo futuro contatti anche dopo professionalmente perché di montecatini e cosa fa sì io faccio un'attività di commercio lei si è servita da me importante ma ho capito bene senti ti faccio le ultime domande è praticamente abbiamo parlato anche dei compiti quindi cui mi riallaccio un pochino a al tempo libero cosa facevi allora ovviamente se facevi compiti nel pomeriggio in che cosa consistevano e che cosa facevi poi nel tempo libero qui in quel tempo che non era più da dedicare alla scuola ma da dedicare proprio al divertimento allora ovviamente anche qui difficile perché il tempo libero è sempre tempo libero e ovvio che col cambiare dell'età interessi cambia certo che se le attività ha neanche uno fa nel tempo libero cambiano io mi ricordo che alimentari era tempo libero era era lo scorrazzare noi giocare io ho giocato molto fuori fuori casa il gioco per me si svolgeva fuori non era il gioco davanti alla televisione anche perché la televisione all'epoca diciamo che non c'è la televisione casa l'ho avuta otterranno l'ho avuta l'anno post ricordarlo c'è posso ricordarlo possiamo ricavando dal fatto che la fine anche se in casa in casa mia casa mia come famiglia patriarcale hintermann di a discendere dal nonno dal mio babbo dal mio zio che vivevamo tutti sotto lo stesso tetto e nuclei familiari e poi bianchi a quanti fratelli cioè quanti eravate voi credo tre nuclei familiari sotto un'unica cioè in un'unica finita ciò la televisione è entrata in casa mia per seguire i funerali di papa giovanni xxiii ne vogliono nè 63 credo nel 63 però fu acquistata per seguire il funerale cosa che fu acquistato da fiore funerale fu tu mi ricordo messa su questo metti tutto il mese tutto era la tipica il tipico mobile da cucina tranne metti tutto il tavolo le sedie e la quale ok va bene non esistevano i nuovi immobili è ok certo c'erano quindi a chi c'era un lato mobile ma era funzionale erano scolapiatti sopra venivano lavati piatti hanno messi questi dati che non venivano ceva articolavano asciugamano queste questa televisione mi ricorda la messa ci metti tutto ed era costantemente spetta cioè se segui funerali ma io non ne sentivo la necessità di accendere per per vari motivi ero piccolino non ce l'avevo prima non ne sentivo la mancanza dopo i funerali del papa pover uomo non che voglia dire che non interessate alle comiche non avevano un particolare interesse da parte mia non celano programmi degni di attirare un ragazzo alla tv cosa che poi cambiò alcuni anni fa cioè degli anni poi mi ricordo che c'era la tv dei ragazzi allora mi ricordo che da fuori correvo in casa a guardare che ore fossero per poi mi ricordo poter accendere il televisore per poter seguire la tv delle grazie perché ma ricordo anche che i programmi televisivi non iniziavano prima di quell'ora se si fosse acceso il televisore prima c'era il monoscopio che era un posso dire un karma una schermata video che aveva delle funzioni tecniche che c'erano emetteva un unica nota è l'audio è questo ma proprio questa figura che figurava era un cerchio con varie calibrature che poi io lo ho capito a cosa servisse quando sono andato a fare d'istituto serviva a tar aver televisione se televisione si sciuparla accendendo il televisore se il video si accedeva funzionava una volta che fosse accesso e con il suono tara ville audio perché aveva una frequenza unica che mi ricordo anche a quanto forse la frequenza 800 hertz e la figura avendo queste linee chiave che la figura all'epoca era solo in via anche ai mesi avendo queste queste linee picchialepri chanoux le più ampie e più fini dovevi tarare lo schermo in modo che tutto fosse visibile in maniera nitida se questa figura appariva in maniera netta e mettere il televisore che questa figura parissi maniera nitida e l'audio era tarato che dove di misurare la frequenza con cui e 800 euro l'apparato audio funzionava in maniera corretta apparato video funziona ovviamente quando si accende via se anni quando c'è niente per aiutarsi a ragazzi in genere era un telefilm una serie qualcosa è dall'epoca si seguiva in tintin zorro queste qui dei ragazzi di padre brown poi inseguito ora non mi ricordo con che ordine cronologico insomma questa è la dopodichè la fede si spengeva se vi accendeva la sera quando la famiglia si riuniva e per poter bene leggo che c'è non soltanto due canali primo e secondo e trasmettevano film una volta la settimana un canale una volta una settimana fa male in generale uno di martedì si possono lunedì e mercoledì e poi c'erano programmi di attualità e di politica o di documentari documentario io non li ricordo sicuramente venivano cosi dissi non avevano il vivo