Laureato in ingegneria a Torino, fu scelto nel 1868 come docente di topografia e materie affini presso l’Istituto tecnico di Macerata, dove continuò la sua attività di docenza negli anni e tenne la presidenza per oltre un quarantennio fino al 1915.
Nella Memoria pubblicata dalla famiglia in occasione della sua morte viene celebrata la sua «multiforme attività pubblica e nella vita privata». Si ricorda l’impegno per oltre un cinquantennio presso l’Asilo infantile Ricci di Macerata, di cui venticinque da Presidente, nel corso dei quali supervisionò con zelo i lavori di riadattamento della nuova sede. La dedizione con la quale seguì le vicende dell’Istituto fu premiata con un atto di riconoscenza dal Consiglio di amministrazione che lo proclamò Presidente onorario.
Nella Memoria funebre viene messo in risalto il costante supporto offerto ad iniziative di «educazione ed elevazione delle masse popolari», per cui «promosse, fondò, presiedé e curò indefessamente le Scuole serali, la Scuola d’Arte applicata all’industria, la Biblioteca popolare circolante, ed i comitati cittadini della Dante Alighieri e della Croce Rossa» (p. 8). Di quest’ultima fu presidente per trentadue anni. Lasciò l’incarico per il sopravanzare degli anni, ma non prima di vedere avviati i corsi per infermieri e realizzato il progetto di trasformazione di villa Pantaleoni in ospedale.
Ebbe anche una vita politica attiva. Fu consigliere comunale, membro dei consigli provinciali sanitario e scolastico, presidente dell’Azienda elettrica municipale. Fu incaricato di diverse visite ispettive in varie scuole della provincia e della regione, fu nominato commissario governativo del Convitto nazionale Leopardi e della Scuola pratica d’agricoltura. Vista la sua statura culturale, fece parte anche della Commissione per la conservazione dei monumenti e fu curatore della Biblioteca comunale.
Morì il 24 maggio 1926. Ai suoi funerali presero parte le maggiori istituzioni educative, assistenziali e culturali della città: «l’Asilo infantile Ricci col presidente, la Direttrice, le insegnanti e tutti i bambini, gli Istituti scolastici inferiori e medi con i Professori e gli alunni, la Scuola d’arte applicata all’Industria, la Scuola Agraria, il Convitto Nazionale, la Croce Rossa, la Società Dante Alighieri, la Biblioteca Comunale, la Società Operaia, la Croce Verde, la Società Filarmonica» (p. 17).
- Nel trigesimo della morte del Prof. Cav. Uff. Ing. Ruggero Pannelli. La moglie, la figlia, il genero piangendo e venerando offrono ai parenti e agli amici perché lo conoscano più lo amino, Macerata, Stab. Tip. A. Affede, 1926;
- R. Pannelli, L’Istituto tecnico di Macerata fino a all’anno 1904. Relazione presentata dal preside Ing. R. Pannelli alla sezione didattica dell’Esposizione Marchigiana del 1905, Macerata, Premiato Stab. Tip. F.lli Mancini, 1905;
- A. Adversi, D. Cecchi, L. Paci (a cura di), Storia di Macerata. vol. V: I personaggi, Macerata, Grafiche maceratesi, 1993, pp. 230-231;
- «L’Azione Fascista. Organo dei Fasci e dei Sindacati della Provincia di Macerata», 30 maggio 1926.