Stefano (Columbro), autista di autobus, dopo aver fatto domanda al Provveditorato agli studi, ottiene una supplenza a Forte dei Marmi, suo paese natale, nella scuola elementare che aveva frequentato da bambino. Direttrice dell’istituto è Elisa (Ricci), ex fidanzata di Stefano e madre di una bambina, Giulia (Scardola), che frequenta proprio la classe del nuovo maestro. Inizialmente i rapporti tra Elisa e Stefano non sono facili, ma, col tempo, la tensione si stempera e tra i due nasce nuovamente l’amore.
Accanto a Stefano, oltre a Elisa, troviamo anche Ottilia (Mondaini), l’eccentrica zia di cui il maestro è ospite, Monica (Reggiani) e Carlo (Pistoia), sorella e cognato di Stefano, e i colleghi di scuola. Tra questi, ricordiamo l’insegnante di religione padre Andrea (Nevola), che si dedica con energia e passione al suo lavoro, Bruno (Bonelli), maestro di matematica particolarmente attento alla disciplina, Giovanna (Cupisti), giovane e timida docente di matematica e scienze molto legata ai suoi alunni, Claudia (Gallinelli), insegnante di educazione fisica e, infine, Elvira (Valeri), l'anziana bidella della scuola.
Ogni puntata della serie è dedicata alla storia di un bambino, che si trova ad affrontare, con il supporto costante di Stefano, più o meno complesse vicende personali e familiari. Fin da subito, infatti, il maestro, grazie all’uso della fantasia e alla sua capacità di ascolto, riesce a creare all’interno della classe un clima sereno, che gli permette di costruire un legame di complicità e fiducia con ogni suo alunno. Per Stefano la scuola non è solo quella che si fa sui banchi, ma è soprattutto quella che sa educare alla vita e che permette ai bambini di esprimere liberamente se stessi sempre nel rispetto dell’altro. Interessanti, a tal proposito, le parole della strofa della sigla della serie, che ben sottolineano la visione del maestro Stefano: “Studiare e imparare? Beh non fa certo male, ma impariamo ad amare, tutti d’accordo?”. Significativo anche il ritornello che, come una sorta di filastrocca, racconta le quattro qualità migliori del maestro: “A ci piace perché parla con il cuore, B ci piace perché è buono come il pane, C ci piace perché sogna e fa sognare, D ci piace perché è più che speciale”.
Lo stile educativo che Stefano propone nella sua classe si basa sull’ottimismo, sulla fiducia nella vita, sull’ascolto e sul dialogo costanti, aspetti che consentono al maestro non solo di comprendere le reali motivazioni delle azioni dei bambini ma anche di mostrare loro gli errori senza cadere nel giudizio fine a se stesso.
Fonti
A. Grasso, Storia della televisione italiana, Milano, Garzanti, 2000, p. 615.
Catalogo della fiction italiana 1988- 2000, Torino, Rai-Eri, 2001, pp. 74-75.
Il Morandini: dizionario dei film e delle serie televisive, di Laura, Luisa e Morando Morandini, Bologna, Zanichelli, 2019, p. 1716.