Il volume raccoglie le memorie di un frate, attivo come insegnante privato dal 1854 al 1899. Sullo sfondo ben si delineano le vicende dell’Italia risorgimentale di cui l’autore mostra di avere consapevolezza e capacità di analisi. Nato nel 1828, entra in convento per studiare prima ad Avigliano e poi a Potenza. Avvia la carriera di insegnante a Firenze e adotta il principio per cui «l’indirizzo di una scuola può esser fatto sino a un certo punto da un programma ma l’alito educativo, la forza vittrice non può essere ispirata che dall’esempio e dall’anima del maestro» (p. 72). Apre una scuola privata a Venosa nel 1860, poi a Rionero e nel 1876 sostiene gli esami magistrali richiesti anche agli insegnanti privati dalle nuove norme dell’Italia Unita. Dopo una supplenza presso la Scuola Tecnica di Viggiano nell’a.s. 1876-77 ritorna a Rionero per poi insegnare in Brasile nel 1877. Al rientro, riprende l’insegnamento privato a Rionero. Conclude il volume un’appendice con l’elenco dei suoi alunni dal 1866 al 1899 e con alcune sue poesie e prose.
