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La fame e l'inchiostro. Memorie d'infanzia

Editore:
Dipartimento di Formazione, Lingue, Intercultura, Letteratura e Psicologia dell'Università degli Studi di Firenze
Luogo di pubblicazione:
Via Laura, n. 48, 50121, Firenze (Italia)
Codice ISSN:
2785-440X
Autore della scheda:
DOI:
10.53221/151
Scheda compilata da:
Chiara Martinelli
Pubblicato il:
26/10/2021
Nome e cognome dell'intervistatore:
Chiara Pacini
Nome e cognome dell'intervistato:
Zita Lazzarini
Anno di nascita dell'intervistato:
1939
Categoria dell'intervistato:
Studente
Livello scolastico:
Scuola primaria
Liceo
Data di registrazione dell'intervista:
16 giugno 2021
Regione:
Veneto

Indicizzazione e descrizione semantica

Identificatori cronologici:
1940s 1950s

buongiorno allora io sono chiamato scegli una studentessa all'università di firenze il corso di scienze della formazione primaria ed oggi sono qui per l'intervista a vita sul suo percorso scolastico quindi buon giorno allora qual è il tuo nome e cognome anche un sito per sono nata ad un 16 il 17 639 pro felici antipatico e che lavora il torto allora cena o andata per prendere i punti poi avuto il diploma di sedute con le scuole peggiori che si chiamavano magistrali quali sono le passioni noi obi migliora e quali erano dalla ragazzina molto anziana il mio hobby è già il marchio e l'orto e aiutare in imposte rosi ero certo che sì da bambina sono vissuta in campagna con un'amica che possiede io no e scolaro tutto il giorno per i campini mangiare voluti cosa che vivere stefani e la sua famiglia quando eravate in casa fratelli se ne pentì mio padre deboli del sistema legate in tre femmine e tutti insieme a scuola perché la prima aveva 13 anni punti ed andavano molto d'accordo la seconda nella 6 la prima luce prima d'ora l'aceto versailles ha inseguiti da sempre croce e la scuola si trovavano sensi allora la schola pro frequentata per forza le magistrali perché erano si dice a me sarebbe piaciuto di più rapidi ria ma è a padova non si poteva andare a partita coi tempi perché aiutano una ragazza alla persona parla di nomi allora ho frequentato dalle magistrati in mercoledì o privato che c'erano semplice e della persona e la caccia ed erano tutte ragazze figlie di primari dei latifondisti tutte le sere dalla classe operaia e l'eros è improbo abidjan e quindi la scuola iniziava a 6 anni giusti dolce e determinata a 18 altri prima scena 18 e la scuola è sempre stata solo per le ragazze sia le gelatine la scuola quando ha messo un dito matteo si era solo nella legge ma sono tornata dopo vent'anni di vicenda e ho visto che era liceo psico pedagogico per maschi e femmine costruzioni e queste queste morti e una per ogni classico insegnare tutto loro anche la ginnastica ci facevano uscire tutto mastica in una palestra un giorno 36 36 sono tanti emiliano era amato molto grandi sono il mare distribuita mente di scrivere la prima erano tre stagioni la traccia è rapidissima freddissima sopra dopo portarci le fascine la carta hanno scartato c'era anche le gare finestre immagino restare tra la lario casini no niente ierace importa se hanno credito perché lucio cellule bambine tecnologici delle macchine e questo durante il percorso scolastico è successo qualcosa che ti è rimasto impresso non sono un evento politico sociale magari qualcosa legato ad un immigrato è tra la fine della guerra io sono nato a che c'è già un'altra 39 l'italia è entrata partito nel 45 quando è finita rinuncia nella trascorsa mi ricordo vagamente e il referendum perché c'erano le principesse che dovevano andarvi e sai per una bambina principesse ed ecco poi le foto venni c'è le prime lezioni per cui ha partecipato la sorella maggiore perché erano le prime donne votano non è talmente benissimo e mi ricordo benissimo anche che invece di andare a messa e sentire vangelo c'entravano tutti i comizi perché la vincere per paura di perdere perché se perde ma economisti avevano rilanciato gli associati apt tra appenderli allarme e a proposito di vista c'erano prima delle lezioni a scuola riniti e preghiere vaffan e io sento che ho fatto tutte le scuole con le minime perché scuola prima elementare l'avevano le comunali del maggio poi le superiori awsat e carmona che suona privata e lisi per immagini