Michele Apicella (Moretti), un insegnante di matematica, si trasferisce in una nuova casa a Roma e subito fa conoscenza con i suoi vicini: Siro Siri (Remotti), un signore anziano, amante delle donne e dei piaceri; Massimiliano (Salemme) ed Aurora (Modugno), una giovane coppia assillata dai problemi della quotidianità.
Il primo giorno di lavoro, Michele arriva nella scuola dove va a prestare servizio, il Liceo “Marilyn Monroe”. Qui il Preside (Cantarelli) lo accoglie elogiando la sua inesperienza e ridendo fragorosamente. La scuola è un istituto quasi surreale, un ambiente più ricreativo che istruttivo, dotato di bar, flipper e slot machine per i docenti. Nel liceo, la fotografia del Presidente della Repubblica è sostituita con quella di Dino Zoff, i professori insegnano i testi delle canzoni di Gino Paoli ed hanno a disposizione uno psicologo (L. Moretti).
Gli allievi sono molto diligenti, seri, dediti allo studio e Michele non sa rispondere a tutte le loro argute domande, mostrando una profonda insicurezza nello svolgere la propria professione. Egli manda a casa un alunno che chiede di cambiare posto per sedersi più vicino alla lavagna. Un giorno, invece di fare lezione, conduce gli allievi in cortile per fare attività fisica ed alza le mani su uno di essi.
Michele vive solo e manifesta ansie e fobie, che mostrano il suo straniamento dalla realtà e dal suo ruolo di educatore. L’uomo appare come perfezionista, maniaco della pulizia, osservatore scrupoloso delle situazioni e delle persone che gli stanno intorno, indagatore della vita altrui. Si sofferma, in particolare, a riflettere sui motivi per cui una vicina, Maria (Sestito), lascia il fidanzato Ignazio (Bigagli), con il quale conviveva e cerca di convincerli a riprendere la loro relazione.
Nei momenti liberi, infatti, Michele osserva i comportamenti dei propri amici, soprattutto delle coppie, in una sorta di indagine ossessiva di cui riporta i risultati su schede che raccoglie in un archivio.
Il professore inizia una relazione sentimentale con Bianca (Morante), l’insegnante di francese arrivata da poco nella scuola: la pedina, indaga sulla sua vita privata, ma decide di troncare la relazione per timore delle novità che potrebbe portare nella sua vita.
Nel frattempo, Michele è indagato da un Commissario (Vezzosi) e dai suoi agenti per alcuni strani omicidi, le cui vittime sono fra i suoi amici e vicini di casa: dapprima viene uccisa Aurora, poi Ignazio e, infine, Maria. I comportamenti del protagonista diventano ancor più nevrotici ed ossessivi. Egli viene arrestato, ma scagionato da Bianca, che gli fornisce un alibi per la notte dell’omicidio. Alla fine, il professore si assume le responsabilità dei delitti, raccontando la sua delusione per l’incapacità delle coppie di amici di vivere secondo i suoi ideali di stabilità e felicità.
Fonti
P. Mereghetti (a cura di), Il Dizionario dei film, Milano, Baldini & Castoldi, 1995, p. 193.
F. Bocci, Questi insegnanti. Maestri e professori nel cinema, Roma, Santarcangeli, 2002, pp. 85-86.
R. Menarini, Nanni Moretti. Bianca, Torino, Lindau, 2007.
D.E. Viganò, Cari maestri. Da Susanne Bier a Gianni Amelio i registi si interrogano sull'importanza dell'educazione, Assisi, Cittadella, 2011, pp. 134-135.