
A scuole avviate, l’orfana quattordicenne Paolina, per volere del nonno, con il quale era cresciuta e che aveva provveduto personalmente alla sua educazione, si ritrova in collegio nell’ultima classe. Lì, con la guida della Direttrice, del professor Barni e delle maestre, Paolina e le sue compagne vengono preparare per la loro “missione”: da una parte quella di coltivare il lavoro intellettuale attraverso lo studio delle diverse materie, dalla lingua nazionale alle lingue straniere, le lettere, la matematica, la musica e anche il disegno; dall’altra cimentarsi con il lavoro manuale, ovvero con i mestieri femminili. Tutto ciò allo scopo di diventare fanciulle istruite ed assennate in grado di saper riflettere, giudicare ciò che le circonda, contribuire alle cure della casa paterna e amministrare la propria.