chiare nella scuola ci dicevano le preghiere a mezzo al giorno si interrompeva perché e poi scrivere un po la scuola come era fuori magari come loria per l'anno 2012 tipi di giardino all'inglese un all'italiana in quella vita di anna c'erano due enormi centri degli palmero veramente nero il 12 sul dietro emerge dove si faceva ginnastica l'affetto c'è un morbido pile contornato tutto tabla tali e poi c'è per saltare il salto in alto in salto il marito maschietti invece il tratto lungo si va bene e anche il centro metri la sede per librino ricettivo cervantes in porta per quanto riguarda le elezioni dura quanto durano che ho accompagnato mia sorella mi hanno fatto stare che avevano due anni pubblico cori addirittura delle sale ecco non del camino ma proprio foto il proprio sud e grande elezioni come si comportava alla suora maestra in preghiera che faceva mi convince ma ha mai visto qualche episodio in cui qualche bambino va trattata in modo diverso rispetto alle altre i militari si perché allora c'era tanta fame e avendo anche una compagna che poverina della fame se venderà l'inchiostro e venivano accettate messe le mani del manico e con una statura di pattuglia che picchiavano oppure verso dietro la lavagna e non solo girate e quando sotto il tt integrato ed erano le nuove che come superiori no io mi sono scontrata con un fiore perché dicevano evitando un in credeva allora vivamente di tutti i colori tanto è vero che macchine su licenza cedimenti affari e mobili più che fanno ritrovato quella doppia maturi dispiegata la solita ne è venuta ecc e quindi per quanto si terranno a casa mia madre perché sono verso non hanno ferioli sono tutto il gruppo il percorso che riguardo invece le verifiche è un'ottima cosa ma l'azione si chiamava due termini di classe si scrive nell'interrogazione si mettevano gli occhiali perché prima vedessi la parte che andavano per mccarthy è infatti il giorno fatto studiare vera di vita ci hanno insegnato poco a studiare anno proprio in prezzo le rivoluzioni e ci sta in genere di limitare tali erano tutti 9 10 è andato questo è anti rom educativo mi ha mandato con il coccio di un tema quello era uno strappo e le tre classi e non è detto che è un altra volta delle superiori per scontata la faremo dentro la sua durata infatti è finito rate per far breccia di porta pia ho detto ma se il papa sapeva di avere troverà me perché mi ha mandato il morire a casa avevano famiglia finali tutto ciò ci si scontra ogni tanto differenze di opinioni o succede e per quanto riguarda ancorare le elezioni erano di mattina e di mattina dalle 8 perfettamente fino a mezzogiorno e cera che c'è la ricreazione di dieci minuti e mentre alla cina mentre anche le star e che essendo un cortile andava con cortile se certe volte per tempo se non cessa terrorizzarci quindi merenda year's eve anche tarantini nostro potere per diego lifonti che tira forte veri corner e compagni concerto i bordi con caratteristiche che eravamo sai amor di verità c'è una volta cipro prima e io a volte prima lei si tengono bella poi fermata intermedia però è perciò degli story ha continuato con il formaggio cosa cosa ricordi con più piacere il periodo della scuola cosa ti è piaciuto di più un pochino roberto detto è ammortizzato era mostrato ripone troppe e allora io facevo commerci se tu mi dai questo io ti passo che una volta perciò mercato di bertola rispettato io a trovare io non sono copriamo la propria struttura quale potevano esercitare la professione sotto terra e qual è la cosa che invece non si è piaciuta forse questo punto il rapporto con delle compagne perché specie crescendo la turandot era opportuno compagni e rotti e non mi è piaciuto il fatto che sempre più a scuola privata quando abbiamo dato l'esame di stato certificato andare al liceo tito livio di padova portando tutto aveva una propria pelle i libri che qui abbiamo un una foto di della classe davanti alla scuola e questo è che hanno era la voce l'ottocento ho capito quindi già tra scuole superiori ci si schieri i giochi chimica fisica gli insegnanti e ti ricordi di qualcuno di questi forse qualcuna in questi con andré tutto e tornare cognome e nome carpinelli memoria non si ricorda delle mine rimossa e sicura parla di come come siete vestite sempre di più le nero corto dentinho