interesse diciamo è appunto per l'introduzione poi nella televisione si è parlato della televisione come strumento di una sorta di scuola parallela però e posso dire che posso fare per una una precisazione in estasi il maestro manzi io veniva però veniva portato nella fascia oraria della tv della ragazza o subito dopo quindi nella fascia che poteva piacere l'inerzia del telegiornale e poi io quando c'era lo seguivo con particolare non perché non perché io dovesse imparare a leggere ea scrivere anche se la funzione di quel programma era proprio insegnante data non sai compatto tra altavilla esalta e si si ma era era una persona che aveva un'autorevolezza quando parlava particolari quindi telo seguiti e pur essendo un ragazzo lo sentivo parlare è estate e poi attirava la mia attenzione perché lui si avvaleva di un mezzo per insegnare che era la lavagna a fogli e lui disegna faceva questi disegni e io rimanevo affascinato dalla bravura e dalla semplicità della rapidità con cui lui realizzava quello che spiegava erano dei segni molto semplici colpivano per lo meno la funzione nell'immagine insomma prendeva questo foglio che girava e ripartiva ripartiva per questo enorme quell'anello li segnava spiegava e disegnava e spiegava e dare una cosa non mi ricordo quanto durasse trama probabilmente sarebbe nata la merce con la 40 minuti anche perché poi catturare l'attenzione per tanto tempo probabilmente sono è stato però la televisione ha avuto un avvento ha catturato l'attenzione di tantissimi quando c'è stato il passaggio la tv pubblica e l'avvento delle tv private ma questo e abbiamo avuto negli anni a metà anni 70 cioè le prime tv lire e allora tutti volevamo allora lì sono iniziate le trasmissioni certo con orari diversi da come li si poteva vedere qualcosa anche al mattino anche se priva quindi a quel punto la televisione ha cominciato a catturare l'attenzione anche dei io a quel punto era giallo le scelte però mi ricordo che ha iniziato a trasmettere film in continuazione telefilm e in continuazione è vero che poi c'è stato le pubblicità hanno martellato poi hanno cercato un'altra serie discorsi che mi va bene potremmo approfondire parlare solo della tv però ecco diciamo che la tv ha cominciato ad acquistare a confessare l'attenzione anche dei ragazzi dal momento dell'arresto del tv più alto perché hanno iniziato di cartone di mafia sono iniziati i programmi mirati mirati ai ragazzi poi fossero proficui o meno ne potremmo parlare la tradizione dell'intrattenimento poi mica vogliamo parlare in un'ottica sventrata un'altra team mari televisioni forse se io avessi avuto questo tipo televisione nei suoi anni noemi l'anno che volge in merito e mi si nato qualche anno dopo come sono comportati certo generazioni e generazioni successive certo è che io questa è la mia esperienza con la senti tornando al maestro manzi perché è una cosa che a questo punto ci siamo entrati ormai che la voglio chiedere i suoi genitori sapevano leggere e scrivere aironi miei nonni sono stanti dalle pensi io ho avuto la fortuna di nascere in una famiglia per quanto contadini sia da parte di madre che da parte di padre dove tutti perlomeno sapevano le scritte ok non avevano una grande cultura generale ma a leggere scrive sapevo sì questa è stata una cosa che mi ha sicuramente avvantaggiata questo sì io ti ringrazio perché effettivamente c'è è stata questa occasione è stata un modo anche per me per sapere quante cose che magari qualche basta che anche un modo per rievocare le cose che non sono cancellate perché erano lì certo ma che avevo carle fatto piacere anche a me perché è sempre sempre una parte di divinità che la vita è fatta di ricordi la vita il futuro non lo puoi sapere è ormai ricordi ma noi siamo le nostre esperienze suoi frutto nei centri questa esperienza io ricordo per quanto una nonno debba stare sui propri allori ma ti ricordi la vita passata sono stati episodi come possa avere sempre belli però si ricorda quasi esclusivamente le cose le cose belle quelle spiacevole si tende a dimenticare però a dare un nome che ci sono però già ci sono si formano anche questo sì sì sì sì però insomma si tende a mettere in un altro angolo della memoria si tende a rivivere le esperienze quelle che in qualche maniera ci hanno certo formaggio e questo ovviamente fanno parte va bene grazie e tuo creato civile
L’intervista, della durata 70 minuti, ripercorre le memorie scolastiche e di infanzia di Massimo Avanzati, nato a Pescia, in Toscana, il 14 giugno del 1959, il quale ha frequentato fra gli anni Sessanta e Settanta la scuola dell’obbligo e “le medie superiori pur non concludendole” (m. 1:14).
