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1950s
Memorie pubbliche

Monumento a Pinocchio ad Ancona (1954)

Il monumento è costituito da una statua in bronzo raffigurante Pinocchio con una cartella sotto braccio, alta 1,80 m, e da un basamento fog

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1940s
Memorie pubbliche

Lapide sepolcrale di Mons. Corrado Marinozzi a Pollenza (1948)

L'epigrafe incisa sulla lapide sepolcrale rievoca Mons.

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1950s
Memorie pubbliche

Lapide a Vincenzo Cento a Pollenza (1951)

Posta sulla facciata della casa natale lungo il corso principale - via Roma - di Pollenza, in provincia di Macerata, la lapide commemorativa a Vi

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Giovanni Cesari don

Giovanni Cesare era nato a Serra S. Abbondio nel 1811. Quando fu presentata la proposta di conferimento aveva sessantatre anni e trentasei di servizio prestati nel comune di Frontone in provincia di Pesaro Urbino come maestro del corso inferiore. Insegnò, però, anche nelle scuole degli adulti distinguendosi sempre per una "scolaresca numerosa e tenue stipendio" (ACS).  Per questa sua lunga esperienza fu insignito della medaglia di bronzo nel marzo 1874.

Massimino Giustiniani

Massimino Giustiniani aveva ottenuto per meriti e titoli la patente di grado superiore nel 1864 ma, al momento della proposta di conferimento, aveva trentadue anni di servizio, gli ultimi undici dei quali prestati nel comune di Pergola dove dirigeva le scuole primarie e svolgeva la sua attività come maestro di terza e quarta elementare oltre che come insegnante nella scuola serale. Per la sua condotta morale e civile, nonché per la sua didattica ritenuta meritevole, gli fu conferita la medaglia di bronzo il 3 marzo 1874

Telesforo Carradori

Appartenente ad una nobile famiglia maceratese, Telesforo Carradori fu il terzo figlio del conte Filippo Carradori e di Emma dei marchesi Ranier Lanciani. Nacque a Filottrano il 4 settembre 1865 e morì a Macerata il 3 aprile 1899. Nella lapide tombale è ricordato come «Patrizio maceratese, che alla nobiltà di casato aggiunse nella breve età il culto delle virtù avite». Il conte Telesforo Carradori fu tra i benefattori della Casa Salesiana di Macerata e cedette il terreno sul quale fu edificata con un atto notarile datato 14 dicembre 1887.

Rinaldo Sinibaldi

Membro del Comitato promotore dell’Opera salesiana, Rinaldo Sinibaldi nacque ad Arcevia e trascorse la maggior parte della sua vita a Macerata, dove era domiciliato e dove esercitò la professione di ragioniere. Fece parte del personale amministrativo dell’Università di Macerata sin dal 1861 e mise a disposizione della Casa salesiana le sue competenze, seguendo da vicino le fasi iniziali dell’Istituto.

Tommaso Lauri

Il conte Tommaso Lauri nacque a Firenze il 3 marzo 1818. Fu molto legato a Macerata, città d’origine della sua famiglia e principale teatro del suo impegno civile e politico. «Quando le Marche furono liberate – si sottolinea con enfasi nel ricordo offerto del conte in senato subito dopo la sua morte –, fu subito consigliere e sindaco del suo Comune, e per tre volte consecutive presidente del Consiglio provinciale» (Atti Parlamentari, p. 24).

Raniero Sarnari

Raniero Sarnari nacque a Macerata il 4 giugno 1845. A 19 anni entrò in seminario e concluse il suo percorso formativo addottorandosi nel 1868. L’anno precedente ricevette la consacrazione sacerdotale. Fu per lungo tempo canonico penitenziere della Cattedrale, carica che mantenne dal 1874 al 1900. Prestò i suoi servigi anche come docente presso il seminario diocesano della città. Patrocinò la venuta dei Salesiani a Macerata e seguì con viva partecipazione la fase di avvio dell’Opera salesiana maceratese.

1900s
Memorie pubbliche

Lapidi ai benefattori dell'Istituto salesiano a Macerata [1900]

 

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1890s
Memorie pubbliche

Busto di Benedetto Pianesi a Macerata (1892)

L'epigrafe posta sotto il busto ricorda l’affettuoso interesse con il quale l’industriale maceratese Benedetto Pianesi se

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Luigi Pianesi

Iniziati i primi studi in famiglia, Luigi Pianesi continuò il proprio percorso formativo presso il seminario di Fermo, dove rimase per sette anni. Nel 1828 avviò lo studio del diritto presso l’Università di Macerata. Negli anni universitari coltivò la passione per gli studi classici e l’epigrafia. Nel 1832 conseguì la laurea in giurisprudenza e subito si dedicò alla professione giuridica, prima come avvocato, poi divenne procuratore del tribunale d’appello di Macerata e successivamente procuratore fiscale.