bianco dalla prima anzi nelle elementari l'urlo sarebbe un recento ma tutti blu io l'avevo quadrati intensa e questo è il cortile questo è la gradinata che c'era tutto un po normato così provenivano in avanti due bracci di quella c'era di privato delle quelli che mangiavano dormivano avanti interni e di quello con di torce e li baciarono più persone sì perché perdi la gente da poterci nella terra dei due rossi il padre che ha un pensiero qualche vano immagine se fosse una sorta di selezione e per per passare alla scuola successiva se non usano da far superare la grave scelta dell'abbigliamento ovviamente sarebbero dei tempi che il preserale a un altro tema come tutto tutto per dieci anni di vita per chattare tutto ciò che è di soli angolani frequentiamo di iaquinta e ai poveri con dario a frequentare per fare queste tra chi preparava tenute di insegnante la stessa scena e allora questo uso del corso di scuola completo appunto tirato da santi di ministri e ha un importanza per cerco niente come se io e per la per la forma non sono grossi informazione da psicologica si è anche è rimandato dato perché se no non avrei affrontato tutte le difficoltà di rilievo poi mandata anche la soddisfazione che sono andata a fare il giudice popolare alla fortezza santa santa verdiana differenze per strade e ricicli anche importanti sia io che anche parecchie cose che riguardavano la mia vita con i giudici che c'era uscendo di casa quindi diresti che la scuola è un momento fondamentale generale ti fermi il pensiero e la squadra ci vuole non ci vorrebbe molto di più perché la scuola ti insegna come poi allargare naturalmente s e riguardo alla scuola di oggi avendo tanti riposi hai visto come la scuola di oggi ti sarebbe piaciuto non so magari qualcosa nella scuola di oggi per nello sfondo di arcisate concorso perché c'è già il consenso e tante perle eventi nelle fermate ma è l'uso che poi hanno la sposa di sostegno per quelli che poi era certamente allora erano bocciati rinunciati ne riporto in un paese dove sono andata proprio scusata si chiamava carter in provincia e saluta e c'era un hotel praticamente aver semplici anni ed era sempre qui da potevano dargli uno straccio di lei infatti licenza è tanto lo ricoprì non più di andare a guardare le vite sui prati non faceva ora per fortuna questa sono insegnanti che sono importanti ma anche il fatto di essere classi miste questo ti sarebbe piaciuto 12 perché la caccia giocavano tempo i ragazzi infatti ora è molto piaciuto giocare comaschi ecotekne s'andava nuotare nei canali insieme che più fanno tre punti 16 faceva gara però le normali ma che non voglio in vari marchi nella vita niente figli hai un pensiero finale magari per noi era delle nuove generazioni guardo riguarda la scuola consiglio e penso che la sua sia una pace viabilità oggi ho avuto tre perse vedere prati archiviazioni di certo perché il centro di usciti questa mattina non ha parlato di uno che dapprima era una catenina ha proseguito la sua passione di innestare guardie o importante finire studiare seguire sono più bassi dice va bene io ti ringrazio per il tempo non dando ora altri miracoli ma delle sponde di corsi che si succedono degli elementi casi successi durante la mia lunga vita io diceva 300c c'è stata trieste a gli italiani decimata qua giusto anche meno importante si voglia di ricordo bene c'è stato l'assassinio kennedy prima degli anni 60 63 che negli anni sessanta siamo arrivati tanto dovute alla guerra mondiale abbiamo scelto è andato a ruba le navi che si siano attivate un altro elegante gratis inglesi gli alimenti sono stati tanti prima la vita di 45 fondata leggera pio xii si sa quante ne riceve alle donne che tanto che enuncia le per fare poi c'è stato paolo sesto italiano ammira moltissimo ha già fatto sapere una cassa patamia quello era il papà che piacevano non c'è stato peter 23 g intimate e depressi non c'è stato bruciati si chiedono cosa si sopportino avere sbagliato perché ci campava politico infatti molto motivato anche c'è stato tanto che c'è stato per chi era quello creare libera la mente che usava il papavero che ha già applicato ne siamo così sì sì ma era quello che tornava il pensiero aiutava molto quello polacco poi c'è stato non può erogare destato stava in tutti i gusti vabbè grado j

