Fonte: Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano
© Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, Milano
Appartenente al primo periodo napoletano di Antonio Mancini, l’opera si pone in dialogo con altre scene di genere realizzate dal pittore traendo ispirazione dalla vita pittoresca dei bassi napoletani. Ne Lo scolaretto ritorna il tema dell’istruzione infantile ampiamente indagato da Mancini. Un giovane modello, lo stesso che poserà per il pittore nell’opera Lo studio (1875), viene ritratto di profilo mentre porta sulle spalle alcuni libri con una cartella di fortuna realizzata con lo spago; sull’orecchio, il pennino con cui scrivere. In questa opera Mancini si concentra maggiormente sulla resa dei particolari a discapito dell’indagine psicologica. La pennellata risulta densa, quasi abbozzata ma resa vibrante dal sapiente uso della luce e dall’elegante combinazione di neri e marroni brillanti: un retaggio della grande tradizione del realismo del Seicento, da Rembrandt a Velázquez fino a Caravaggio e alla scuola caravaggesca napoletana.