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Le ali del cuculo

Editore:
Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
Luogo di pubblicazione:
Piazza della Repubblica, n. 10, 00185, Roma (Italia)
Codice ISSN:
2785-5007
Autore della scheda:
DOI:
10.53165/244
Scheda compilata da:
francesca.pizzigoni
Pubblicato il:
15/09/2021
Ordine e grado:
Scuola primaria
Luogo di conservazione:

Via Amintore Fanfani, 14
52036 Pieve Santo Stefano AR
Italia

Numero di pagine:
71

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1910s 1920s 1930s 1940s

L'opera ripercorre la vita dell'autrice dalla nascita alla Liberazione. La narrazione si avvia con il racconto della sua esperienza di alunna prima elementare e poi dell'Istituto Magistrale Carlo Tenca di Milano, in cui sottolinea le ripercussioni dell'avvento del fascismo sulla vita scolastica. L'autrice descrive i suoi primi incarichi da supplente dopo aver conseguito il diploma magistrale nel 1937: insegna a Paderno Dugnano, poi a Senago, a Cusano Milanino. Come metodo applica gli insegnamenti tratti dall'esperienza materna, anch'essa insegnante. Nel 1939 viene assunta dal Partito fascista come assistente presso la Colonia montana Mameli di Ardesio (BG) di cui descrive l'organizzazione giornaliera (p. 39). Tra i ricordi della vita in tempo di guerra, vi è l'adesione nel 1941 all'iniziativa di corrispondenza con i soldati per cui diviene "Madrina di guerra", coinvolgendo anche le sue alunne, una classe V di Palazzolo dove era supplente. L'ora di lezione pomeridiana dedicata al lavoro viene utilizzata per confezionare insieme alla classe guanti, calze e passamontagna per i militari con le matasse di lana distribuite dal partito fascista. Nell’anno scolastico 1943-44 è supplente a Cusano Milanino ed assiste alle retate tra i civili, che coinvolgono anche i genitori delle sue alunne. L'autrice descrive poi il giorno della Liberazione e la sua vita dopo la fine della guerra: nel 1946 lavora a Paderno Dugnano come segretaria della Direttrice e vince infine una cattedra in una non meglio specificata scuola della Brianza. Poiché sposerà un vedovo con due figli, il padre la additerà come figlia «con le ali del cuculo» alludendo «all'uccello che nidificava nel nido altrui» (p. 70), da cui deriva il titolo del suo diario. I contenuti di questo volume vengono ripresi in una seconda autobiografia inedita intitolata Inchiostro, penna e calamaio. Memorie di una maestra, che tratta l'intera carriera magistrale fino agli anni della pensione.

 

Contenuto pubblicato sotto licenza CC BY-NC-ND 4.0 Internazionale