«Caro Signor Vamba, deve sapere che io sono un ragazzo tale e quale come sarà stato lei tanti anni fa […]. Dunque io che il Giornalino mi piace tanto non dico che ci vorrei scrivere perché scrivo male, ma gli manderei a lei tante cose buffe che succedono nelle scole e lei ci potrebbe mettere i punti e le virgole e levare le parole troppo fiorentine ma però senza metterci quelle della crusca che allora è buio pesto […]» (p. 1). Il volume, pubblicato per la prima volta nel 1917, raccoglie le lettere inviate a Vamba da Omero Redi, pseudonimo del padre scolopio Ermenegildo Pistelli, stretto collaboratore de Il giornalino della Domenica. Le pìstole di Omero sono scritte in un arco temporale di circa quindici anni, durante il quale il loro autore passa dalla scuola elementare all’Università tracciando un ritratto della scuola dell’epoca, a tratti non troppo diversa, nelle sue storture e contraddizioni, da quella attuale.
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Roma TrE-Press - In collaborazione con il Museo della Scuola e dell’Educazione “Mauro Laeng” (MuSEd)
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2785-4485
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