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L’intervista, dalla durata di 23.27 minuti (link: https://www.youtube.com/watch?v=9T5A77k2ulg&t=1151s), si concentra sulle memorie scolastiche di Zita Lazzarini. Nata a Monselice, in provincia di Padova, da una famiglia di operai il 17 giugno 1939, ha studiato fino al conseguimento del diploma di Istituto Magistrale; successivamente, ha lavorato come maestra di scuola elementare e ha ricoperto l’incarico di Giudice popolare. Attualmente vive a Pistoia. Uno dei suoi primi ricordi è legato alla vittoria della Repubblica nel referendum del 1946, perché fu colpita dall’esilio delle principesse di casa Savoia. Fino alla prima adolescenza ha vissuto in campagna con i genitori e le due sorelle maggiori; una volta iscritta alle scuole superiori, si è trasferita a Monselice, in un collegio religioso. Avrebbe desiderato frequentare l’istituto tecnico commerciale, ma i genitori, per motivi di vicinanza geografica, hanno optato per un altro tipo di scuola.

L’intervistata racconta di aver frequentato sempre scuole femminili gestite da monache; anche le elementari, pur comunali, erano infatti gestite da un ordine religioso. La sua stessa famiglia era molto religiosa: Lazzarini ricorda di essere andata a messa tutte le domeniche mattina tranne in prossimità delle elezioni del 1948, quando i genitori preferirono partecipare ai comizi della Democrazia Cristiana. L’intervistata, tuttavia, ammette di conservare ricordi contraddittori sulle monache della sua infanzia, giudicandole persone immature perché le ritiene poco capaci di gestirsi in autonomia. Le lezioni duravano dalle 8.15 alle 12.30; in quinta elementare andava a scuola anche nel pomeriggio, per prepararsi all’esame di ammissione alla prima media (Galfré 2017, 202-12). Tutte le alunne erano tenute a indossare un grembiule nero con fiocco blu; successivamente, alle medie e alle superiori, indossò un grembiule nero con fiocco bianco. Ricorda le scuole elementari come site in un edificio molto spazioso, luminoso ma freddo, tanto da costringere lei e le compagne a recarsi a scuola, d’inverno, con le fascine. Tutte le insegnanti erano religiose; dietro alla scuola vi erano degli ampi giardini dove le alunne giocavano a ricreazione e svolgevano gli esercizi di educazione fisica. A questo proposito, l’intervistata ricorda di aver ottenuto buoni risultati nei cento metri e nel salto in lungo; scarsi quelli nel salto in alto. I suoi risultati scolastici erano molto buoni; alle elementari le monache erano solite mostrare i suoi compiti come esempio alle altre classi, secondo un’usanza che, a distanza di anni, l’intervistata giudica negativamente perché stimolava eccessivamente alla competizione e all’individualismo (Galfré 2017, 189-95). La competizione per i voti più alti, del resto, rovinò i rapporti con una sua compagna di classe che, pur essendo anche lei versata negli studi, non proseguì oltre la terza media. In generale, molte compagne e amiche di Lazzarini erano di condizione misera; problemi di malnutrizione e denutrizione non erano infrequenti: «allora c'era tanta fame, e avevo anche una compagna, che, poverina, dalla fame, si beveva anche l'inchiostro, e veniva bacchettata» (m. 8.35). Erano comportamenti che, se scoperti dalle insegnanti, incorrevano in punizioni severe, tra cui la principale era quella di restare inginocchiate sui chicchi di granturco. Lei stessa, a causa di un diverbio con una monaca, venne rinchiusa in chiesa da quest’ultima; venne ritrovata e liberata solo nel tardo pomeriggio, a seguito delle proteste della madre.

Lazzerini non accenna agli studi secondari inferiori, ma, poiché successivamente frequentò l'istituto magistrale, possiamo pensare che si sia iscritta alla scuola media, per accedere alla quale era necessario un esame di ammissione (e così sarebbe stato fino alla L. 1859/1962). Ricorda con leggero disagio l’esperienza dell’istituto magistrale, frequentato in un collegio religioso insieme a compagne molto più ricche di lei. I rapporti con loro, tuttavia, furono sempre abbastanza buoni. Tra gli episodi più rimarchevoli di quegli anni, cita un diverbio avuto con l’insegnante (religiosa) di storia mentre stava spiegando la presa di Porta Pia; davanti alle sue rimostranze sul comportamento del Papa che, secondo lei, “mandò a morire” i suoi sudditi, la docente tagliò il discorso accusandola di ateismo. L’esame di maturità, che lei e le sue compagne dovettero svolgere in un liceo torinese con un programma molto approfondito e corposo, è ricordato come abbastanza difficile. L’intervistata conclude rimarcando l’importanza della sua educazione nello stimolarne crescita intellettuale e civile e sostenendo che la scuola odierna, rispetto a quella da lei frequentata, sia «un lusso» (m. 17.44), soprattutto per il sostegno che riesce a dare agli studenti con disabilità.

Fonti

Fonti bibliografiche:

G. Bandini, S. Oliviero, Public History of Education: riflessioni, testimonianze, esperienze, Firenze, Firenze University Press, 2019.

L. Bravi, La televisione educativa in Italia. Un percorso di storia sociale dell'educazione, Roma, Anicia, 2021.

P. Causarano, Riforme senza storia. Insegnanti di storia e reclutamento professionale nella scuola italiana all’inizio del millennio, «Italia contemporanea», vol. 286, 2018, pp. 239-256.

M. Galfrè, Tutti a scuola! L'istruzione nell'Italia del Novecento, Roma, Carocci, 2017.

S. Oliviero, La scuola media unica: un accidentato iter legislativo, Firenze, CET, 2007.

 

Fonti normative

Legge 31 Dicembre 1962, n. 1859, Istituzione e ordinamento della scuola media statale (GU Serie Generale n. 27 del 30-01-1963), permalink: https://www.gazzettaufficiale.it/eli/id/1963/01/30/062U1859/sg

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