Il professore di lettere Pizzarrone (D’Angelo) è un insegnante di liceo, poco convenzionale e nostalgico del fascismo: arriva a scuola a cavallo, porta i pantaloni alla zuava e gli stivali e tiene un frustino in mano, scatenando l’ilarità degli studenti. In classe, gli allievi prendono poco sul serio le sue spiegazioni e le sue domande. Anche il professore di musica, Modesti (Vitali), risulta una figura poco credibile agli occhi dei ragazzi, che, un giorno, all’uscita da scuola gli fanno trovare l’auto priva delle ruote e, in un’altra occasione, senza il volante.
Angela Cantalupo (Guida), un’alunna della classe, è corteggiata da Tonino (Green), figlio del professor Pizzarrone, che però vuole solo soddisfare un capriccio, spinto anche dal padre. Angela è figlia del professore di educazione fisica Zenobio Cantalupo (Banfi), che non approva la relazione della ragazza con Tonino. Durante un viaggio in auto, Tonino ed Angela escono di strada, ma rimangono illesi. Il professor Pizzarrone sfrutta questa situazione per vendicarsi di un torto di gioventù da parte di Cantalupo e sparge la voce che Tonino ha riportato delle lesioni nell’incidente, così che Angela e suo padre si dimostrino premurosi nei confronti del ragazzo.
In classe, il professor Pizzarrone assegna un tema da svolgere ed avverte i ragazzi che controllerà scupolosamente che non copino, ma ancora una volta si dimostra poco credibile: si appisola durante lo svolgimento della prova. Gli allievi si prendono gioco di lui, fissando con delle puntine la sua giacca alla cattedra e stuzzicandogli il naso.
Un altro studente, Carlo (Bigotti) corteggia Angela e la ama realmente, ma, nonostante si dichiari apertamente a lei, i suoi sentimenti non sono ricambiati dalla ragazza. La professoressa Cianca (De Felice) e il Preside (Sposito) sono anch’essi oggetto delle burle dei ragazzi, che li deridono mettendo in discussione il loro ruolo.
Il finto infortunio di Tonino viene scoperto casualmente da Carlo, ma Angela non crede che il giovane abbia mentito. In seguito, egli si ferisce realmente cadendo da una scogliera e, poiché il medico rivela ad Angela e al padre che non aveva riportato ferite nel precedente incidente, Tonino confessa di aver ordito un tranello. Il professor Cantalupo, già in collera con Pizzarrone, coglie l’occasione per vendicarsi e lo colpisce con un badile.
Ricoverato Pizzarrone in ospedale insieme al figlio, anche Cantalupo viene picchiato dallo spasimante di una donna, Tecla (De Simone), che egli aveva provato a sedurre, e finisce in ospedale.
Alla fine, i malintesi tra Angela e Carlo si chiariscono, la ragazza capisce che i sentimenti di Carlo sono disinteressati ed accetta senza remore il suo amore.
Fonti
M. Bertolino, E. Ridola, Vizietti all’italiana. L’epoca d’oro della commedia sexy, Firenze, Igor Molino Editore, 1999, pp. 55-58.
M. Bertarelli, 1500 film da evitare. Dalla A alla Z, le divertenti stroncature "al vetriolo" di un critico controcorrente, Roma, Gremese, 2003, pp. 205 e 225.
G. Lupi, Storia della commedia sexy all’italiana, Vol. I: Da Sergio Martino a Nello Rosati, Ravenna, Edizioni Sensoinverso, 2017, pp. 88-90.