L’intervistato è cresciuto a Ponte Buggianese, piccola realtà rurale nei pressi di Pistoia, dove per due anni ha frequentato una pluriclasse per poi proseguire in un corso regolare a Montecatini Terme, scuola nella quale Massimo Avanzati ha percepito subito il divario sociale tra il contesto rurale dal quale proveniva e quello cittadino, pur trattandosi di un piccolo centro. La “fortuna”, grazie alla scuola, di essersi potuto emancipare dal lavoro agricolo, a cui sembravano destinati tutti i bambini vicini all’intervistato, ricorre per tutta la testimonianza. Tuttavia Avanzati racconta di non esser andato oltre la terza classe dell'istituto tecnico (anche se probabilmente si trattava di un professionale) a causa delle distrazioni dell’adolescenza e delle “cattive compagnie” di quel periodo, con la complicità però di una rigida selezione scolastica di cui la testimonianza dà conto. Il testimone racconta così di aver seguito il consiglio del nonno: “ricordati, Massimo, è meglio un bravo lavoratore, piuttosto che un cattivo studente” (m. 42:50).
Il ricordo di scuola centrale della videotestimonianza, che con tutta probabilità corrisponde con il ricordo di scuola più importante dell'intera vita dell’intervistato, è senza dubbio quello relativo alla maestra Rosina, insegnante delle ultime tre classi di scuola elementare, di fatto decisiva nel destino di Massimo Avanzati. Grazie infatti alla benevola pressione della maestra Rosina sui genitori, di cui era parente acquisita, Massimo aveva infatti potuto lasciare la scuola del borgo rurale per andare in città, sfruttando il passaggio di uno zio che lavorava appunto a Montecatini. E fu sempre la maestra, almeno nel racconto raccolto, a fare in modo che lo stesso gruppo classe potesse transitare senza variazioni dalle elementari alle medie, particolare di cui Massimo ricorda ancora i vantaggi.
Una maestra che “ci ha tartassato”, racconta il testimone, tanto da arrivare ad odiarla, ma alla quale oggi sembra andare tutto il riconoscimento dell’ex alunno (“quel poco che ho imparato glielo devo” m. 35:10) che si commuove a rievocarla (m. 35:40). Non stupisce quindi che il testimone racconti (m. 35:20) con soddisfazione, descrivendola come vera e propria lezione di vita oltre che di scuola, quella che invece potremmo definire una severa punizione. Si tratta di un significativo aneddoto relativo alla terza elementare in cui il bambino Massimo scrisse “già” senza accento e la maestra Rosina lo obbligo così a scriverlo 1000 volte. “ io mi ci misi. Era un’impresa. E l'avrei dovuto fare per il giorno dopo. Insomma, comincio a scrivere “già... già... già” sul quaderno, ma dopo un po’ questo “già” mi aveva già veramente... E io ne avevo scritte diverse pagine. Così dissi: ‘Ma si? 1000? Questi sono 1000. Basta’. Non sono stato a contare se fossero davvero 1000. ‘Ma figuriamoci se la maestra si mette a contarli’” (m. 36.40) . Invece la maestra contò, mostrando all’alunno un modo rapido per farlo rapidamente pagina per pagina e insegnandogli quindi pure aritmetica… E rilanciò però la punizione con un ultimatum che, se non rispettato, avrebbe fatto crescere da 1000 a 2000 la quantità di “già”.
Insomma in questa memoria individuale la rigidità dell'insegnante è senza dubbio percepita come un atteggiamento di cura per permettere un piccolo passo verso l’emancipazione sociale. Non è un caso peraltro, come ricorre in altre parti dell'intervista, che gli insegnanti, anche per i genitori, avevano sempre ragione. Una sorta di riconoscimento o subalternità che a dire il vero possiamo trovare come tratto comune in molte altre testimonianze di scuola frequentata tra gli anni Cinquanta e Ottanta.
Fonti
Legge 31 dicembre 1962, n. 1859, Istituzione della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg
G. Crainz, Storia del Miracolo italiano. Culture, identità, trasformazioni fra anni Cinquanta e Sessanta, Roma, Donzelli, 2005.
T., De Mauro, Storia linguistica dell’Italia unita, Roma–Bari, Laterza, 2017
A. Santoni Rugiu, Maestre e maestri. La difficile storia degli insegnanti elementari, Rome, Carocci, 2006
S. Santamaita, Storia della scuola. Dalla scuola al sistema formativo, Milano, Pearson, 2021